Arrestato come omicida forse per un'omonimia

Arrestato come omicida forse per un'omonimia Arrestato come omicida forse per un'omonimia Otto giorni or sono giungeva alla Questura di Torino la segnalazione di un mandato di cattura nel confronti del diciannovenne Vincenzo Balzone, da Piati di Reggio Calabria, imputato di correità in omicidio, tentato omicidio e altri reati. La « Mobile », in seguito alla comunicazione, iniziava le ricerche, ohe Insperatamente avevano buon successo: nel controllo delle schede d'albergo risultava un Vincenzo Balzone ohe alloggiava nella locanda dì via Romani 1. Ieri una pattuglia, formata dal sottufficiale Lucia e dagli investigatori Bianco e Sandrone, si recava in via Romani e proprio sull'uscio gli agenti s'imbattevano nel giovanotto. « SI, mi chiamo Vincenzo Balzone — esclamava con forte accento calabrese; — sono a Torino da cinque giorni e da quattro lavoro in un cantiere come avventizio ». Quando veniva a sapere del mandato di cattura, scoppiava in una risata: « Io assassino? Ma è un grosso equivoco: si tratterà di un'omonimia. Io manco da Catanzaro da un anno e mezzo... Vi assicuro che non ne so nulla». In Questura il Balzone protestava ancora la sua assoluta innocenza: ha dichiarato con vivacità di essere in possesso di alibi inoppugnabili. Comunque è stato rinchiuso alle < Nuove » e oggi partirà, in traduzione straordinaria, alla volta di Catanzaro.

Persone citate: Vincenzo Balzone

Luoghi citati: Catanzaro, Reggio Calabria, Torino