Si uccide in un fienile facendosi il «karakiri»

Si uccide in un fienile facendosi il «karakiri» Si uccide in un fienile facendosi il «karakiri» Altri due pietosi suicidi Un raccapricciante episodio è accaduto Ieri mattina all'alba in uno borgata della zona di Giaveno: un uomo si è ucciso squarciandosi 11 ventre con 16 coltellate. E' il contadino Carlo Ignazio Rosa-Brusin, di 60 anni, abitante con la famiglia In borgata Valslnera 26. Egli si è alzato nel cuore della notte, è uscito di casa, si è recato-In un vicino edificio adibito a fienile e qui, dopo aver legato assieme due coltelli a serramanico, si è fatto « karakiri ». Verso le 5, uno del figli, Mario, allarmato per non averlo trovato nel letto, è uscito per cercarlo. Il giovane ha vagato fra le case della borgata; Infine, richiamato dai gémiti provenienti dal fienile, lo ha trovato quando ormai nulla poteva fare per salvarlo. A quanto sembra, 11 contadino era stato sconvolto dalle voci sorte tempo fa su un delicato episodio e aveva manifestato l'Intenzione di uccidersi, tonto ohe 1 figli gli avevano nascosto 11 fucile da caccia. — Poche ore dopo essere stato licenziato dalla fabbrico in cui la e » è n . n a e è , o l i o o e o o a i e n i i a o vorava, un operalo di Caselle ha tentato Ieri di togliersi la vita ingerendo solfato di rame. Lo sventurato, In gravi condizioni all'ospedale di Caselle, è 11 fuochista Giuseppe Tarisso, di 58 anni, abitante In strada Caldano 44. A quanto risulta, il Tarisso ven- ne a diverbio alcuni giorni addietro con U capo-operaio e Ieri mattina fu licenziato. 11 fatto lo turbò Ano a sconvolgere le sue facoltà mentali. Tornato a casa, verso le 11, il Tarisso prese una bottiglia di solfato di rame (il « verderame » comunemente usato per le viti) e ne ingerì quasi tutto 11 contenuto. Pochi Istontl dopo cominciarono a manifestarsi 1 terribili effetti del tossico: la sorte del poveretto sarebbe stata irrimediabilmente segnata se non fosse rincasata la moglie dalla spesa. — Un uomo di 68 anni si è tolto lo vita Ieri mattina nella propria abitazione con il gas, perchè non poteva vivere senza la moglie che gli era morta due mesi addietro. E' 11 meccanico AngeloGiovanni Ferrerò, dipendente dalle Ferriere di corso Mortora e abitante in via Chiesa della Salute 96. Da quando sua moglie ero deceduta per paralisi cardiaca non si era più dato pace. Anche sul lavoro si dimostrava continuamente afflitto dal dolore e voleva fare vita ritirata. Sua sorella, Marianna Ferrerò In Audetto, che abita al n. 73 della stessa via, gli faceva frequenti visite, sia per riordinargli la casa che per confortarlo. Ma il Ferrerò continuava a cercare la solitudine. Ieri mattina Marianna Audetto ha fatto la macabra scoperta. Entrata verso le 9,30 nell'alloggio del fratello per sbrigare le faccende, è stata Investita da una zaffata di gas. Il fratello era steso su di un divano, morto già da parecchie ore. Sul tavolo c'era un ritratto della moglie e un biglietto indirizzato alla sorella : « Cara Marianna, perdonami, ma non ho potuto restare lontano da lei ». tlllllllllllllllilillllllllllllllllilllilllliiiiiiiiiiiiiiiii

Persone citate: Audetto, Brusin, Carlo Ignazio, Marianna Audetto

Luoghi citati: Giaveno