Nuovo esperimento nucleare in Russia

Nuovo esperimento nucleare in Russia Un annuncio deità Commissione atomica americana Nuovo esperimento nucleare in Russia E' il sesto in otto mesi ed il secondo in dodici giorni - Nessun particolare sulla potenza dell'esplosione (Dal nostro corrispondente) Washington, 2 aprile. Il capo della Commissione ! atomica americana, ammiraglio Lewis Strauss, ha comunicato oggi ufficialmente che l'Unione Sovietica « in giorni recenti » ha effettuato un altro esperimento nucleare. Questo è il sesto annuncio di prove con armi atomiche effettuate dall'U.R.S.S., di cui Strauss abbia dato notizia negli ultimi otto mesi; il precedente comunicato, il quinto, era stato diramato soltanto pochi giorni fa, il 21 marzo. L'amrn. Strauss ha rifiutato di dare particolari sul tipo di ordigno impiegato dai russi (bomba A o bomba H?), sul giorno dell'ultimo esperimento, sui metodi di indagine seguiti per accertarlo, sulla potenza dell'esplosione. Sembra che il comunicato abbia soprattutto lo scopo di segnalare che i sovietici stanno conducendo « una serie di esperimenti » atomici, e sviluppando la propria potenza nucleare, mentre si stanno discutendo gii ultimi piani — sovietico ed anglo-francese — sul disarmo. Negli ambienti politici americani è seguita in modo tutto particolare la campagna sovietica iniziata da Kruscev e continuata l'altro ieri dalla «Pravda» per convincere i partiti socialisti europei a collaborare con quelli comunisti nella formazione di un nuovo fron¬ e e i o o e e s i o o i i l , i a l o i o » e o e a a ¬ te popolare. E ciò per due motivi: perchè contribuisce a chiarire i moventi della campagna per la « desantiflcazione » di Stalin, offrendo quindi preziose indicazioni sugli indirizzi futuri della politica internazionale sovietica; e perchè conferma implicitamente che la Russia ammette che i partiti comunisti europei sono condannati ad una specie di immobilismo, che può ridurre di molto l'appello del partito sulle masse operaie ed elettorali, privando la Russia di una delle armi più preziose per il conseguimento dei suoi obiettivi di dominazione. L'unico modo di uscire da questa situazione di immobilismo e di sterilità, è quella di convincere i socialisti europei che la politica antisocialista seguita finora dall'Unione Sovietica era stata voluta solo da Stalin; essa costituiva anzi una delle sue fobie sanguinarie, oltre che un errore ideologico oggi sconfessato. Condannato il passato, i capi sovietici assicurano ora i socialisti che la loro cooperazione con i partiti comunisti è desiderata ed è, di fatto, resa possibile dalle innovazioni teoriche preannucìate dai rapporti al congresso di Mosca. Kruscev, si nota con una puntai, di sarcasmo a Washington, si è spinto fino al punto di dimenticare con disinvoltura la spietata lotta con¬ a i e i o i e o a l ta i i a a a o l a i i i a ¬ dotta negli ultimi vent'anni contro i partiti socialisti, e di dichiarare candidamente che « le differenze fra socialisti e comunisti consistono ormai solo nel fatto che essi hanno differenti . modi di vedere le forme della transizione dal comunismo al socialismo ». Egli è andato, anzi, anche più in là, perché ha lasciato intendere che può esistere anche una via parlamentare per il raggiungimento del socialismo senza forza o violenza. L'articolo della Pravda, avvertono oggi gli esperti americani di questioni sovietiche, deve essere interpretato come la conferma che i sovietici non si vogliono lasciar smontare nemmeno dal recente rifiuto della Seconda Internazionale a prendere in considerazione le offerte di fronte unito. Il perché i sovietici impegnino tanto a fondo il loro prestigio nel corteggiamento dei socialisti, è evidente: sia in Europa che in Asia, i partiti socialisti sono forze politiche di prim'ordine, e solo in un Fronte popolare i comunisti potrebbero uscire dall'attuale isolamento. Poiché il conflitto fra mondo comunista e mondo libero si sposta sempre più dal campo militare a quello politico ed economico, la campagna comunista per la conquista dei partiti socialisti, impone, in Occidente, una revisione degli atteggiamenti. asstcznlgtssgzsart «La campagna di Kruscev è aiutata da quei non-socialistie anti-socialisti del mondo libero che non comprendono le fondamentali differenze fra socialismo democratico e comunismo. Sostenere che socialisti e comunisti — scrive il New York Times — sono la stessa cosa, aiuta soltanto la causa comunista ». _ x g' *•

Persone citate: Kruscev, Lewis Strauss, Stalin, Strauss