L'Internazionale Socialista respinge gli inviti comunisti

L'Internazionale Socialista respinge gli inviti comunisti L'Internazionale Socialista respinge gli inviti comunisti D Fronte popolare è inaccettabile perchè "essi non credono nella democrazia e nei diritti dell'uomo,, - Auspicata la cooperazione tra i governi d'Oriente e d'Occidente (Dal nostro corrispondente) Londra, 7 aprile. (r. a.) L'ufficio di presidenza dell'Internazionale Socialista, che al Congresso di Zurigo ha ricevuto il mandato di studiare i recenti cambiamenti nell'Unione Sovietica, ha pubblicato questa sera il suo rapporto. In esso si osserva che i socialisti democratici continuano a rifiutare ogni forma di collaborazione con i partiti comunisti. < Noi crediamo nella democrazia — afferma il rapporto — ed essi noti ci credono. Noi rispettiamo i diritti dell'uomo, essi li disprezzano ». Il documento inoltre afferma: € Anche sotto la direzione collettiva il sistema sovietico resta un sistema dittatoriale ». Pur rifiutando la collaborazione con t partiti comunisti — ossia la formula dei Fronti popolari — i socialisti democratici < favoriscono ogni forma di cooperazione fra i governi, che abbia lo scopo di facilitare la risoluzione delle vertenze internazionali: Ma l'Internazionale non può accettare la cooperazione fra i partiti, perchè t i comunisti — dice il documento — hanno corrotto la idea socialista. Dovunque essi sono saliti al potere, hanno distrutto ogni libertà, ogni diritto dei lavoratori, ogni conquista politica e ogni valore umano, che i socialisti avevano conquistato in una lotta durata parecchie generazioni ». Alla riunione londinese, che è stata presieduta dal segretario del partito laburista britannico Morgan Phillips, hanno partecipalo Von. Matteo Matteotti, per il partito socialista democratico italiano; Oscar Pollale, per il partito socialista austriaco; Franz Tielemans, per i socialisti belgi; Alfred Mozer per gli olandesi; la signora Jean Chapman, per i socialisti canadesi; Kaj Bjorh, per i norvegesi; S. M. Leven berg, per gli israeliani; Robert Pontillon. per la Francia. Dopo un anno di governo

Persone citate: Alfred Mozer, Franz Tielemans, Jean Chapman, Leven, Matteo Matteotti, Morgan Phillips, Oscar Pollale, Robert Pontillon

Luoghi citati: Francia, Londra, Unione Sovietica, Zurigo