Un'ora di dura polemica tra Nenni e la stampa estera di Enzo Forcella

Un'ora di dura polemica tra Nenni e la stampa estera Un'ora di dura polemica tra Nenni e la stampa estera Risposte nervose a domande piene di malizia - "Nessuna rottura con il PCI, a meno che questo non ne prenda l'iniziativa,, - Battute animate con un giornalista jugoslavo-Jljap^^ Stalin per portar via voti ai comunisti a i o i a a e i Roma, 21 maggio. L'unico avvenimento di un certo rilievo della giornata politica è stato la conferenza stampa tenuta stamane da Nenni ai giornalisti esteri, nella sede della loro associazione. Una conferenza estremamente vivace, con domande e risposte che si sono incalzate per oltre un'ora e che sono finite con una specie di battibecco tra Nenni ed il corrispondente dello jugoslavo Sorba da cui il leader del P.S.I. è uscito, per la verità, piuttosto malconcio. La stampa straniera era curiosissima di ascoltare l'uomo che essa considera attualmente uno dei protagonisti della vita politica italiana, più importante ancora — in questo momento — dello stesso Togliatti. Ma, proprio per questo, non lo ha risparmiato e lo ha avvolto in una rete di domande insidiose. L'inizio era stato tranquillo ed ovvio. Il segretario del P.S.I. aveva riassunto l'Impostazione politica che la sua parte ha dato alla campagna elettorale, si era detto fiducioso del risultati che potranno riportare 1 socialisti vicini alle posizioni del 1946. Aveva anche aggiunto di non ritenere possibile, nella maggior parte dei grandi Comuni, la formazione "di maggioranze precise di centro, di destra o di sinistra. Poi sono cominciate le domande, che hanno toccato un po' tutti gli argomenti, ma si sono particolarmente orientate su tre punti: le prospettive postelettorall, 1 rapporti - del P.S.I. con gli altri partiti italiani e l'Internazionale socialista, i problemi generali del la politica estera. — .Siete disposti a collaborare' con 1 partiti democratici per la costituzione delle Giunte comunali? — Siamo disposti alle com binazioni le più alte possibili. Anche nei Comuni dove le sinistre otterranno la maggio ranza assoluta proporremo di invitare i democristiani ed i toici di sinistra. Se la d.c. rifiuterà la collaborazione proporremo altre formule, come quella del fronte repubblicano. Le gestioni commissariali provocherebbero una situazione politica estremamente tesa. — Le « formule » che il P.S.I. proporrà comprenderanno necessariamente 1 comunisti* '— Il PJ3.I. è sempre stato contrario a qualunque diacriminazione. Ciò non significa, però, che l'ipotesi formulata sul piano governativo, di un governo con i socialisti senza iazptgpuf , a n a i comunisti., non possa valere anche per determinate situazioni locali. I socialisti si sono già posti il problema delle eventuali ripercussioni sui plano governativo dei risultati amminist rati/vi? . — I problemi del < dopo » si risolvono dopo. Le elezioni imporranno, comunque, alla d.c. una scelta. Per ora mi limito a ricordare che il problema di fondo del nostro Paese è il problema della formazione di una maggioranza che sia anche condizionata dall'appoggio del P.S.I., che si impegni a realizzare le riforme indispensabili all'attuazione del < terzo tempo » sociale. — E' vero che la campagna elettorale ha approfondito i contrasti tra lei e Togliatti? Le difficoltà nei periodi elettorali sono sempre esistiteLa politica unitaria, del resto, non è mai stata una politica di tutto riposo. Ha avuto delle crisi, e ne avrà ancora. Speriamo di superarle serenamente. La risposta ha provocato una mezza dozzina di domande sui rapporti tra socialisti e comunisti. Nenni vi ha risposto esclùdendo la possibilità di qualsiasi iniziativa del P.S.I. per la rottura del patto di unità d'azione ammettendola soltanto nell'eventualità — che egli stesso ha definito < assolutamente improbabile » — di un allontanamento del P.C.I. dalla linea democratica cui si è « costantemente attenuto » dal '44 ad oggi. Questo non esclude, naturalmente, che la iniziativa possa essere presa dal P.C.I., ove non fosse più soddisfatto dalla politica dell'alleato. Ma questa prospettiva è rimasta sullo sfondo e Nenni aveva tutto l'interesse a non sottolinearla. La < libertà d'azione > nei rapporti con i comunisti è l'unica condizione che il leader del P.S.I. ha posto per il ritorno nell'Internazionale socialista e quella cui ha subordinato l'unificazione con 11 P.S.D.I. Non vi è al tempo stesso — ha ancora avvertito Nenni alcuna prospettiva di fusione col P.C.I. Anzi: la « molteplicità delle vie del socialismo» implica anche la molteplicità dei partiti di sinistra. Il discorso era ormai avviato sul Congresso di Mosca ed è qui, come si diceva, che Nenni ha perso la calma. Il corri spondente del Borba ha cominciato col chiedergli conferma dei giudizi negativi espressi sul compromesso triestino. E Nenni l'ha data, accentuando l'atteggiamento < antiti-lista » cts o che ha assunto da qualche tempo, probabilmente per convogliare verso 11 P.S.I. i giuliani comi riformisti delusi del voltafaccia di Togliatti. Poi il giornalista jugoslavo ha chiesto il parere di Nenni sulla c svolta » di Mosca. — Non vi è stata svolta, ma un normale sviluppo storico. Si arriverà alla completa democratizzazione della Unione Sovietica quando si arriverà alla completa distensione internazionale — ha risposto Nenni. — La distensione non è arrivata dal cielo. Non l'hanno determinata coloro che si sono opposti alla politica staliniana che gli stessi dirigenti sovietici hanno poi giudicato erronea? — La distensione l'hanno iniziata Stalin e Molotov. Perché allora Kruscev e Bulganin hanno criticato Stalin? E non è significativo che Molotov non partecipi più agli incontri internazionali dove si elabora la nuova politica sovietica? — Ripeto che la politica della distensione era già stata impostata da Stalin. - Anche la distensione verso la Jugoslavia? A questo punto l'intervistato si è irritato, c So benissimo quello che volete farmi dire — ha risposto. — Che Tito ha il merito della distensione e che, nel contrasto con Stalin, era lui che aveva ragione. Non lo dirò, anche perché questo contrasterebbe con i nostri interessi nazionali ». CI sono stati mormorii, qua! che commento ironico e la conferenza si è chiusa cosi, in questa atmosfera piuttosto tesa. L'atteggiamento di Nenni ha offerto materia a molti commenti, in ogni ambiente politico. Dicono che Magnani e gli altri esponenti dell'Unione socialisti, che si presentano con le liste del PSI abbiano protestato per l'inatteso fllostalinismo di cui ha dato prova il leader del PSI. , La ragione più plausibile è, forse, di stretto carattere elettorale, e l'ha accennata Parri nella conferenza che anche lui ha tenuto nel pomeriggio a Un stampa estera. Nenni, dopo aver cercato di recuperare voti a destra, cerca di approfittare di questi ultimi giorni per recuperare voti a sinistra, pescando nel malumore dei comunisti delusi. Sarebbe un piccolo c salto della quaglia» sulla testa di Togliatti. Di una spregiudicatezza eccessiva, però, e veramente conturbante. Enzo Forcella

Luoghi citati: Jugoslavia, Mosca, Roma, Unione Sovietica