L'attacco della "Pravda" sembra rivolto contro «eresie» nulla politica economica

L'attacco della "Pravda" sembra rivolto contro «eresie» nulla politica economica Dopo lo denuncia degli "elementi malsani„ ribelli al partito L'attacco della "Pravda" sembra rivolto contro «eresie» nulla politica economica Il quotidiano di Mosca ha condannato anche l'economista Iaroscenco, già epurato da Stalin - Questi, d'accordo con Malenkov, aveva sostenuto la necessità di migliorare il tenore di vita popolare Questa corrispondenza da Mosca è stata approvata, prima della trasmissione, dall'Ufficio della censura governativa dell'U.R.S.S. (Dal nostro corrispondente) Mosca, 6 aprile. L'articolo della Pravda con le pravi accuse agli elementi « malsani » che hanno osato criticare la linea del partito, viene oggi pubblicato su rutti gli altri giornali della capitale; segno inequivocabile della sua importanza. Ci ai domanda, cosa mai avranno potuto dire di grave ? Iaroscenco, uno degli incriminati, è un personaggio noto nell'Unione Sovietica. Si tratta di un economista affine, per certi versi, alle teorie di Vosni zienschi. Nel maggio del 'SB. Stalin lo fece di colpo famoso nel Paese tacciandolo di economista € non marxista ». il generalissimo, infatti, vi dedicò una quindicina di pagine, pubblicate nel libro « Problemi economici del socialismo nell'URSS », nelle quali volle dimostrare come Iaroscenco avesse completamente torto. La grave accusa della Pravda ha stupito e sconcertato per la semplice ragione che la fonte della disgrazia di Iaroscenco, il libro staliniano cProblemi economici ecc. » e stato esautorato durante il XX Congresso da uno dei leaders più influenti del Praesidium; e alludiamo ad Anastasio Mikoyan. Ciò dimostra quanto intricato, bizantino, sia il dibattito politico nell'URSS. Invalidato così autorevolmente il libro che gli dà torto, l'economista moscovita avrà pensato ciò che chiunque altro al suo posto avrebbe pensato: allora ho ragione. Invece no, continua ad aver torto. E perchè? Nulla di improbabile che Iaroscenco, durante la riunione della organizzazione di partito, abbia ripetuto i suoi putiti di vista sull'eco nomia dell'URSS, incoraggiato anche dalle dichiarazioni sulla fine del culto; e dalla comimprovvisa, al Museo mtnpcsuSvspSaacrsuvssccatfsisplbmsqvlIc parsa iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiuillitlllllflMt militare di Mosca, del ritratto di Vosnizienschi : altro economista caduto in disgrazia in passato, e affine alle sue idee teoriche. E la Pravda, senza che Iaroscenco se lo aspettasse, gli ha ridato torto con una veemenza sconosciuta allo Stalin, il quale almeno aveva voluto dimostrare il suo torto scrivendo il famoso saggio. Sarebbe ozioso entrare nei particolari della disputa tra Stalin e Malenkov. Beuta qui accennare, però, ad un fatto assai importante. Le teorie di Iaroscenco, in due parole, sono in favore di un rapido passeggio al comunismo, cioè al benessere. Ed è proprio su questo punto che Stalin lo\t beccò » severamente, soste nendo che il passaggio al comunismo non è una faccenda cosi agevole come pensava Iaroscenco, e che bisognava passare gradualmente attraverso una serie di < tappe successive». Il saggio staliniano suscitò un vivissimo interesse: si capì che il generalissimo collocava il passaggio dal socialismo al comunismo, cioè al benessere, in un tempo lontano. Quel suo scritto, perciò, fu chiamato € dell'attesa». E' verosimile che l'economista Iaroscenco abbia parlato in favore di un più rapido passaggio al comunismo, che in parole povere significa verso la produzione prevalente dei beni di consumo. Noi sappiamo come la politica economica sovietica si dibatta intorno a questo dilemma: produrre prevalentemente beni strumentali, lasciando in secondo piano i beni di consumo, o viceversa? In altre parole continuare a costruire fabbriche e centrali elettriche, o dare più cibo, più vestiario, più case al popolo? Subito dopo la morte di Stalin il governo Malenkov, credendo di interpretare un diffuso desiderio delle masse a migliorare il tenore di vita, cominciò a piegare l'economia dell'URSS verso la produzione preminente dei beni di consumo; e fu certo a causa di que- tlllllllllllllilllllltlllllluiItllllllllllllllllllllllllia sto indirizzo se, circa due anni dopo, dovette dare le dimissioni in favore di un nuovo Governo, l'attuale, dichiarato partigiano della preminenza all'industria pesante. Questo per ricordare che i maggiori avvéniménti politici dell'Unto-, ne Sovietica si legano a questo massimo dilemma. Le idee di Iaroscenco, favorevoli ad un rapido passaggio al comunismo, rievocano qualche affinità con la linea politica malenkoviana dei beni di consumo. Il brusco anatema della Pravda può confermare due cose: che nell'attuale direttorio prevale la tesi staliniana, . secondo cui il paasag\g*o comunismo, cioè al be- nessere, non 6 cosa imminente; e che la tesi favorevole alla rapida evoluzione del tenore di vita, non è certo morta. E' una delle «istanze» più vive del presente sovietico. Alfredo Todisco

Luoghi citati: Mosca, U.r.s.s., Unione Sovietica, Urss