Segano le sbarre di una finestra e rubano tre milioni di stoffe

Segano le sbarre di una finestra e rubano tre milioni di stoffe Grosso colpo in un negozio di corso Unione Sovietica Segano le sbarre di una finestra e rubano tre milioni di stoffe Un individuo smilzo riesce a penetrare nel varco dell'inferriata - Per coprire lo stridore della lima, la banda fingeva di riparare un'auto - Precipitosa fuga: sul terreno il cric e la ruota di scorta Un grosso furto è avvenuto in circostanze singolari ieri notte in corso Unione Sovietica: ignoti ladri, fingendo di sostituire una ruota della loro auto, hanno segato e divelto le sbarre di una piccola finestra, sono penetrati in una sartoria e hanno asportato più di tre milioni di stoffe pregiate. La sartoria, presa di mira dai lestofanti, è quella del signor Ernesto Serasslp ed ha sede al n. 209 di corso Unione Sovietica: uno stabile di recente costruzione che appartiene ad un gigantesco isolato dove vivono centinaia e centinaia di persone: il retro dell'isolato dà in via Arnaldo da Brescia e il cortile,' data la particolare forma della casa, non ha cancelli o recinto e vi si può ac- cedere in qualsiasi ora del giorno e della notte. Secondò le indagini e le ipotesi della polizia (dott. Sgarra della Squadra Mobile e funzionari della P. S. Mlraflori), i ladri — che evidentemente avevano studiato e preparato il « colpo » minuziosamente, con esatta conoscenza dell'ubicazione dei locali della sartoria — giungevano nel cortile dell'isolato, dalla parte cioè di via Arnaldo da Brescia, con una « 1100-103 », verso le 2 o 2,30. Andavano a fermarsi all'altezza della porta che immette nel retrobottega della sartoria. La porta, robustissima, non Interessava i lestofanti: i quali attaccavano invece la flnestruola di uno stanzino: la flnestruola era difesa da solide sbarre, ma un « esperto » ne segava un palo e le torceva, aprendo cosi un varco alquanto angusto ma sufficiente per far passare individui di limitate proporzioni. L'operazione comportava naturalmente un rumore non lieve: ma i compari coprivano lo stridio delle lime e delle seghe chiaccherando e affaccendandosi con eccessiva alacrità attorno alla macchina: dapprima (e la polizia ha raccolto la testimonianza di alcuni nottambuli) alzavano il cofano e trafficavano nel motore come per ricercare e riparare un guasto: poi levavano dal baule la ruota di scorta, il cric e due teli e fingevano di cambiare la ruota posteriore destra. Quando le sbarre erano state rotte, uno dei ladri — certo inagrissimo: il solito «smilzo» — penetrava nello stanzino e dallo stanzino passava nel laboratorio della sartoria e infine raggiungeva il negozio vero e proprio. Non metteva a soqquadro il locale, non rovistava, non toccava le stoffe di scarso valore: dimostrando di essere un eccellente intenditore si impadroniva esclusivamente delle « pezze » pregiate, ripulendo ben 27 reparti di uno scaffale (un danno che supera, come abbiamo detto, t tre milioni). Sempre per la flnestruola dello stanzino il ladro porgeva le- « pezze » al complici, che provvedevano a sistemarle nella vettura. Ad un tratto — si suppone — i ladri venivano disturbati: sta di fatto che si davano a precipitosa fuga, abbandonando sul posto la ruota di scorta, i due teli e il cric. Ieri mattina alle 7,30 il proprietario e la moglie arrivavano in negozio: aprivano, tutto regolare, chiusa la serranda, chiusa la porta dei retro. D'improvviso l'amara scoperta e la constatazione che un ladro era passato dalla flnestruola. La polizia ha rilevato numerose impronte digitali sul banco e su alcuni usci interni. I coniugi Serasslo non sono fortuna- ti: tre anni or sono un furioso incendio' scoppiava nel laboratorio della sartoria e distruggeva attrezzature e materiale per un ingente valore. * —- Da tempo bronzo, rame, acciaio ecc. ecc. sparivano in modo misterioso dal magazzino dello stabilimento Favrello di via Chiabrera 4. Ieri mattina il proprietario risolveva l'enigma: era un suo dipendente, il 45enne Andrea Pafalbi, '• ti quale, riempita una latta, di metalli sottratti al magazzino, gettava la refurtiva al di là del muro di cinta nel prato attiguo all'officina, con l'evidente proposito di ritirarla piti tardi. Il Pafalbi' è, stato 'tratto in arresto dalla P.S. Barriera d< Nizza. i e a , e e - TEMPERATURA DI IERI MASSIMA + 20 MINIMA + 4,8 Il Bollettino meteorologico dell'aeroporto di Caselle segnala inoltre: temper. media + 15, umidità 40 %, pressione 732,6. Cielo nuvoloso. — Previsioni: tempo piuttosto coperto: temperatura in breve diminuzione. a _ mumiuminuimiiiimimmimimuimi

Persone citate: Andrea Pafalbi, Ernesto Serasslp

Luoghi citati: Grosso, Nizza