Minacciano di morte un bimbo se il padre non versa 5 milioni

Minacciano di morte un bimbo se il padre non versa 5 milioni Minacciano di morte un bimbo se il padre non versa 5 milioni La lettera minatoria ad un industriale di Carrara Carrara, 20 aprile. Sfogliando la corrispondenza del mattino, l'industriale Romano Paglini, un noto impresario edile abitante a Carrara, trovava una busta normale con un indirizzo scritto a macchina e con 11 timbro postale del sabato precedente. La lettera era stata impostata molto probabilmente a Carrara nella serata ed era giunta regolarmente il lunedi nelle prime ore del mattino. Si trattava di una lettera minatoria in cui si intimava all'industriale di depositare entro breve tempo cinque milioni in biglietti di grosso taglio in una località fuori mano, alla Villa La Padula e in un punto ben precisato, pena la morte del figlioletto decenne del Paglini, se il deposito non fosse avvenuto. Il Paglini presentava la lettera alla polizia, che iniziava le indagini. Prima di tutto, onde proteggere il bambino da un eventuale rapimento, la polizia disponeva per una stretta sorveglianza alla villetta del Paglini: agenti in borghese piantonavano l'edificio, mentre il bambino restava in casa strettamente sorvegliato dai familiari. La polizia tendeva poi una trappola ai malviventi, depositando nel luogo indicato un pacco di carta straccia. Nessuno si è però presentato a ritirarlo alla Villa La Padula, Sembra che una macchina targata Lucca, con a bordo quattro persone si sia aggirata parecchie volte nei dintorni della villa. Il numero della targa, prelevato da un agente, non risulterebbe negli elenchi di Lucca Continua pertanto la stretta sorveglianza alla famiglia del Paglini, mentre la polizia intensifica le Indagini per mettere le mani su coloro che hanno inviato la lettera [minatoria,

Persone citate: Romano Paglini

Luoghi citati: Carrara, Lucca