La donna accoltellata per strada ha indicato l'omicida prima di morire

La donna accoltellata per strada ha indicato l'omicida prima di morire La donna accoltellata per strada ha indicato l'omicida prima di morire L'assassino, arrestato dopo poche ore, è un losco figuro di cui la giovane aveva tentato invano di liberarsi - La vittima era madre di due bimbi (Nostro servizio particolare) Roma, 25 aprile. «Italo Strani... è stato luiora io muoio... non ho più paura di lui... prendetelo », ha detto con un filo di voce Liliana Laureti, stamane all'alba, al funzionario di polizia che le stava vicino per sa„pere 11 nome dell'uomo che qualche ora prima l'aveva accoltellata sul marciapiede della Via Flaminia, dinanzi al Ministero della Marina. DI 11 a pochi minuti la sventurata giovane, è entrata in coma spirando senza aver potuto pronunciare altre parole. Il nome di Liliana Laureti è andato così ad aggiungersi a quelli di Assunta Piastra e di Anna Mura, vittime del martellatore della Passeggiata Archeologica, a quelli di Giuseppina Babbanini e di Ada Giusti, uccise a revolverate nei gir.rdini di piazza Vittorio. La vittima del sanguinoso dramma di stanotte aveva-26 anni ed abitava in via della Manganella, In una stanza a subaffitto. Era madre di due bambini: Gabriella, di 5 anni, che vive con la nonna, e Otello, di 3, ricoverato Invece in un istituto. Il marito, Riziero Orsini, di 27 anni, si trova da otto mesi a Regina Coeli in attesa di essere processato per furto. Ieri sera verso le 23 Liliana Laureti, una donna piuttosto alta, dai capelli bruni, passeggiava in Via Flaminia in compagnia di un'amica, Marcella De Prosperis, la quale ad un certo momento si allontanava per parlare con un uomo. A questo punto alcune persone notavano un Individuo avvicinarsi alla Laureti e dopo una breve discussione alzare su di lei un coltello e Infierire finché la poveretta non si accasciava contorcendosi negli spasimi del dolore. Lo sconosciuto si dava alla fuga e vano era un tentativo di inseguimento. All'ospedale di San Giacomo le condizioni della donna apparivano subito disperate. Dodici coltellate l'avevano raggiunta in ogni parte del corpo e due di esse le avevano perforato un polmone ed i reni. Nel rari momenti di lucidità la donna invocava la madre, I figli. Ai funzionari di polizia che la interrogavano per sapere il nóme dell'aggressore, rispondeva con ostinatezza di non. conoscerlo. Anche la De Prosperis, fuggita quando l'amica stava per cadere sotto le coltellate del suo assassino, sosteneva di non sapere nulla. Era evidente che ci si trovava ancora una volta dinanzi a quel velo di omertà e di paura ohe nasconde il losco ambiente dei < protettori ». Alcune ore dopo, sentendosi prossima alla fine, Liliana Laureti faceva però il nome dell'assassino. E' un macellalo di 33 anni, il quale aveva da tempo stretto una relazione con la giovane. Fu lui ad avviarla, dopo l'arresto del marito, sulla strada della prostituzione, a sfruttarla, a minacciarla, a picchiarla. Più volte la Laureti gli si era ribellata, più volte ella aveva cercato di liberarsi del suo sfruttatore. Per questo aveva persino cambiato zona. Stanotte Italo Strani doveva ritrovarla e dopo aver ottenuto da lei un ennesimo rifiuto, le si avventava addosso con un coltello che poi le lasciava piantato nel petto. Appena conosciuto 11 nome dell'assassino, la polizia si re- cava nell'abitazione di costui in via Derna 5, senza però trovarlo. E' stato arrestato stamane alle 9 mentre andava in piazza Vescovio ad utì appuntamento col fratello. Egli non si è ribellato ed in Questura ha confessato subito il delitto. g.

Persone citate: Ada Giusti, Anna Mura, Assunta Piastra, De Prosperis, Giuseppina Babbanini, Italo Strani, Marcella De Prosperis, Riziero Orsini

Luoghi citati: Roma