I grossi nomi a Novara assenti dalle amministrative

I grossi nomi a Novara assenti dalle amministrative Molte sorprese nelle nove Uste In preparazione I grossi nomi a Novara assenti dalle amministrative Neppure il sindaco democristiano, prof. Allegra, intende ripresentarsi ' Un gruppo di poujadisti avrà per simbolo la scopa (Dal nostro inviato speciale) Novara, 9 aprile. La città non è ancora stata investita dall'atmosfera elettorale, Per l'immediato futuro non sono in programma grossi comizi e nelle strade 1 manifesti sono rari. Il lavoro è per ora limitato alle segreterie del partiti. La ricerca, per alcuni affannosa, di nomi di richiamo da includere nelle liste dà però già un'idea dell'accanimento con cui sarà condotta la battaglia per i 40 seggi di Palazzo civico. Si tratta di una lotta dall'esito incerto che forse (piuttosto che dai grossi comizi dell'ultima ora: i liberali annunciano Malagodi e i socialisti Nenni) viene ' decisa in questi giorni in sede di compilazione delle liste. Un « bel nome » in più o in meno potrebbe far pendere la bilancia da una parte o dall'altra. Nelle « comunali » del 1951 10 scarto fra il blocco democratico (d.c-, p.1.1., p-s.d.i., p.r.i.) ed 1 socialcomunistl risultò di soli 1003 voti: 23.075 contro 22.072. Mille voti che, con la legge maggioritaria, significarono 26 seggi per democristiani e alleati contro 14 dei socialcomunistl. Al sindaco «rosso» sen. Pasquali, subentrò il d.c. prof. Allegra. Il duello elettorale tra i due amministratori non si rinnoverà più. 11 sen. Pasquali (che aveva già espresso l'intenzione di rinunciare al seggio di Palazzo Madama per puntare su quello di Palazzo Civico) è scomparso due mesi fa nelle note drammatiche • circostanze: un malore mortale durante una discussione in Consiglio comunale. Il prof. Allegra probabilmente non si ripresenterà. Negli ambienti politici novaresi si dà per certa la rinuncia che sarebbe dovuta a motivi di salute. L'interessato per ora non si sbilancia. Oggi ci ha dichiarato: « E' una idea soggetta ad eventuale revisione. Non ho ancora deciso. Avrei tanto bisogno di riposo almeno per un certo periodo » La scomparsa del sen. Pasquali è considerata una «perdita gravissima» per 1 socialcomunisti. La bilancia potrebbe però rie qui librarsi se il prof. Allegra decidesse per il no. Ai motivi di incertezza determinati dall'atteggiamento che assumerà il sindaco uscente se ne aggiungono altri altrettanto importanti. Nel 1951 le liste erano sette: d.c. (14.804 voti); p.l.i. e «indipendenti» (4340 voti); p.s.d.i, e p.r.l (3931 voti); p.c.i. (10.775 voti); p.s.i. (11.297 voti) ; partito socialista unitario (818 voti), Movimento democratico (659 voti). Ora le liste saranno almeno otto. Solo democristiani, Socialisti e comunisti si presentano a ranghi immutati. Per tutti gli altri i quattro anni trascorsi hanno operato profondi cambiamenti. I socialdemocratici affronteranno la battaglia da soli perchè 1 loro vecchi alleati repubblicani stanno ora trattando (la conclusione sarebbe imminente) con i radicali e con Unità popolare I liberali hanno perso per strada non solo 1 radicali ma anche gli « indipendenti », che sono passati al M.S.I. I missini ed i monarchici del P.N.M. (Covelli), che nel 1951 non c'erano, ora si presenteranno uniti con lista propria. Non comparirà più il Partito socialista unitario (che era capeggiato dal prof. Giuseppe Bonfantini) fusosi con il p.s.d.i. e il Movimento democratico che raggruppava indipendenti di sinistra. Novara avrà però — forse unica città d'Italia — una lista di « poujadisti ». Sull'esempio del cartolaio francese (di cui si considera un precursore perchè nel '50 ebbe noie con la Giustizia per aver esortato 1 contribuenti novaresi a non pagare le tasse) il piccolo industriale dolciario Paride Barberis ha messo insieme una sua lista. Come Poujade anche lui rimarrà « fuori ». Per simbolo ha scelto il profilo della penisola italiana sormontato da una scopa. Con lettere della parola « scopa » ha costruito il motto: «Servire Coscienziosamente Ogni Pubblica Amministrazione ». La nascita della « S.C.O.F.A. » è stata accolta dalla cittadinanza con commenti umoristici nonostante che fra i candidati si trovino commercianti, artigiani, piccoli industriali assai noti. Saranno ventisette, ne citiamo al cuni: Airaldi, Balduino, DI Maiolo, Giorda, Gondo, Pietro Ferrari, Lanuno, Lins, Migliorini, Passione, Peritz, Porta, Lavazza, Staureghi, Strozzi, Tantlgnone, Valanl, Ventura, Zanetti. Vi è anche un cameriere, Natale Stefanini. Delle altre liste siamo in grado di fornire le prime Indiscrezioni. I comunisti saran no capeggiati dall'ex-vice sindaco Gastone Eraldo. Gli on. Scarpa e Moscatelli non si ripresenteranno più; cosi la consigliera uscente Antonietta Rossi. Del democristiani non compariranno più Bertona, Bozzo la e Bignoli; tra 1 nuovi si fanno i nomi del presidente delle .Adi Balocco, della signo- rlna Roggia e di Portoni. La llsta del P.S.I. sarà capeggiata dall'avv. Bermani; dei vecchi consiglieri non si ripresenteranno l'on. Jacometti, Ballarlo e Porazzij tra i nuovi saranno Malnate e la signora Treves. I socialdemocratici punteranno sull'on. Corrado Bonfantini; altri candidati del p.s.d.i. sarebbero Besso, Calderini, Alice, Zini, BruBchia, Vietti, Gruppi e Gui detti. Rispetto al 1951 vi saranno 5 mila nuovi elettori: 57.043 invece di 52.055. Dato lo scarto minimo che separa i contendenti l'orientamento di questi 2431 uomini e 2555 donne, elle sceglieranno per la prima volta 1 loro «padri coscritti» potrebbe essere determinante. a. d. v.

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