Un ragazzo è colpito in piena faccia dallo scoppio di un mortaretto antifurto

Un ragazzo è colpito in piena faccia dallo scoppio di un mortaretto antifurto Drammatico epilogo di una festa «alla collina di Gassino Un ragazzo è colpito in piena faccia dallo scoppio di un mortaretto antifurto Dopo la messa a S. Salvatore si reca in una villa con gli amici - Uno apre inavvertitamente le imposte di una finestra a cui è legato il congegno caricato a salve - La scarica ferisce il giovane agli occhi: è grave Un ragazzo di tredici anni, Giovanni Gho di Gassino,, ieri mattina è stato colpito n1 volto dallo stoppaccio di un vecchio mortaretto, una specie di spingarda, e ferito in modo grave. I medici' dell'ospedale oftalmico di Torino, dove è stato ricoverato, temono che debba perdere l'occhio sinistro. Per l'occhio destro, pur esso colpito da frammenti, ci sono buone speranze che non riporti conseguenze. L'incidente 6 avvenuto in una villa di San Salvatore di Gassino E' questa una frazione posta su Un poggio ridente della collina, con una chiesa che viene aperta al culto una sola volta all'anno, nel giorno dell'Ascensione. Si fa grande festa, si celebra la Messa con solenne processione ed 1 te dell 'accorrono numerosi dal din torni. Ieri poi, che la giornata era bella, c'era una folla di gente, Vicino alla chiesa si trova la villa del coniugi Salino Michelet ta ohe abitano a Torino. Poiché la villa rimane vuota per buona parte dell'anno, i proprietari avevano trovato un sistema ingegnoso che, a loro giudizio, avrebbe dovuto tener lontano 1 ladri. Alle porte ed allo finestre avevano posto un mortai retto calibro 12 caricato a salve. Aprendo 1 battenti della porta o della finestra si tirava un filo collegato con 11 cane dell'arma: il cane si abbassava e partiva 11 colpo con grande fracasso. Il rumore avrebbe dovuto spaventare 1 malintenzionati che avessero tentato di rubare. I mortaretti sparavano nell'interno della casa. Erano caricati con polvere nera pressata e la canna era intasata con uno stoppaccio. Allo sparo partiva lo stoppaccio ed II residuo di polvere non combusta. Quando i Salino-Marchetta erano la villa disarmavano tutti 1 mortarétti perché già era accaduto che per dimenticanza fosse tatto partire qualche colpo con rottura di vetri. Ieri i mortaretti èrano ancora carichi perché 1 proprietari erano appena arrivati dopo una lunga assenza, Tuttavia II avevano disarmati togliendo il collegamento con 1 battenti. Disgrazia volle che qualcuno rimettesse in posizione di sparo 11 mortaretto di una porta-finestra del balcone del plano rialzato. Alle 11, dopo la funzione, la villa era piena di persone. Molti conoscenti, 11 parroco di Gassino, don Ferrerò, ed i ragazzi che avevano preso parte alla processione. I coniugi s'Intrattenevano con gli adulti mentre 1 ragazzi andavano e venivano per le stanze facendo allegria, Giovanni Gho, avendo Belo, si avviò verso la cucina e si trovò ad attraversare una stan za nel momento in cui dall'esterno un altro ragazzo — pare sia il tredicenne Guido Allara — apriva la porta del balcone per entrare. Era la porta con 11 mor ptaretto pronto allo sparo. All'ai- zlargarsi del battenti parti 11 colpo e lo stoppaccio fini sul volto del Gho che si mise a correre In giro all'impazzata urlando «sono cieco, sono cieco ». Il rumore e le urla richiamarono la gente. Il viso del ragazzo era bruciacchiato e nero. Non riusciva ad aprire gli occhi. Il parroco lo pose su uno scooter e lo portò all'ospedale di Gassino, che dista pochi minuti. DI qui, per consiglio dei medici, con. un'auto venne trasportato all'oftalmico di Torino. Giovanni Gho abita a Gassino in piazza Chiesa 9, con la sorella Margherita di 11 anni ed i genitori. Il padre lavora a Torino come fabbro in via San Marino, Ieri 11 padre era andato a far legna in una vigna, la madre era uscita per le compere. Vestito a festa Giovanni, con- un amico che abita a La Rezza, si era recato a prender Messa a San Salvatore. Poi si era trattenuto nella villa. Dell'episodio si occupano 1 carabinieri per accertare eventuali re sponsabilltà. -- Alle 18 di ieri una ragazza in bicicletta, Adriana Sedino di 16 anni, da Venarla, travolgeva una Intera famiglia che stava attraversando corso Svizzera e mandava all'ospedale, guaribili in una settimana circa, 11 padre Mario Valpreda di 23 anni, la figlia Silvia di 6 anni e 11 figlio Guglielmo di 6. piazza Madama Cristina, ore 18 (Zini, Cena Ferrari). Partito Comunista: ore 21, Crai Gobetti (via Alimonda) « Problemi dello sport» (sen. Ottavio Pastore) • via Valdellatorre ang. via Verolengo (on. Roaslo) ; piazza Mattirolo (sen. Colla). za Statuto (Galvano, Cera, Malan) ; Giovanni Gho di

Luoghi citati: San Salvatore, Torino