Un industriale accusa due fratelli d'averlo tenuto prigioniero in casa

Un industriale accusa due fratelli d'averlo tenuto prigioniero in casa Un industriale accusa due fratelli d'averlo tenuto prigioniero in casa Uni cambiale di 900 mila lire nascosta fra il grano - Indagini a Savigliano ed a Villa[alletlo Savigliano, 20 aprile. (m.) Alla Procura della Repubblica in Cuneo è stato inviato un esposto del noto Industriale Giuseppe Alrale, di 43 anni, abitante a Savigliano In via Sant'Andrea n. 68, titolare di un'Industria di macchine agricole e di trattori. Egli, rientrato a casa agitato e sconvolto, ha i itto al famigliari e agli amici la narrazione di un assai brutto quarto d'ora che avrebbe vissuto nella casa del fratelli Sebastiano e Giovanni Verrà, rispettivamente di SO e 34 anni, abitanti in Villafalletto, in via Foasano n. 10, agricoltori. L'Airale aveva venduto il 12 corrente al Verrà un trattore marca « Hanomag R.12 > per lire 1.12&.000, pagate dal due fratelli metà In contanti e metà con rilascio di cambiali a sei mesi. Recatosi il 14 dai Verrà a consegnare il libretto di circolazione e gli altri documenti di immatricolazione del trattore, l'industriale saviglia nese afferma di essere stato invitato in cucina. I Verrà nel frattempo avrebbero chiuso il portone carraio e uno di essi, fattolo sedere, gli avrebbe puntato alla schiena un fucile da caccia. I due Verrà, asserendo di avere ottenuto dall'Alrale un trattore usato e non nuovo come previsto dal contratto, lo avrebbero obbligato, con la minaccia dell'arma, a firmare a loro favore una cambiale di 900 mila lire, pretendendo ancora una puleggia e una falciatrice. La cambiale è stata poi chiusa in una cartella scolastica e nascosta in un cumulo di grano, dove l'hanno trovata i carabinieri della squadra investigativa di Cuneo, che hanno provveduto pure al sequestro del fucile. Contrastanti sono etate le deposizioni dei due fratelli. In un primo tempo, interrogati insieme, hanno negato ogni addebito, poi solo il Sebastiano ha continuato a sostenere la completa innocenza nel fatto, mentre il Giovanni ad un certo punto si sarebbe lasciato andare ad una confessione accusando il fratello di avere adoperato l'arma, che però era scarica. Ad un certo punto Giovanni Verrà è stato colto da una crisi nervosa, tanto che si è reso necessario sospendere l'interrogatorio.

Persone citate: Airale, Giovanni Verrà

Luoghi citati: Cuneo, Savigliano, Villafalletto