La Galloni supera il quiz da due milioni e mezzo Avanza con sicurezza anche la ragazza di Firenze

La Galloni supera il quiz da due milioni e mezzo Avanza con sicurezza anche la ragazza di Firenze Esordienti ben preparati ieri sera a "Lascia e raddoppia 99 La Galloni supera il quiz da due milioni e mezzo Avanza con sicurezza anche la ragazza di Firenze 11 baldo commerciante della rivista eliminato da un quesito sulle ballerine di Walter Chiari; ma ha vinto però la "600,, Domande non difficili per Gabriella Airaldi (canzoni), disinvolta.e carina - Un distinto giovanotto di Faenza sa tutto sui lapponi, i pigmei e le musiche negre, e un simpatico allevatore di polli tiene addirittura lezione su Giacomo Leopardi (Dal nostro inviato speciale) Milano, 5 aprile.' La diciannovesima serata di •« Lascia o raddoppia » ha lanciato nella corsa la bella fiorentina, ha promosso anche due altri esordienti, il viterbese Felice Scipioni, un giovanotto di 22 anni che si cimenta in letteratura italiana, e il f aen>.- tino Roberto Bosi, forse la migliore sorpresa della trasmissione per le conoscenze etnologiche ohe ha sfoggiato con sicurezza; ha eliminato il commerciante Giuseppe Benelli (esperto di teatro di rivista) alla domanda da un milione e 280 mila; è ascesa Invece al tetto del concorso la svaporata signorina Adele Gallotti, ohe si è qualificata questa sera' per il « quiz > da 5 milioni. Una stretta al cuore Invece per il caduto .magazziniere milanese Mario Arborini, che «si era preparato In geografia espressamente per guadagnare ciò- che gli sarebbe servito per gli studi del figlio Claudio di 12 anni. E' la storia più amara e triste forse tra quante siano state mai inquadrate fin qui nello schermo del giovedì. La serata si apre con l'apparizione del giovane viterbese Felice Scipioni, che nei coI v municati ufficiali della R.A.I.-tv figurava come barbiere ed è invece, come egli stesso ci narra nel preambolo, allevatore Ai pollame. L'equivoco ha destato una certa sorpresa nei dirigenti stessi della rubrica; pel presunto barbiere erano state preparate buste su mi-' aura, immaginando che lo Scipioni si dilettasse di capire i carmi del Foscolo e le poesie di Giacomo Leopardi tra una barba e l'altra. Si apprende Invece che il i bravo giovane ha seguito gli studi ginnasiali fino al quinto anno; le domande che si aprono via via per il concorrente appaiono quindi elementari, per questo grado di cultura umanistica. La platea, ohe non ha forse grande confidenza con la letteratura classica, applaude con, garbato calore le pronte risposte dello Scipioni: il verso « Dagli atri! muschiosi, dai fóri cadenti », appartiene all'Adelchi di Alessandro Manzoni; « Forse perchè della fatal quiete », è l'attacco di un celebre sonetto foscoliano; la Feroniade è un'opera di Vincenzo Monti; Nerina è la fanciulla delle Ricordanze, leopardiane. Il vero titolo delle «No=terelle d'uno dei Mille.» è «Da Quarto al Volturno », e l'autore è G. C. Abba. Intermezzo' didascalico: Mike Bongiorno, tra una busta e l'altra, si fa dire dal giovane Scipioni qual è il poeta preferito; è Giacomo Leopardi, e la ragione di questa particolare devozione è così bene espressa che la platea scatta in un applauso a scena aperta. Altre tre domande: da un brano de Le mie prigioni il concorrente identifica il memorialista Silvio Pellico. Più irto indovinare il nome dell'opera che Vincenzo Monti lasciò incompiuta e che gli procurò tanti guai in' vecchiaia: la Basvilliana. Pronta la risposta sull'ode celebre di Giacomo Zanella: I/o conchiglia fossile, di cui persino Mike Bongiorno conserva il ricordo fin dal ginnasio. Applausi e discorsetto del vincitore al pubblico dei compaesani raccolti certo attorno ai video di Valentano (Viterbo). E ora il secondo: Mario Arborini, magazziniere, classe 1910. Un volto terreo, una scontrosa e paralizzante timidezza visibilmente sopraffatta dalla volontà di arrivare: «Lo faccio per mio figlio», ci aveva confidato l'onest'uomo tra le quinte. I grandi sopraccigli scuri si arcuano su un volto scavato, teso, sofferto. Mario Arborini veste in blu, un fazzoletto bianco gli spunta dal taschino. La sua passione per la geografia — questa è la materia che ha prescelto — è nata nelle lontane scuole elementari, dove Arborini primeggiava nell'indicare al maestro lunghezze di fiumi, altezze di montagne, nomi di remite contrade. Ln classe cui 11 magazziniere appartiene ebbe poi U san guinoso privilegio di batterelunghi itinerari di guerra, in' Europa, In Africa, talvolta persino in Asia. L'oscuro fantaccino Armorlni ha seguito questo destino randagio della sua leva; non ha perduto un richiamo, non una battaglia. « In geografia straniera — egli dice prima di entrare in scena — sono preparato. E' sulla geografia Italiana che mi sento debole ». E così il veterano dagli occhi attenti e lucidi di stanchezza e di apprensione affronta il primo ciclo di domande. Ed è proprio su una domanda « italiana », dopo aver risposto ad alcune < straniere», che egli cade: Bongiorno, — Mi sa dire qual è la vetta più alta delle Dolomiti? Arborini — Il monte Cristallo. Bongiorno — Il monte Cristallo? La vetta è alta 8342 metri II monte Cristallo? Non credo si chiami così. È' un nome diverso, j sa? CI hanno fatto una gara' di sci due settimane fa, Il cronometro cammina- più veloce della sua memoria tormentata affannosamente. Il gong del notaio scandisce lafine della prova: Mario Arborini rimane in mezzo alla scena impietrito. < La Marmolada, questa era la risposta esatta», annuncia Mike Bongiorno. Il concorrente è pallido; gli occhi gli brillano lucidi nel volto grigio e disfatto. E' un gioco, sì, questo < Lascia o raddoppia », ma il buon papà è rimasto senza parole nella gran luce del palcoscenico, come gli fosse dileguato d'improvviso davanti agli occhi un miraggio lungamente fantasticato, l'oasi sognata della sua faticosa geografia. Se ne rientra a spalle curve tra le quinte. Più tardi, finita la trasmissione, l'Arborini esce nel buio solo, con lo sguardo a terra, facendosi largo tra le ragazzine ohe premono nello spogliatoio del teatro in attesa dell'autografo di Mike Bongiorno. E' un gioco fatto di amari contrasti: ili volto angosciato dell'Arborini è appena scomparso dal video quando Gabriella Airaldi, la promessa di «Lascia o raddoppia », irrompe gaia e paffuta sulla scena; la ragazza fa la parte dii nuova vamp della rubrica, erede e continuatrice di Paola Bolognani. E' una ragazzona carina ohe. sospira al ritmo delle canzoni di Sanremo; la dea maggiore del suo Olimpo è Nula Pizzi, che per l'appunto le ha spedito pochi minuti fa un telegramma di augurio. Gabriella mostra di essere davvero a casa sua nel languido Parnaso della canzonetta italiana. E' pronta a ricordare che la composizione vincitrice del Festival. '54 fu « Tutte le mamme » ; ripete lesta nomi e cognomi delle voci nuove di Sanremo; al primo accordo identifica la voce di Carlo Buti che dal giradischi gorgheggia la « Samba alla fiorentina». Un particolare semi-drammatico del Festival 'SS non le è sfuggito: Claudio Villa nell'ultima serata si ammalò ed in scena comparve soltanto la sua voce, snodata dal filo elettro-magnetico. Il maestro Gian Piero Boneschi appare alla ribalta con un bell'inchino: si avvicina al pianoforte e sulla tastiera abbozza le note di «Acque amare». Gabriella scioglie rapidamente l'indovinello. Bongiorno — Allora passiamo alla seconda busta. Inutile chiederle se lei raddoppia. Per la canzone che le faremo ascoltare abbiamo bisogno di un disco. La canzone è cantata da due noti cantanti. Ci sa dire i loro nomi? (Vien fatto girare il disco). Airaldi — Carla Boni e Gino Lattila. Bongiorno — La risposta è esatta, signorina. Passiamo adesso alla sesta domanda, la domanda da 160 mila lire. Ci dica i nomi dei quattro componenti il quartetto Cetra. Airaldi — Virgilio Savona, « Tata » Giacobetti, Lucia Mannucci, Felice Chiusano. Bongiorno — Ecco ora l'ul¬ tima domanda. Dipende tutto da questa. La prima strofa di una notissima canzone di Mario Rucolone comincia con questi versi: < Io non sapevo lusinghe d'amore, canzoni d'amore, veleni d'amore, quando in un bacio mi chiese un cuore, le diedi un cuore, perdetti un cuora.. ». Airaldi — «Buongiorno tristezza ». Bongiorno — Sì, però vogliamo sapere anche il nome dell'autore del versi. Airaldi — Dei versi? FIorelll. Bongiorno — Florelli. Brava. I fiorentini saranno contenti. Gabriella è felice; se ne va agitando le mani in segno di saluto. In platea, la famiglia Airaldi è fuor di sè per l'esultanza: appena finita, la trasmissione, babbo mamma e fratellino della concorrente si precipitano a festeggiare tra le quinte Gabriella che si è fatta onore. La ragazza è contesa anche da un gruppo di appassionate deHa-musica leggera, ohe fanno parte del «Club Nilla Pizzi» di cui la fiorentina è oggi 11 più ammirato alfiere. Interessante, vivacissima la prova del faentino Roberto Bosl, interprete alla, stazione ferroviaria di Bologna, il quale apre ai telespettatori le pagine dell'inesplorato libro delle civiltà umane. La curiosità per le lingue lo ha guidato come un filo di Arianna verso popoli lontani e misteriosi, a indagarne gli usi, i canti, 11 costume di vita, le tradizioni. Fu un professore di ginnasio a Faenza, che lo stimolò per primo a questa appassionante ricerca; e da allora 11 bravo Bosl ha continuato a risalire il corso delle civiltà attraverso 11 leggendario filone dei linguaggi. In Lapponia è stato due volte e si è fatto capire. Anche tra l pigmei, però, c'è da scommettere che il signor Bosi non si troverebbe a disagio, tanto è sicura la sua preparazione anche in questo campo. Bongiorno — « Gli Ottentotti dell'Africa meridionale fondano la loro economia prevalentemente sulla caccia, sull'agri coltura, oppure sulla pastorizia? ». Bosi — Sulla pastorizia. Bongiorno — La tundra siberiana compresa press'a poco tra i fiumi Pecira e Clatanca è abitata da un grande gruppo etnico di ceppo uralo-altaico. Mi sa dire 11 nome di questo popolo? Bosi — Samoledi. Gli vengono poi fatte ascoi tare musiche tipiche della cui tura pigmea e della cultura negra, gli vien chiesto quale arma usano 1 pigmei del Congo, gli vien mostrata una testina di bronzo appartenente all'arte di Benln eccetera. Il signor Bosi sa tutto: persino in qual modo i lapponi usano uccidere le renne. Dopo questo fortunato e acclamatissimo esordio, ecco il signor Giuseppe Benelli affrontare il quiz da un milione e 280.000. La domanda che Mike gli propone è questa: Bongiorno — Mi sa dire quale era il balletto della rivista Tutto fa Broadway, rappresentata da Walter Chiari? Mi deve dire il nome di questo balletto. Benelli — Il nome del balletto... So che le coreografie erario di Gisa Gert. Bongiorno — Ma noi vogliamo il nome del balletto. Lei sa che ci sono, per esempio, le Blue-Bells. Però in quella rivista non c'erano le BlueBells, Qual era quel balletto? Benelli — Oharleyt Bongiorno — No, non è quello, è II Rosy HiUer. Purtroppo la sua risposta è sbagliata, non possiamo continuare. Era piuttosto difficile? Benelli — Per conto'mio era molto difficile. Hitler fu un balletto molto famoso, so che gli anni passati si è esibito molte volte in Italia, ma non ricordavo che fosse tornato con Walter Chiari. Bongiorno — Comunque lei ha guadagnato la « 600 ». Ultima Adele Gallotti, che stasera è così emozionata da costringere il buttafuori a spingerla quasi di forza alla ribalta. Bongiorno (galante) — Buona sera. Stasera devo mettere gli occhiali neri; lei è veramente sgargiante, ha un magnifico vestito,' ampia gonna nera con una deliziosa candeletta rosa. Galletti — La camicietta rosa mi è arrivata questa sera. Bongiorno — E' anche questo un dono di un ammiratore? Gallotti — Sì... Bongiorno — Avrà anche ricevuto da altri ammiratori richiesta di mettere in vista un fiorellino?... Qatlotti — Si sono fatti vivi in tanti per cui, per tema di apparire un vaso ambulante, questa sera ho preferito rinunciare ad ogni abbellimento floreale. Sa, io sono piccola... E poi ho ricevuto altre cose.., Bongiorno — Altre cose? Gallotti (quasi confusa) Sì, molte cose, ma non ricordo più. quali. ' Bongiorno — Questa sera che cosa facciamo? Lascia o raddoppia? Si sente In forma? Gallotti — Comincio a sentire la nostalgia di «Lascia o raddoppia ». Sa, è la penultima volta... Bongiorno — Ma anche se lascerà «Lascia o raddoppia», probabilmente avrà trovato un fidanzato. Gallotti — Questo non c'entra. Questa è un'altra cosa. La mia partecipazione a «Lascia o raddoppia » è un episodio così strano... Bongiorno — Questo è un episodio che passa, ma il fidanzato può restare. Gallotti — Lei è molto positivo. Bongiorno — Allora che cosa fa? Lascia o raddoppia questa sera? Gallotti (con decisione) — Raddoppio. (La signorina Campagnoli consegna a Bongiorno le tre buste. La signorina Gallotti prega Bongiorno di voler far lui la scélta). Bongiorno — Fino adesso è andata bene, però se rompiamo l'incanto... Facciamo scegliere da qualcun altro. Non c'è nessuno che le sia simpatico nel palco del giornalisti? Un giornalista carino? Gallotti — Lei proprio non vuole prendersi la responsabilità- Allora pregherei il signor Rovi. (Rovi sale sul palcoscenico). Bongiorno — Lei è il signor Rovi? Vede è stato definito un giornalista carino... Rovi — Perchè questo privilegio, questa responsabilità? Potrei averla sulla coscienza. Però se dovessero bocciarla per colpa mia sarei pronto a darle 1 cinque milioni subito di tasca mia. Gallotti — Dica sul serio? (Poi entra in cabina sorridente e saltellante). Bongiorno — Mi sente? Allora signorina, questa è la domanda da 2 milioni e 560 mila. «Vogliamo sapere da lei il nome dell'attrice che interpretò la parte di Teresa Conìalonieri nel film omonimo diretto da Guido Brlgnone, nel 1934». Ripeto... Gallotti (interrompendo) — Marta Abba. Bongiorno — Brava signorina, la risposta è esatta! (applausi calorosi). Gallotti (.uscendo con la cuffia in testa, quasi rompendo tutto) — E' un film che ha vinto a Venezia nel 1934, quando la Mostra cinematografica da biennale è diventata annuale, (si mette jli occhiali). Bongiorno — Perchè si mette gli occhiali? Per vedere quanta gente c'è qui? Gallotti — Si, forse perchè è la penultima volta... Bongiorno — Noi le facciamo le nostre congratulazioni. Arrivederci la prossima settimana. Il signor Rovi è lì... GallotH (un po' svaporata) — La ringrazio, signor Rovi, lei mi ha portato fortuna. Bongiorno — Pt niamo termine a questo idillio, e ci vedremo la prossima settimana. Arrivederci, signorina. La serata ha visto un Mike piuttosto stanco; il Rally e cinematografico, cui il presentatore partecipa con Edy Campagnoli, lo ha probabilmente affaticato. La signorina Edy, durante la trasmissione, strusciava sulla veste il mignolo della mano destra, gonfio e arrossato:'« Ma pensi, avevo tirato fuori la mano per prendere un po' di fresco... stavamo per arrivare a Varese con il Rallye... un ammiratore mi ha addentato il dito: ecco qui come me l'ha conciato... ». Gigi Ghiritti Il viterbese Felice Scipioni allevatore di polli ed appassionato di letteratura (Tel.) t Il faentino Bosi, che ha risposto quiz sull'etnologia (Tel Adele Callotti con li giornalista Bovi che ha scelto per lei la busta contenente la domanda sul cinema Italiano-- (Tel.) Cf 1m!):i1:111( 11<M i(1111 11 111 imi i 11 imi ii ii lir 1111f (Iiim1111mi■ IIIii-Mllf lllll 11IIIMiii 111ilt:tiii 11miIB La fiorentina Gabriella Airaldi al termine della prova (Tel.)