Le pp «ispettive elettor a li nelle province piemontesi

Le pp «ispettive elettor a li nelle province piemontesi Le prospettive elettorali nelle province piemontesi La Val d'Aosta adusa dalle votazioni - // nomerò degli elettori è aumentatoovunque, ma i sceso ad Asti - Inizio in sordina della propaganda dei partit e o n a o , a d , , Si è aperta in tutta l'Italia, da alcuni giorni, la campagna elettorale per le «amministrative » del 27 maggio. In Piemonte l'inizio è avvenuto quasi in sordina. Eccettuati 1 discorsi degli on. Pella e Nennl ieri a Torino e dell'on. Romita oggi ad Alessandria, nelle diverse città e paesi non c'è stato alcun sintomo di battaglia propagandistica: pochi i manifesti, trascurabile il numero del comizi. Un po' di eccitazione è stata notata pressò qualche ufficio elettorale del Comuni dove 1 rappresentanti di liste diverse cercavano di arrivare primi, per ottenere 11 numero « 1 » sulla scheda. Ad Acqui per esemplo i socialisti nenniani hanno ve gliato tutta una notte davanti alla porta dell'ufficio. All'alba sono stati raggiunti dai comunisti ed è sorta fra loro una discussione assai vivace su chi avesse diritto di precedenza. Alla fine coloro che avevano vegliato fecero prevalere le loro ragioni. Com'è noto, Il 27 maggio non si voterà in tutti 1 Comuni. Dalle elezioni è esclusa la Val d'Aosta perchè in quel periodo mancano dai paesi molti uomini e donne che salgono negli alpeggi o vanno in Francia e In Svizzera per 1 lavori stagionali Inoltre in alcuni centri le rispettive amministrazioni rimangono ancora in carica nqn avendo terminato il periodo del loro •nendato. Ad ALESSANDRIA, considerando capoluogo e provincia, i Comuni sono 190. Di questi si vota a fine maggio in 164 per le comunali e ' in tutti per il rinnovo dei Consigli provinciali.' Il sistema della proporzionale verrà attuato in sei centri (in quelli che hanno più di diecimila abitanti) ossia ad Alessandria Casale, Valenza e Novi (rette finora dai social comunisti), ad Acqui e Tortona (amministrate da D.C. e socialdemocratici). Gli elettori sono 366.843, e cioè 190.673 femmine e 176.170 maschi quasi 3000 in più che nel passato. Nelle elezioni amministrative del 10 giugno 1951 si era votato in 188 Comuni: 50 erano toccati ai socialcomunisti; 11 agli indipendenti di sinistra; i rimanenti 127 alla D.C. • al socialdemocratici p1m e d 0 l i i in minima parte agli indipendenti di destra e al partito del contadini. Ad ASTI si vota in tutti 1 120 Comuni, compresa la città. Delle amministrazioni ora cadute, Bette erano socialcomunlste, novantasei democratiche, ' le altre indipendenti o di destra. Gli elettori sono complessivamente 166.272, di cui quasi 85 mila donne. Rispetto al 1951 si constata una diminuzione di duemila elettori: questo fatto è dovuto alla emigrazione sempre più fòrte dei giovani che lasciano i paesi per recarsi a lavorare nelle grandi città, specialmente a Torino ed a Genova. Le previsioni danno per sicura una affermazione del partiti di centro ancor più cospicua che nel passato. A VERCELLI città le elezioni comunali si svolgeranno nel prossimo autunno; per ora i vercellesi votano soltanto per il Consiglio provinciale. Nuove amministrazioni comunali saranno elette invece nei 163 centri della provincia, in due dei quali (Biella e Borgoseeia, che hanno più di diecimila abitanti) si applicherà la proporzionale. Finora i due terzi dei Comuni vercellesi, erano amministrati dai partiti di centro. Gli elettori sono 294.673 (diecimila in più del 1961) cosi suddivisi: 136.212 maschi e 158.461 femmine, Anche qui le previsioni sono favorevoli alle liste democratiche. A NOVARA, dove la lotta elettorale è cominciata in seno allo stesso Consiglio nelle ultime sedute, si voterà il 27 maggio insieme a 137 Comuni della provincia, sei dei quali Bono di nuova costituzione, e cioè: Aro la, Colazza, Germagno, Loreglia, Mandel- 10 Vitta e Marslola. Negli altri 25 Comuni (totale della provincia 162) si voterà solo per 11 Consiglio provinciale. Gli elettori sono complessivamente 317.221. L'aumento rispetto al "51 è di ItOOO unità. I Comuni con più di 10 mila abitanti sono: Borgomanero, Domodossola, Galliate, Novara, Omegna, Trecate e Verbanla. Qui naturalmente sarà in vigore la proporzionale. Non è facile il computo del colore delle passate amministrazioni comunali. Dalle cifre raccolte risulta: alle sinistre 54 C7iisipn Comuni, al d.c. e apparentati 70, agli indipendenti 32. Presso i diversi partiti si prevede che i risultati non muteranno questa percentuale. A CUNEO città si vota per il Consiglio comunale e quello provinciale. Altrettanto avviene in altri 231 Comuni su 249. Il sistema proporzionale sarà [ applicato a Cuneo, Bra, Saluzzo, Mondovi, Alba, Savigliano e Fossano, dove finora ha j sempre prevalso la democra- [ zia cristiana cori gli altri partiti di centro. In tutto il Cuneese tre soli piccoli paesi erano retti dai socialcomunisti (Pradleves, Casteldelfino e Moloia). Il totale degli elettori è di 400.975, press'a poco come nel 1951. Qui il successo della democrazia cristiana è ritenuto scontato; forti sono anche i partiti di tendenza liberale.

Persone citate: Mandel, Novi, Pella, Vitta