La Pro Vercelli subisce a Domodossola una sconfitta a sorpresa: 0-1 di Giovanni Faccioli

La Pro Vercelli subisce a Domodossola una sconfitta a sorpresa: 0-1 Intesta alta IV Serie ritorna ad affiancarsi ai vercellesi la Biellese La Pro Vercelli subisce a Domodossola una sconfitta a sorpresa: 0-1 DAL NOSTRO INVIATO Domodossola, lunedì mattina. La Juventus Domo, cenerentola del girone A di IV Serie, è riuscita nella clamorosa impresa di battere la Pro Vercelli che capeggia la classifica. La squadra ossolana non annovera tra i suoi giocatori dei nomi illustri, possiede un bagaglio tecnico abbastanza modesto eppure è una compagine che piace per un suo gioco brioso e vivace scevro di scorrettezze. Ieri contro un avversario che la superava dalla cintola in su. si è battuta con coraggio leonino e la sua vittoria è frutto dell'orgoglio, della volontà e dello spi rito di bandiera che hanno infuso nei singoli atleti uno slancio e un'abnegazione ammire voli. Tutti gli uomini della Juventus Domo vanno elogiati in blocco per la generosa gara disputata, per lo strenuo coraggio con cui si sono battuti da un capo all'altro dell'incontro anche quando la fatica tagliava le gambe e l'offensiva degli avversari, assillati dallo-spauracchio della sconfitta, si scateneva furibonda. Ma due uomini sono emersi d'una spanna sopra gli altri: primo di tutti il portiere Balzarmi principale artefice della vittoria che ha sfoggiato tutto un repertorio di parate contro i veementi attacchi dei bianchi e quindi il centro mediano Tellini E' doveroso dire tuttavìa che la sconfitta della Pro Vercelli ha le sue attenuanti. Anzitutto gli uomini di mister Neu ave vano nelle gambe la fatica delia dura partita giocata giovedì a Savona e questo handicap ha pesato non poco sull'andamento dell'incontro; si aggiun ga un pizzico di sfortuna e quell'imponderabile che alle volte si inserisce con il suo influsso maligno nelle cose del calcio e si potrà, rendersi ragio ne dell'inopinato rovescio dei vercellesi. Dopo una breve sfuriata iniziale degli ossolani, la Pro Vercelli prendeva risolutamente il comando delle azioni. L'attacco avanzava con manovra ampia, cercando l'uomo smarcato con passaggi in profondità. Il vento che soffiava in,favore nocque forse alla precisione dei lanci, allungando le traiettorie e favorendo l'intervento della difesa avversaria. Proiettata in avanti, la squadra vercellese al 13' subiva il goal della sconfìtta in contropiede. Ceriotti dalle retrovie serviva Scandurra che con un lungo traversone lanciava Regalia, l'ala destra juventinaera forse in posizione di fuori gioco,, ma l'arbitro non io rilevava, e così il giocatore serrava al centro e batteva Co? lombo con un tiro basso sulla destra del portiere. Veemente reazione vercellese che al 16' faceva maturare una azione d'oro per segnare. Un centro di Pénsotti era ripreso dì testa da Amateis che indi¬ rizzava in porta, ma il pallone rimbalzava sul montante, Genovesio raccoglieva e sparava a rete, ma Balzarini respingeva la saetta a palme aperte Per tutto il resto del primo tempo continuava la serrata offensiva dei vercellesi: l'area della Juve Domo pullulava di maglie granata. Gli attaccanti bianchi tuttavia riuscivano abbastanza spesso a farsi luce e Bailzarini si produceva in una serie di difficili parate. Nel secondo tempo, giocando col vento contrario la posizione dei vercellesi si fece ancor più diffic Insistendo nell'inipostare la manovra con palloni alti, essi rendevano più facile il compito della difesa avversaria che d'altra parte si faceva assai minacciosa nelle azioni di contropiede. Con il trascorrere del temr§> nei ranghi vercellesi cominciava a serpeggiar un po' d'orgasmo; spesso i singoli giocatori tentavano la via del goal con l'azione individuale e an davano inutilmente a cozzare contro lo sbarramento awer-i sario. Nondimeno Balzarini anche in questo periodo ebbe lavoro da sbrigare, egli si fece applaudire a scena aperta in due successive respinte di pugno su due brucianti tiri di Pallavicini e Penzotti da distanza ravvicinata al 3° minuto. Genovesio al 25' dalla linea di fondo sferrava in porta un tiro da. posizione difficilissima (forse avrebbe fatto meglio a centrare sui compagni che serravano in area) ma il portiere ossolano abbrancava il pallone e allontanava la minaccia. Ancora Ge-i novesio al 35' bruciava i difen- j sori e irrompendo in area sparava alto sopra la porta e al 38' tirava a lato di poco. Il fischio finale dell'arbitro vedeva i giocatori della Juventus Domo dare gran balzi di gioia ed abbracciarsi l'un l'altro, quasi increduli della grande vittoria ottenuta, mentre il pubblico che assiepava le tribune prorompeva in grandi applausi. Giovanni Faccioli.

Persone citate: Amateis, Balzarini, Ceriotti, Genovesio, Pallavicini, Regalia, Scandurra

Luoghi citati: Domodossola, Savona