Forse le salme dei due alpinisti sono precipitate in qualche crepaccio

Forse le salme dei due alpinisti sono precipitate in qualche crepaccio Sui Cervino su ilei ricerca di Maggioni e Cazzaniga Forse le salme dei due alpinisti sono precipitate in qualche crepaccio 1/ pilota Mathis e la guida Bich le hanno invano 'cercate con l'elicottero sulla parete Prosegue l'ascensione temeraria delle squadre di soccorso, ma le speranze si fanno sempre più tenui (Dal nostro inviato speciale) Zermatt, 4 maggio. Forse » corpi di Alessandro Cazzaniga e Gaetano Maggioni non si trovano più inchiodati alla parete, poco sotto la testa del Cervino, dove la morte li sorprese alla metà dello scorso marzo. Il drammatico annunzio è stato dato questa mattina dal pilota Edoardo Mathis, che, a bordo di un elicottero da alta quota, ha eseguito diversi passaggi attorno alla < testa » della grande montagna. Con Mathis era pure Jean Bich, nota guida del Breuil, che conosce a menadito i fianchi del Cervino Jean Bich ha dichiarato: « Abbiamo sorvolato la parete est diverse volte, verso le sette del mattino, quando essa era inondata di luce e i minimi dettagli acquistavano grande rilievo. Non abbiamo visto Cazzaniga e Maggioni: penso che essi non siano ptiì nella zona tn cui erano stati individuati durante le ricerche eseguite poco prima della fine di marzo. Forse nei giorni scorsi chi aveva creduto di scorgerli era stato tratto in inganno da due rocce di forma particolare, ohe possono parere, osservate con i binocoli, due figure umane, e da una stretta fessura con andamento verticale, che può essere scambiata per una corda, o, meglio, per un groviglio di corde ». Le parole della guida Bich sono state cotyermate da un fotografo che l'elicottero ha preso a bórdo nella sua seconda ricognizione, eseguita verso le nove: anche ti fotografo non ha notato traccia dei due corpi. Se cosi fosse, ben poche speranze si potrebbero nutrire ancora di ritrovare i cadaveri der. gli sventurati alpinisti. La parete est del Cervino scende con un solo, gigantesco soivolo di più di mille metri d'altezza, sulghiacciaio di FUrggen, solcato da un'infinità di crepacci,, che in questa stagione incominciano ad aprirsi: bisognerebbe pensare che uno di questi sia diventato la tomba inesplorabile di Maggioni e Cazzaniga, scomparsi per sempre. A Zermatt si ricorda la tragedia della prima ascensione al Cervino: delle quattro persone precipitate durante la discesa, una — il giovane lord Douglas-— è sparita in un crepaccio che non l'ha ancora restituito, e sono passati quasi cent'anni. Malgrado l'accumularsi di queste notizie negative, le guide italiane non desistono dal loro tentativo di avvicinarsi al luogo in cui Maggioni e Cazzaniga erano stati visti per diverso tempo. Zm cordata, di cui avevamo parlato, guidata dagli accademici-Riccardo Cassiti e Giuseppe Pirovano, e ' che comprende pure i milanesi Mauri e Giudici, ha raggiunto poco dopo mezzogiorno il rifugio deU'BOrnli, situato a circa sol ' metri d'altezza, sulla cresta dello stesso nome. Nel pomeriggio gli scalatori hanno proseguito l'ascensione, resa pi'', difficile dal fatto che la neve, sempre alta, era divenuta fradicia per l'intenso calore del sole. Alle tre erano alla « porte », uno stretto passaggio verticale, che hanno superato fissando diversi chiodi. Atto cinque sono stati raggiunti dalla guida austriaca Toni Egger, di Linz, amico di Cassiti, il quale si trovava a Cervinia e, saputo della spedizione, ha voluto raggiun¬ gerlo per prestargli il suo valido aiuto. Verso l'imbrunire, i cinque si trovavano già molto in alto sulla cresta dell'HOmli e si ritiene che abbiano raggiunto la capanna Solvay prima del calar della notte. Qui sosteranno alcune ore ed alle prime luci dell'alba di domani riprenderanno la scalata. Intanto si è appreso 'che un'altra spedizione partirà approssimativamente atta. stessa ora dal Breilil, per unirsi a quella di cùi.'.abbiamo parlato. Così hanno deciso le guide di Cervinia, dopo una riunione con i- rappresentatiti delle società alpinistiche di Monza e,di Sesto San Giovanni, a' cuì\Maggioni e Cazzaniga appartenevano. Alle tre, le guide Ferdinando. Gaspard, Leonardo Correi e Armando Perron saliranno sulla funivia-per la Testa di FUrggen; pot attraverseranno alla base la parete est ed all'alba raggiungeranno la crésta del l'BGrnli, per saltre a.congiungersv con la cordata CassinPirovano.. La giornata di domani se- gnerà quindi una svolta decisiva: con'ogni probabilità,.verrà raggiunta la zona in cui Maggioni e' Cazzaniga arano stati visti e si potrà constatare se i due sono- ancora inchiodati alia, parete, resi forse invisibili dal bòsso dalla neve e dal ghiaccio che li ricoprono, o se sonoi^precipitati sul ghiacciaio.del FUrggen. C . Illa

Luoghi citati: Breuil, Monza, Sesto San Giovanni, Zermatt