Fratello e sorella s'impiccano non potendo pagare i loro creditori

Fratello e sorella s'impiccano non potendo pagare i loro creditori Impressionante tragedia dell' orgoglio e della miseria Fratello e sorella s'impiccano non potendo pagare i loro creditori Trovati appesi ad una trave io cucina dai carabinieri che dovevano tradurli in Tribunale per il fallimento della loro pasticceria Esasperata dalla gelosia del marito, una giovane si getta in un pozzo e muore: l'nomo si lancia a sna volta ma è salvato da un amico (Dal nostro corrispondente) Napoli, 20 aprile. Miseria e orgoglio hanno spinto oggi al suicidio due fratelli, un uomo e una donna, proprietari di un laboratorio di pasticceria ad Agerola, nei pressi di Castellammare di Stuoia. 1 due, Camillo e Saverio Ruocco, rispettivamente di 48 e di 68 anni, si sono impiccati poco dopo l'alba nella loro casa per l'umiliazione di non aver potuto pagare i creditori e di essere stati dichiarati falliti in seguito a regolare procedura giudiziaria. I primi segni del dissesto del laboratorio si manifestarono alcuni mesi fa. Gli incassi delia pasticceria si erano ridotti quasi a zero, mentre tasse e spese falcidiavano i risparmi dei due fratelli. Ebbe inizio, su istanza dei creditori stanchi di attendere d'essere pagati, la procedura fallimentare, e il 13 aprile scorso Camillo e Saveria Ruocco si sarebbero dovuti presentare in Tribunale per essere dichiarati falliti. Ma non osarono recarsi a Palazzo di Giustizia. Erano sti¬ iiiillliilllliliiiliiiiimiiiiiiiiilliiilliililliiiiiiiiii i a man per la loro onestà, olii sembrava d'essere trattatila' delinquenti. Una timidezza morbosa, comune ad entrambi, accrebbe le loro angustie; si chiusero in casa, rifiutarono di vedere chiunque. Il presidente del Tribunale rinviò l'udienza in assenza dei due fratelli, ma ordinò ohe venissero tradotti in aula il SO aprile dai carabinieri. Stamane i militi si presentavano di buon'ora in casa dei due Ruocco, in via Diaz l'i, per avvertirli di tenersi pronti a presentarsi in Tribunale. Trovarono l'uscio sbarrato, le imposte chiuse, e nessuno rispose ai loro richiami. Tornarono in caserma e avvertirono- il maresciallo, il quale, intuendo la tragedia, forzò la porta e penetrò nell'alloggio: nella piccola cucina, appesi ad una fune legata alla trave del soffitto, penzolavano i corpi di Camillo e di Saveria Ruocco. A terra, rovesciato a poca distanza dai piedi degù impiccati, era il tavolo sul quale i due fratelli erano saliti e che avevano poi ribaltato a calci. I corpi avevano serbato quasi intatto il loro calore: la morte risaliva evidentemente a pochi minuti prima ohe nella casa arrivassero i carabinieri. Un altro dramma pietoso è avvenuto stamane a Roccaraiuola. Esasperata dai sospetti del marito, una giovane aposa si e gettata in un pozzo annegando, e il marito, lanciatosi anch'egli per soccorrerla, avrebbe fatto la stessa fine se un suo amico non si fosse calato con una fune a ripescarlo. Ora il marito è piantonato all'ospedale in stato d'arresto, e i medici lo hanno dichiarato in pericolo di vita. La tragedia * stata causata dall'avvenenza di una giovane sposa, Teresa Sirignano, maritata a Modesto D'Avino. La non comune bellezza della Sirignano aveva fatto nascere in paese voci inconsistenti sulla fedeltà coniugale della giovane; erano pettegolezzi, s'intende, dicerie alimentate dall'interesse che l giovanotti di Roccaraiuola dimostravano per la Sirignano. Ma il marito, che aveva da poco finito il servir zio militare, se ne lasciò convincere. Cominciò a vedere ri vali dappertutto, si immaginò che la sua casa fosse assediata da corteggiatori della moglie durante il periodo in cui era stato lontano. Va vita in famiglia divenne un inferno, e la nascita d'un bambino non migliorò la situazione, I suo ceri della Sirignano, coi quali llIlllIIIIIIIIIIlllllllllItllllllIlllllIIIIIIIIIIIIIIllllllll i due,giovani abitavano, cacciarono di casa gli sposi che si dovettero adattare a vivere in un terraneo. 1 rapporti tra marito e moglie si fecero sempre più tesi. / pettegolezzi non cessarono, il D'Avino cominciò a maltrattare la giovane sposa, a volte la picchiava a sangue. Stamane, dopo una lite violentissima, la Sirignano scappò di casa urlando come pazza.. Corse al pozzo, e il marito capi ohe voleva farla finita. Cercò di tenerle dietro gridandole di fermarsi, ma non riusci a raggiungerla e fu inutile ogni richiamo: la giovane si sporse nel vuoto e si lasciò cadere. Vn attimo dopo si precipitò anche il D'Avino, col risultato che s'è detto. L'amico che si fece calare con la fune riusci ad agguantare i due corpi e a riportarli alla luce; ma la donna era già morta, mentre suo marito, pur ferito graveolente, respirava ancora. ■ ©• 8-

Persone citate: D'avino, Modesto D'avino, Ruocco, Saveria Ruocco, Saverio Ruocco, Teresa Sirignano

Luoghi citati: Agerola, Castellammare, Napoli, Stuoia