Hammarskjoeld inizia i colloqui a Roma mentre in Palestina continuano gli scontri

Hammarskjoeld inizia i colloqui a Roma mentre in Palestina continuano gli scontri Il segretario dell'ONU tenta di fermare le ostilità nel Levante Hammarskjoeld inizia i colloqui a Roma mentre in Palestina continuano gli scontri Per la terza giornata consecutiva si ò sparato nella zona di Gaza - Il comando israeliano alienila che "commandos,, egiziani hanno compiuto sette protonde incursioni - La tensione sta diventando gravissima (Nostro servizio particolare) Gerusalemme, 7 aprile. L'impegno non è stato ■ rispettato: anche oggi, nella mattinata e durante il pomeriggio, il travagliato settore di Gaza è stato tormenta < da vivaci ducili di artiglierie. Egiziani e israeliani si sono reciprocamente addossata la responsabilità della riaperture del fuoco. Non si ha notizia di vittime. La tensione, tuttavia, si è fatta ancora più aspra, le accuse si sono fatte più violente, gli atteggiamenti si sono ancora irrigiditi. La Commissione armistiziale dell' O.N.U, è in grande agitazione: gruppi di < pacificatori » fanno la spola fra le posizioni egiziane e quelle israeliane, esortando alla calma, minacciando incriminazioni. Ma il loro lavoro sembra svolgersi a vuoto e le previsioni sono cariche di allarme. Gli israeliani hanno accusato l'avversario di aver aperto il fuoco per ben tre volte: po co dopo le 7, le 9 e le 10,30. « Azioni proditorie e provocatorie », ha detto un portavoce del comando israeliano. < E' evidente che il governo del Cairo mira alla piena riaper¬ tura dette ostilità >. Di questo proposito il portavoce israeliano crede di trovare conferma nella serie di contatti, che delegati egiziani hanno in corso con comandi militari delle altre. Nazioni arabe. Gli egiziani, afferma Israele, hanno cominciato a martellare per primi gli avamposti dt Kussfim, nel limite orientale del settore di Gaza. Un fuoco serrato ad opera di mortai e di mitragliatrici. Le altre due violazioni si sarebbero avute sul limite settentrionale del settore, e precisamente contro le guarnigioni di Mifalsim e di Eres; qui, oltre alle raffiche di mitra ed ai colpi dt mortaio pesante, ci sono state anche veloci sortite di pattuglie. Un immediato fuoco di ritorsione è stato peraltro sufficiente a scoraggiare « le intemperanze degli egiziani ». In serata il governo di Tel Aviv ha presentato un'energica protesta presso la Commissione armistiziale ed ha reclamato un immediato e approfondito esame della situazione. Di questi attacchi loro attribuiti, gli egiziani non fanno ancora parola. Radio Cairo eti i portavoce egiziani nella regione di Gaza sono anzi tutti HST cV^gTlZe'lZWavrebbero effettuato ai danni delle loro guarnigioni, e reclamano un altrettanto tempestivo intervento della Commissione armistiziale c perché si metta termine una volta per sempre alle provocazioni di Israele». La pazienza dell'Egitto e del mondo arabo, ha detto uno dei portavoce, « è ormai in via di'totale esaurimento ».,■< I militari egiziani, sostengono che da parte israeliana si è tentato in varie riprese, di mattina e di pomeriggio, di < sopraffare gli avamposti » con una serie di attacchi, il più violento sarebbe quello della mattinata: quattro ore di fuoco' concentrato sulle postazioni egiziane di Damra, nel settore nord-orientale di Gaza. Le batterie israeliane, aggiunge II Cairo, si sono rimesse in azione nel primo pomeriggio, alle 13 in punto, per 45 minuti di fuoco contro te postazioni di El Burej. Più grave ancora, per gli sviluppi che potrebbe avere, la denuncia fatta stasera dal portavoce israeliano a Gerusalemme: per sette volte t commandos » egiziani hanno compiuto profonde incursioni in territorio d'Israele, distruggendo impianti idrici, bloccando strade e mitragliando case e fattorie nella zona di Gaza. Essi hanno ucciso un israeliano e ne hanno feriti molti; inoltre — a parere del portavoce — quelle incursioni rivelano l'intenzione di scatenare una vera offensiva. E' estremamente difficile orientarsi in questo groviglio di reciproci addebiti. Sia gli egiziani che gli israeliani tengono i giornalisti lontani dai settori degli attacchi, ed è impossibile stabilire l'entità dei danni sofferti e soprattutto stabilire da quale parte venga l'iniziativa del fuoco.- Oggi, tuttavia, questo scambio di fuoco non sembra aver avuto una grande importanza dal punto di vista strategico. Quello che è davvero pericoloso, è il clima di esasperazione che deriva dalla tensione in atto. In fermento sono tra l'altro anche gli arabi profughi dalla Palestina, in gran parto ammassati nella fascia settentrionale di Gaza: essi tempestano contro la Commissione armistiziale ed è stato necessario adottare più energiche misure di sicurezza per neutralizzare una vivace dimostrazione contro i « controllori della pace». In questo clima così rovente si sono svolti i funerali dei sd arabi uccisi durante il violento cannoneggiamento di avanfieri. Grida strazianti e invettive all' indirizzo degli israeliani hanno accompagnato il-corteo funebre. Da parte egiziana è stato affermato che in quella ecatombe furono uccise anche nove donne ricoverate nell'ospedale della « Mezzaluna Rossa», e che tre infermiere e due infermieri riportarono ferite. a. p. cNmlsbectvclgclcnBadrgtsednCdptsègpIRmbdI da

Persone citate: Damra, Hammarskjoeld, Mezzaluna