Si è sfracellato al suolo "uomo-uccello,, Valentin

Si è sfracellato al suolo "uomo-uccello,, Valentin Per un Inconveniente al paracadute, a liiverpool Si è sfracellato al suolo "uomo-uccello,, Valentin Gettatosi da un aereo, vola per qualche chilometro con ali applicate al corpo, poi precipita e muore - La sciagura davanti a 100 mila peTsone - Aveva detto: "Sarà il mio ultimo lancio,, (Nostro servizio .particolare) Llverpool, 21 maggio. Una tragica fine è toccata oggi a Leo Valentin, il celebre paracadutista francese, detto l'i. uomo-uccello »; egli si è lanciato da un aereo a 3500 metri d'altezza; ha volato, librandosi su ali artificiali da lui costruite, per un certo periodo di tempo;, poi, approssimandosi al suolo, ha manovrato il' comando per l'apertura del paracadute, ma. esso non ha. funzionato a dovere e Léó Valentin à andato a sfracellarsi contro il terreno.'Banno assistito all'impressionante sciagura circa centomila persone, accorso all'aeroporto di IAverpool per .ammirare le esibizioni del temerario « uomouccello »';• Era la prima volta che Valentin si presentava al pubblico britannico per una dimostrazione di volo con le sue ali di tela cerata, tesa su una leggerissima struttura di legno, ali lunghe circa tre metri, applicate al torace mediante speciali cinghie e manovrate con le braccia. La manifestazione aveva scopi di beneficenza, Pare ohe, al momento della iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiilMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii apertura del paracadute, le fragili ali abbiano urtato contro l'ombrellone di seta, il quale non ha potuto di conseguenza tendersi regolarmente. Si è visto Valentin precipitare vertiginosamente, dibattersi in modo disperato, cercando di far funzionare i congegni, con la striscia del paracadute uscita dall'involucro di chiusura, bianca ed affusolata, ma costantemente floscia. L'aeronauta è caduto a folle velocità non lontano da un gruppo di cascine. Un'autoambulanza è immediatamente accorsa sul luogo, ma lo sfortunato paracadutista è spirato quasi subito tra le braccia di un medico. Alcuni tecnici, presenti alla scena, presumono che uh risucchio d'aria, lasciato forse dal precedente passaggio di un aereo, abbia causato il fatale inconveniente. Le autorità hanno aperto un'inchiesta. Leo Valentin era nato nel 13t0 a Epinal. Dopo avere lavorato come apprendista presso un fabbro nella sua città natale, si arruolò a 18 anni nell'aviazione e fu ammesso alla scuola di paracadutismo di Algeri. Durante la guerra si uni alle forze di liberazione. In seguito, istruì numerosi giovani alla scuola di paracadutismo di Pau. Quando nel 1950 lasciò l'aviazione col grado di aiutante maggiore, si dedicò alla sua grande passione: il volo planato con le ali. Il suo sogno era quello di Icaro, il volo umano, con ali applicate al corpo. Studiò e costruì molti strumenti adatti a tale genere di audaci evoluzioni nel vuoto; il primo dei suoi congegni, Valentin lo sperimentò nell'aprile del 1950 a VUlacoublay. Dopo deludenti prove, Valentin riuscì ad effettuare un volo planato di 5 chilometri al di sopra della località di Gisy-les-h obles il 15 maggio 19 5.'h L'apparecchio che gli permise di compiere questa impresa era costituito da grandi oli di legno di 8 metri e 30 di apertura, fissate a uno speciale corsetto metalUoo che gli cingeva il petto. Le ali erano inoltre fissate alle braccia. Leo Valentin batté nel 19^8 il record mondiale di caduta libera senza inalatore di ossigeno per la respirazione artificiale. Lanciatosi da un'altezza di 7860 metri, realizzò un tempo di caduta libera di 113 secondi ed aprì il paracadute a soli 610 metri da terra; Valentin nella sua audace carriera aveva compiuto più di seicento lanci col paracadute; oggi a IAverpool egli sperava di battere il suo record di volo umano, che era di cinque chilometri. Valentin era sposato e padre di una giovanotta di 13 anni; scrupolosissimo nella preparazione delle suo impressionanti pro-ve, egli era solito dire ai giornalisti che lo intervistavano: *Non sono un temerario; mi prendo sempre cura che tutto vada bene ». Un banale inconveniente ha spezzato la sua vita, tutta dedicata alla passione per il volo. La vocazione gli venne mentre prestava servizio militare nell'aviazione; egli era di servizio sul terreno di Vinoennes ti giorno che l'americano Clem Sohn tentò per la prima volta di volare come un uccello con due ali di tela di sua invenzione. Clem Sohn saltò da tremila metri e le centinaia di migliaia di spettatori ammassati sul terreno, muti per la emozione, lo videro « volare » per alcuni secondi, indiscutibilmente sostenuto dalle ali; poi, improvvisamente, lo scorsero precipitare rapidissimamente verso II suolo, come una pietra. Il paracadute si aprì ma si attorcigliò e la velocità di caduta, di Clem Sohn aumentò. Si apri allora il paracadute di soccorso, ma questo si aggrovigliò intorno all'altro; un secondo dopo, il corpo dell'uomo-ucccllo si conficcava letteralmente nel suo- lo fangoso. Il soldato Leo Valentin fu il primo a giungere sul posto e da quel momento ebbe una sola idea: realizzare ciò che Clem Sohn non aveva potuto fare. Studiò il sistema di ali dell'americano e lo modificò; ma la guerra non gli permise il realizzare subito i suoi progetti. E' finito come Clem Sohn, di cui aveva voluto essere l'audace continuatore. Poco prima di salire sull'aereo a IAverpool per la sua tragica prova, Valentin aveva detto: « Ho moglie e una figlia; sarà la 'mia ultima esibizione, poi mi ritirerò a vita privata». a. p aiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiniiiiiuiiiiiiiiiiiiiniiiiiii Un poliziotto ed un assistente liberano dall'Inutile bardatura 11 corpo di Leo Valentin, che giace a terra ormai senza vita dopo il tragico volo sul campo di Llverpool (Tel.)

Luoghi citati: Algeri, Pau