Festoso carosello di cavalieri tra i pini di Piazza di Siena

Festoso carosello di cavalieri tra i pini di Piazza di Siena Festoso carosello di cavalieri tra i pini di Piazza di Siena Gronchi nella tribuna d'onore con ministri e diplomatici - Un aereo lancia manifestini elettorali a bassa quota, e un cavallo s'adombra e fallisce il salto - Drammatico duello tra francesi e italiani, che vincono il Premio delle Nazioni (Nostro servizio particolare) Roma, 4 maggio. Enorme folla, quest'oggi, a Piazza di Siena per la disputa del Premio dèlie Nazioni, vinto, come già l'anno scorso, dalla squadra italiana composta dal conte Bettoni, dal cap. Oppes e da Piero e Raimondo D'Inzeo, ohe hanno battuto la squadra francese per uno stretto scarto di punti, aggiudicandosi la coppa Ghallenge messa in palio dal Presidente della Repubblica. Dopo una mattinata nuvolosa, un leggero vento di ponente, levatosi ad un tratto, ha schiarito il cielo ed intiepidito l'aria. Sulle toilettes' delle signore, già primaverili e per la maggior parte in tinte unite e vivaci, figuravano ancora stole di pelliccia, a contrasto con i grandi cappelli a tinte pastello o le esigue cloches civettuole che la moda 'di quest'anno impone. Nella tribuna d'onore, prima ancora che l'ingresso delle squadre avesse inizio, era donna Carla Gronchi, in un completo di jersey azzurro cupo, con cappello a larga tesa di tulle bianco. Essa accompagnava i figli Carlo e Cecilia. Accanto a lei sedeva il ministro Oonella. Nella tribuna si trovavano inoltre l'ambasciatore francese Fouques Duparc, il sottosegretario alla Presidenza on. Russo, personalità, diplomatici e parlamentari. Finita la prima manche, della competizione è giunto, preceduto dai corazzieri, annunciato dagli squilli e salutato da un caloroso battimani del pubblico, il Presidente della Repubblica. Accolto dal sen. Vaccaro e dall'on. Macrelli in rappresentanza dei due rami del Parlamento, seguito dal segretario generale della Repubblica Moccia, Gronchi ha risposto con un saluto alla folla ed ha preso posto accanto alla consorte. Oli sedeva a fianco il conte Ranieri di Campetto, presidente della Federazione italiana degli sport equestri. Il pubblico — oltre 40 milapersone — fin da mezzogiornoaveva cominciato ad affluire nel vasto e suggestivo anfltea tro verde. Già alle Ut ogni or iiiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiia dine di posti, il parterre e le tribune erano gremiti di elegante folla italiana e straniera fra la quale si notavano co- lorati gruppi di indossatrici. Un festoso spettacolo. Le bandiere delle, sei nazioni partecipanti al XXV Concorso ippico sventolavano contro il verde dei pini e dal parterre, flanoheggiato dagli enormi cipressi, si vedevano sulla pista i cavalieri, gli ufficiali in divisa ed i jockeys in giubba rossa. NelVaria echeggiavano le note di marce e musiche da fanfara che la banda dei carabinieri eseguiva a ritmo svelto e gioioso. L'attesa del pubblico era ormai impaziente e si susseguivano i battimani di chiamata, quando sulla pista, sono sbucati i carabinieri a cavallo e s'è udito il clangore delle drappelle. Dietro cavalcavano t concorrenti a squadre: gli argentini, i belgi, i francesi, gli olandesi, gli svizzeri e finalmente gli italiani, applauditissimi. Dopo il saluto rituale e il suono degli inni, la gara è cominciata. Prima del suo inizio, però, la squadra olandese, per improvviso malessere di due delle sue cavalcature, annunciava di ritirarsi dalla competizione. Il percorso è ormai clàssico, collaudato nelle prove che vi si svolgono da ben £4 anni. I cavalli non risentivano seria difficoltà che su due ostacoli — un muretto e una siepe — rivolti al sole abbagliante. La prima manche non ha presentato che due sole fasi drammatiche. Sul triplice ostacolo, « Somalo*, montato da Piero D'Inzeo, si è piantato davanti alla prima siepe con un netto rifiuto, che ha ripetuto per ben due volte, impuntandosi, ribelle ai tratti di morso e al frustino. Nello stesso punto l'argentino ten. col. Alsogaray era per due volte disarcionato dal suo mezzosangue. Entrambi i concorrenti erano costretti a rinunciare. Dalla prima manche uscivano senza penalità l'italiano Raimondo D'Inzeo, il francese D'Oriola e l'argentino ten. Dosso. Alla seconda manche si presentavano in posizione favorita per la vittoria l'Italia con sole tO penalizzazioni e la Francia con H, seguite con distacco dall'Argentina, dal Belgio e dalla Svizzera. Era chiaro che il duello doveva centrarsi, specialmente drammatico, su Raimondo D'Inzeo e l'olimpionico D'Oriola, i quali entrambi, salutati da scroscianti ovazioni, nonno rifatto il percorso netto di penalizzazioni. Nel confronto diretto fra le due squadre, sul finale, allorché essa si trovavano alla pari a SS penalità, i francesi a causa di un banale episodio non sono stati certo favoriti. Un aereo sorvolava Piazza di Siena lanciando, sulla folla che gremiva il campo di corse e le vicinanze, dei manifestini di propaganda elettorale. Proprio nell'istante in cui Fanglo-arabo < Bagatelle » del signor De Roquette si presentava, davanti al settimo ostacolo, uno dei volantini che scendevano dal cielo lo sfiorava alla testa. L'animale s'adombrava e superando il muretto, falliva il salto. Roquette proseguiva la gara, ma al successive ostacolo il cavallo ancora si .mpennava disarcionando il cavaliere. Un mormorio di protesta si levava sportivamente dal pubblico, in alcuni settori si reclamava che il campione francese ripetesse la prova. La giuria non e stata di questo parere e, considerando valido il percorso di Roquette con le penalizzazioni riportate, decideva per la vittoria italiana. a. n. imiiiiMiiiiiiiiiiimiiiiiimiiiiiiiiiiiimiimiiim Gronchi consegna al ten. Raimondo D'Inzeo la coppa «challenge» dopo la vittoria, (Telil Ri Ctt i t

Luoghi citati: Argentina, Belgio, Francia, Italia, Roma, Svizzera