L'etnologo si qualìfica per 1 tre quiz finali cadono la fiorentina e la nonnina del calcio

L'etnologo si qualìfica per 1 tre quiz finali cadono la fiorentina e la nonnina del calcio MScmtojaabo di coxècowbuìì iex»i aovm a gAla ascia o raddoppia ww L'etnologo si qualìfica per i tre quiz finali cadono la fiorentina e la nonnina del calcio Eliminati il biellese di Roma, il maestro modenese e il medico bresciano - Superano il turno l'esordiente in mu) sica operistica, il maestro Scanagatta (lumache) e il tappezziere di Caluso (ciclismo) - Ospite di riguardo Totò (Dal nostro inviato specialeI milano, 26 aprile. Il pubblico chiedeva più emoBloni, qualche vittima di più, più severità nei quiz del giovedì sera. E la RAI-tv, sempre pronta ad accogliere 1 suggerimenti di questo genere, che conciliano esigenze di spettacolo ad esigenze di economia di bilancio, ha teso stasera 1 suoi aspri laccioli in tutto il percorso di «Lascia o raddoppia >. Cinque tra 1 concorrenti più quotati sono caduti, soltanto quattro hanno superato la prova. Occorre tuttavia dire di bel principio che questa sera sono 1 perdenti che meritano la citazione d'onore, per la composta dignità con cui si sono arresi. E' scivolata all'ottava domanda l'esordiente nonnina dei tele-quiz, la signora Ter esita De Barbieri, che pure sembrava destinata a maggior fortuna; piegato il jag. Sebastiano Rossi, il parastatale biellese di Roma che si cimentava In storia moderna; travolto 11 bravo maestro Damaso Malagoli, che aveva accettato di battersi nel campo sterminato-dell'arte rinascimentale italiana; il musicofllo di Gavardo, il medico dott. Mai-zoilo, la cui commovente trepidazione era forse la nota più intensa delle serate trascorse; ed infine è caduta con molta compostezza, senza scenate, senza proteste, la signorina Gabriella Alraldi, sulla quale l'ombra appena dileguata di Paola Bolognani aveva sempre gravato fin qui come un insopportabile termine di confronto. Quattro concorrenti, come sabbiamo detto, hanno invece scavalcato l'ostacolo: 11 dottor Roberto Bosi di Faenza, l'amico dei popoli più remoti e pittoreschi della terra, che è ormal lanciato verso l'ultimo quiz di cinque milioni, il tappezziere di Caluso Mario De Ilaria, al quale l'inusitata dif- flcoltà della domanda non ha fatto perdere disinvoltura e buonumore; il maestro Luigi Scanagatta, che col suo buon sorriso ha guadagnato nuove simpatie al mondo delle lumache, dei funghi, dei pesci e dei lugubri uccelli ritenuti di malaugurio da uomini evidentemente poco informati" e poco scrupolosi. E' andata bene stasera anche la prova di Gianfranco Farina, un giovane commesso di libreria che esordisce in musica-operistica. Egli vive e lavora tra i libri, a due passi dal teatro alla Scala, ed il suo culto per i grandi del melodramma italiano ha modo cosi di alimentarsi ad una fonte viva e sempre fresca. Mike Bongiorno, dopo poche battute introduttive, gli apre le prime otto buste: tre dischi, dalle cui note il concorrente Farina sa riconoscere un brano della Forza del Destino, uno della Manon di Puccini ed uno del Falstaff (il Farina, a questo punto, aveva già messo il piede in fallo, ma Mike lo ha salvato in tempo). Da un brano dell'epistolario di Giuseppe Verdi, il concorrente riconosce quale fu l'opera che, presentata per la prima volta a La Fenice, fece un tremendo fiasco: La Traviata. «Di tanti palpiti, di tanta speme >, sa ancora dire il Farina, fu la cavatina che Rossini compose mentre a tavola attendeva che il risotto andasse a cottura. Qualche imbarazzo per trovare chi fu il librettista dell'opera bellinlana, Caputeti e Montecohi (è Felice Romani), ma anche l'ultimo ostacolo è superato, ed il bravo commesso rientra allegro tra le quinte. Dopo 11 musicofllo, ecco 11 personaggio su cui sono puntate le speranze dei managers del gioco, la signora Teresita De Barbieri, genovese, di cui tanto si è scritto in questi giorni. La fronte protetta da una chiara veletta del buon tempo antico, sorridente e disinvolta, la brava nonnina .comincia amabilmente a raccontare la storia della sua passione per il calcio: il pubblico la segue divertito. La signora Teresita incarna il tipo delle nonnine gioviali, battagliere, sportive, di taglia piuttosto americana: i suol ca¬ pelli bianchi mostrano striature bluastre e violacee, traccia indubbia d'una recente e laboriosa seduta dal parrucchiere; per buona fortuna la signora Teresita si mostra sensibile e fedele ai principi dell'eterno femminino, respingendo vibratamente le insinuazioni- giornalistiche secondo 'cui avrebbe già toccato i settantanni. «Ne ho sessantaquattro, sono nata con il Genoa, siamo gemelli >, annuncia la brava vecchina. Garbatamente, Mike invita la nonnina alla tenzone, e appare tanto premuroso e pieno di gentilezze stasera nei confronti della concorrente che addirittura andrà fuori dal lecito pur di salvarla,- ma inu■ tilmente. Il primo capitano della « nazionale > italiana, sa dire con un po' d'incertezza, fu Francesco Cali del «Doria>; Baloncierl — ecco un altro responso azzeccato dalla signora — partecipò come attaccante a quarantasette partite internazionali; Schiavio era il centrattacco di Italia-Gran Bretagna nel 1033. Applausi, entusiasmo in platea. La concorrente si emoziona, ma senza smarrirsi; un lieve venticello spira tra le sue rughe e le schiarisce la memoria di cinque lontane partite disputate tra il « Genoa > ed il « Bologna» per la conquista dello scudetto; la signora Teresita sa dirne anche 11 punteggio, ma pare che tiri un po' a indovinare, e i tecnici del calcio presenti in sala arricciano il naso piuttosto preoccupati. Alla quinta domanda, battuta d'arresto: Mike vuol sapere in che anno si combattè la prima partita Italia-Germania e quale ne fu il risultato; la signora Teresita, a pie fermo, respinge l'insidia, col 'piglio un po' scherzoso e un po' autoritario di chi fa valere il prestigio dei propri bianchi capelli. Mike ripete la domanda, mu la nonnina si difende con garbo e con tenacia: «Mi spiace, ma questo proprio non lo so. Chiedetemi tante altre cose, ma proprio della Germania non me ne sono occupata... >. Mike, giovanotto di buon cuore, si sbarazza allegramente del doveri del regolamento e con gesto del tutto insolito si appella alla platea, la quale con un bell'applauso vota quasi plebiscitariamente lo strappo alla disciplina del gioco. 'Ecco dunque per la nonnina cobI tenacemente aggrappata alla ribalta la domanda di riserva, una domanda tecnica ohe si riferisce alle facoltà concesse al portiere di toccare senza fallo con la mano il pallone fuori della sua zona. La risposta appare un po' vagai: «Quando la palla ha passato la linea di demarcazione >, ma Mike stasera è insolitamente generoso con questa concorrente e la ammette subito alla domanda successiva. Ma le curiosità di carattere Internazionale non sono finite Mike nella nuova busta trova un quiz au Italia e Giappone, e la vecchietta lo scioglie con bravura. Germania no, Giappone al: si vede che le nonnine d'oggi sanno spingere lo sguardo oltre gli angusti termini del Vecchio Continente. Ma l'ultima domanda pone fine alilo strano duetto fra l'esaminatore troppo tenero e la concorrente troppo audace. Bongiorno vuole sapere quante partite in maglia azzurra disputò De Vecchi, capitano del Genoa: la signora Teresita arrischia ventisei, poi ventitré, poi ventidue, poi ventotto, poi diciairunove. Mike.in questa girandola disperata di conti non ai raccapezza più, e il gong suona la fine della prova e la vecchietta è ancora lancia in resta sulla ribalta: «Mi dica la prima cifra, lo dirò l'altra», implora. «Sono più di -40, signora», mormora Mike. «Allora saranno quarantatre partite» annuncia l'indomita concorrente. Ma ormai la scena è giunta alla farsa, e la prova si conclude in perdita per l'animosa sostenitrice della squadra genovese. Più tardi, tra le quinte, la signora Teresita piange-, rà sommessamente sulla crudeltà del regolamento. « Sì, il gioco è gioco, ma io sono un po' sorda e non avevo capito bene la domanda, e poi non ho ■più vent'anni», si rammarica la vecchietta. «Era però una domanda facilina, devo riconoscerlo» soggiunge poi, sollevando la veletta per tergersi le lacrime. «Ho fatto male a dire al giornalisti che avrei saputo rispondere meglio della Bolognani», protesta ancora la delusa. Sebastiano Rossi, l'occhialuto impiegato che si è specializzato in storia dei Papi e delle dinastie europee viene liquidato da Mike Bongiorno nella cabina da 640.000 lire. Il quiz è questo: Bongiorno — Due Medici, padre e figlio, ebbero in moglie due donne parenti tra di loro e aventi lo stesso nome. Una di esse mori trafitta dalla spada del marito a Cavaggloli. Chi sono queste donne? Rossi — I due Medici sono Lorenzo il Magnifico e Piero 10 Sfortunato, le donne sono Alfonsina Orsini e Clarice Orsini. Bongiorno — Un momento, un momento. Praticamente lei deve dire un nome solo, perché sono parenti. Bossi — Ho capito, si, si. Non mi ricordo, aspetti. Due Medici padre e figlio ha detto? E due donne parenti tra di loro. Una trafìtta dal marito... No, non mi ricordo. Mi spiace. Non so se sia Clarice Strozzi, ma non ricordo. No, no, niente. Mi dispiace. Bongiorno — Il nome era Eleonora di Toledo, figlia di Don Pietro di Toledo viceré di Napoli e l'altra la figlia di Don Garcia di Toledo. Rossi — Ha ragione anche lei. Il rag. Rosei incassa bene Bulla scena, ma tra le quinte annuncerà che si propone di studiare i temimi del quiz per vedere se non sia 11 caso di avanzare ricorso, poiché' gli sembra che, la domanda esorbiti dal campo da lui prescelto per la prova. Con un bell'inchino avanza ora sorridendo 11 maestro Scanagatta, che si guadagna un applauso di simpatia per il saluto ohe egli rivolge al suoi antichi compagni di prigionia, in Grecia, in Africa, in India. Ha trascorso questi ultimi giorni In ammirata ricerca di primizie: fiori di collina appena spuntati tra l'erbetta, funghi primaverili che nascono sotto 11 pioppo, lumache che compiono le loro prime sortite dell'anno mosse dai primi tepori. La domanda di questa sera vale 640 mila lire, ed il maestro Scanagatta vi risponde.con bravura, dopo brevissima riflessione. Bongiorno — La domanda da 640 mila lire è la seguente: «La cepea, o tachea nemoraUs è certo 11 più bello e colorito tra 1 molluschi terrestri delle nostre regioni. La sua conchiglia, infatti, è di un giallo spesso assai vivo, elegantemente ornata da fasce brune in numero variabile secondo le diverse forme. MI sa dire quante sono le fasoe nella forma tipica e completa, che è quella che le ha in numero maggióre? ». Mi deve dire quante sono le fasce. Il numero. Scanagatta — Mi ripeta la domanda, per favore. (Bongiorno la ripete). Scanagatta — Cinque. Bongiorno — Controlliamo: cinque! la risposta è esatta. Bravissimo signor Scanagatta. Un po' meno ottimista dei solito, entra ora in scena anche l'altro insegnante, il modenese Malagoli, giunto al gradino di 1 milione e 280 mila lira Bongiorno — SI accomodi in cabina, per favore. La domanda da 1 milione e 280 mila lire è la seguente: «La chiesa di Santa Maria di Loreto prospiciente il Foro Traiano, a Roma, fu iniziata da un grande architetto cinquecentesco. \ MI sa dire 11 nome? ». Ha novanta secondi, via,- " Malagoli — Lorenzo Bernini? Bongiorno (senza dargli tempo) — No, la risposta era Antonio da Sangallo il Giovane. Mi spiace, purtroppo lei casca. Alla sfortunata prova del maestro Malagoli succede quella del « Barbisin » di Caluso, Mario De Maria, che entra in scena agitato da cupi presagi. Ma con prontezza davvero strabiliante il bravo concorrente piemontese scioglie anche il nuovo indovineli lo, che vale 1 milione e 280 ' mila lire. Bongiorno — Quattro corridori italiani hanno vinto, in r.nhl diversi, una delle più importanti corse spagnole, il Giro di Catalogna. Ci dica i nomj di questi quattro corridori. D6 Marta — Bovet, Rogora, Volpi e Serena. Bongiorno — Bovet, Rogora, Volpi e Serena. Bravissimo, signor De Maria. (Applausi del pubblico). De Ilaria — Posso mandare un saluto al miei compaesani? Ecco: Saluto i miei compaesani! Bongiorno — Saluti anche il suo concorrente, 11 tappezzie re, il quale sta facendo grandi affari in questi giorni... De Maria — E' stato molto gentile. MI ha mandato un mazzo di garofani. E poi, senta: ho incontrato una signorina di Caluso, che mi ha detto in piemontese: « Bravo Mario, 'ses stait 'n canun ». E mi ha incaricato di fare un bacino a Mike Bongiorno. Bongiorno — Grazie, come se me lo avesse dato, signor De Maria. Buona sera. oimiiiiiiiiiiiiiiimiiimimiiiiiiiiiniiminniiii a i, Ma dopo di lui un'altra faccia contristata compare alla ribalta, quella del metìlico dott. Marco Marzolle II quiz, sempre del valore di 1 milione e 280 mila lire, è cosi formulato: 'Bongiorno — Oon quale tema o leit-motiv si apre l'« Oro del Reno » e con quale tema si chiude ». Marzollo — L'« Oro del Reno » si apre con il pedale di 136 battute dell'elemento primordiale in mi bemolle, l'elemento primordiale dell' acqua costituisce il primo tema. Bongiorno — Va bene, bravo. E adesso, come si chiude? Marzollo — L'« Oro del Reno » si chiude con 11 tema dell'ingresso degli Dei nel Walhalla. Bongiorno — Però mi deve dire il titolo esatto. Marzollo — Ah, il titolo. Si chiude... con il lamento delle Figlie del Reno... (in cabina cerca di ricordare con mezze parole). C'è il tema della spada... Bongiorno — Dottore, mi spiace, non è la risposta esatta: è il tema dell'arcobaleno. Tra le quinte 11 dottor Marzoilo esprimerà poi qualche riserva sulla regolarità della sua bocciatura: probabilmente si farà vivo nei prossimi giorni per ribadire la propria convinzione di non aver errato nella risposta. L'eroina della serata è Gabriella Alraldi: mai nessuno sin qui, da novembre a oggi, aveva saputo sopportare il fiero colpo della sfortuna meglio di lei. Benché la ragazza abbia visto davanti a sé cadere stasera campioni tanto forti, avanza ugualmente con piglio sereno, che in termini guerre- acni si chiamerebbe «sprezzo del pericolo». Per lei sarà Totò che sceglierà la busta uscendo dalla platea, in cui è seduto accanto al i ittoresco suo corteggio di dame e cavalieri; ma la mano di Totò non si rivela troppo felice, come vedremo. Bongiorno — La domanda è da 2 milioni e 560 mila lire: «Nel 1954 la R.A.I. organizzò una serie di trasmissioni a referendum intitolata " Dieci canzoni da lanciare ". Fra le dieci canzoni vincitrici del referendum, tre furono di uno stesso compositore: mi sa dire il suo nome e i titoli delle tre canzoni? ». Airaldi (immediatamente) — No, signor Bongiorno. Bongiorno — Signorina, aspettiamo. Airaldi — No, non aspetto, perché questo proprio non lo ricordo. So che la prima canzone lanciata sarà «La primavera» ma le altre no. E' stato, quello, un periodo che non ho seguito la radio. E poi aggiunge : « A- tutti coloro che mi hanno scritto e chlento televisori, dischi, grammofoni, radio, credendo che io ne avessi in casa centinaia, devo dire che non li ho; in casa ho la radio, il grammofono, una ventina di dischi, ma tutte cosucce mie, e non le posso dividere per darle a loro. Non è una mia trascuratezza, non li ho ». Prima ancora di raggiungere le quinte, Gabriella Airaldi scoppia in pianto, ma la sua disperazione è di breve durata. Arrivano la madre, le amiche, le socie del club Nilla Pizzi a confortarla. Gabriella è ammirevolmente gentile con tutti: non ha nulla da rimproverare a nessuno, nemmeno ai compilatori del quiz che le è stato fatale. « Tornerò in ufficio », ripete, e appare quasi rasserenata dalla sconfitta che ha troncato la sua avventura. Finalmente una ragazza che esce dal teatro dei quiz senza pretendere il manto di regina; il grembialone nero di dattilografa le andrà ancora bene. Compito e corretto come sem prn appare per ultimo il dott. Bosi, l'ammirato etnologo romagnolo. Risponde al quiz di 2 milioni e 560 mila indicando da un disco una musica bantu. Se ne va tra gli applausi. Tornerà giovedì prossimo per l'ultima prova, quella dei cinque milioni. Bosi sta pensando di farsi scortare in cabina da un esper to davvero fuori dell'ordinario un giovane' studente negro, uno dei suoi amici africani che egli ci ha aiutato a conoscere e a comprendere di più. Gigi Ghirotti Il popolare attore Totò sul palcoscenico di «Lascia o raddoppia» per scegliere la busta con il quesito sulla musica leggera per la fiorentina Alraldi (Telefoto) Ilaria, al quale linusitata dif- L'etnologo Bosi con un turcasso africano offertogli da un simpatizzante (Telefoto) La signora genovese Teresita De Barbieri (Telefoto) miiiiiiimM Il tappezziere De Maria sceglie la busta contenente la difficile domanda a cui risponderà con precisione (Telefoto)