Nasceva cent'anni fa l'uomo che scoprì l'inconscio di Riccardo Aragno

Nasceva cent'anni fa l'uomo che scoprì l'inconscio CELEBRAZIONE INGLESE DI FREUD Nasceva cent'anni fa l'uomo che scoprì l'inconscio Esploratore delle regioni buie, aveva, nel campo della scienza, il tocco magico di Re Mida, scrive il "Times,,: «ogni sua scoperta sarebbe bastata a dargli fama perenne» (Dal nostro corrispondente) Londra, 12 maggio. La Gran Bretagna ha celebrato questa settimana senza cerimonie vistose ma con profondo rispetto il centenario della nascita « di un uomo che fece una scoperta tanto importante quanto quella di Cristoforo Colombo ». Nella piccola strada di Hampstéad, dove Sigmund Freud fuggito al nazismo di Vienna venne diclott'anni fa a concludere i suoi giorni, è stata affissa una piccola placca azzurra che ricorda la sua presenza; Rispetto al tributo che, contemporaneamente, veniva porto dai giornali e dal mondo accademico al grande uomo scomparso, questa funzione municipale appariva singolarmente inadeguata alla importanza delle scoperte di colui che la stampa britannica ha chiamato « l'esploratore delle buie regioni del subcosciente ». Critici e continuatori della opera, di Freud sono d'accordo nell'affermare che la scienza ha appena cominciato a trarre ora le prime conseguenze di alcune delle sue scoperte. « Per anni e anni — ha scritto 11 Times — Freud continuò ad annunciare scoperte ciascuna delle quali sarebbe bastata a dargli fama perenne. In un senso scientifico egli aveva il tocco di Re Mida. A diciassette anni dalla sua morte e nel centenario della sua nascita i suoi insegnamenti sono divenuti una eredità culturale che continuerà a rendere fertile la mente fino a che l'uomo continuerà a pensare». La più autorevole valutazione della sua opera è contenuta nei due grandi volumi della biografia di Freud, dovuta al suo allievo prof. Ernest Jones. Il primo di questi volumi fu pubblicato tre anni fa e il secondo è uscito con circa sei mesi di anticipo sulla recente data del centenario. Nel corso di una trasmissione radio, che fu ascoltata la scorsa settimana da milioni di persone, il prof. Jones ha riassunto 11 significato dell'opera del suo Maestro: «Egli ha scoperto ha detto il prof. Jones — un metodo per esplorare regioni della mente che fino ad'allora erano rimaste inaccessibili e che oggi noi chiamiamo ii subcosciente. Egli considerava 11 subcosciente — come dei resto molti filosofi e molti poeti come la fonte del nostro pensare cosciente e dei nostri interessi. L'inconscio contiene i germi di quanto di più nobile e di più basso la natura umana possiede, contiene tanto la sua moralità più stretta quanto la sua più egoistica rilassatezza ». Avendo conosciuto intimamente Freud e collaborato con lui per oltre trentanni, il prof. Jones lo descrive come « un uomo che ebbe la vita dura e di conseguenza considerava sbagliato pensare che la vita sia una cosa facile. Quando si è preparati alla vita dura si gusta meglio quel che essa ha di buono ». Sigmund Freud nacque nel 1856 in 'Cecoslovacchia da genitori ebrei di classe povera media; conobbe presto la miseria e questa lo perseguitò fino a metà della sua vita. Era già vicino ai trent'anni ed ancora provava rimorso a comprarsi una tavoletta di cioccolato per saziare l'appetito, oppure a godere un pranzo al quale era stato invitato. Provava rimorso al pensiero che le sorelle non avevano molto da mangiare. L'inflazione che segui la prima guerra mondiale in Austria, dove si era trasferito, lo rovinò completamente dal punto di vista-finanziario. Freud non soffriva invece per la violenza delle critiche e i continui attacchi rivolti alle sue scoperte scientifiche. Anzi, quando compi ottantanni nel leggere fra 1 molti encomi &n-. ohe una serie di critiche aspre tutto il suo lavoro, Freud esclamò: « Fa piacere di vedere che c'è ancora un po' di onestà a questo mondo». Soltanto una piccola università americana conferì a questo luminare della scienza una laurea ad honorem. Tre dei suoi migliori amici e collaboratori lo abbandonarono dopo aver ripudiato 11 lavoro svolto assieme a lui. Ma la sua vita familiare fu molto serena, ed egli aveva una moltitudine di amici, con 1 quali amava conversare e ai quali sapeva raccontare innumerevoli storielle ebraiche. Aveva un profondo amore per i classici e intime amicizie personali lo legavano ad alcuni dei grandi scrittori moderni: Thomas Mann, Schnitzler, gli Zweig e Romain Rolland. Per gli ultimi sedici anni della sua vita soffri di un cancro, ohe lo uccise poco più di un anno dopo aver trovato rifugio a Londra dalle persecuzioni della Vienna che 1 nazisti avevano occupato. Forse di tutte le considerazioni ohe sono state fatte in questi giorni a Londra sulla, importanza di Freud, le più interessanti sono quelle pubblicate daW'Observer, in un articolo di fondo della miglior tradizione liberale: «L'analizzare i luoghi dove il suo lavoro prosegue bene e 1 luoghi dove non procede, ci dà la misura dello stato delle società del mondo d'oggi. I paesi comunisti sono i soli nei quali le opere di Freud siano del tutto proibite. L'obbiezione formale marxista è ohe lo studio intensivo e prolungato dell'individuo si addi-, ce soltanto alle società borghesi ed è poco adatto ai proletari indaffarati. «Forse le ricerche freudiane dei motivi che sospingono l'individuo si adattano poco anche a tutti coloro che vivono e traggono vita da società gerarchiche che non permettono contraddizione alla fede ufficiale. L'intero processo della rivelazione del pensiero non si addice a un tipo di società, dogmatica. Nella Spagna di Franco, ad esempio, le opere di Freud non sono proibite, ma certo il loro studio non viene incoraggiato. La maggior accettazione ed applicazione della sua scienza si trova negli Stati Uniti e nel Canada, e la cosa non- sorprende perché è nel continente americano che il sistema di vita scientifico ed empirico viene più pienamente accettato ». Riccardo Aragno