Dichiarazionidi Gronchi alTV ai Gronchi alTV di New York di Nicola Adelfi

Dichiarazionidi Gronchi alTV ai Gronchi alTV di New York Dichiarazionidi Gronchi alTV ai Gronchi alTV di New York Nel corso della trasmissione egli ha chiarito il suo punto di vista sui rapporti con gli Stati Uniti, sulì' alleanza atlantica ed ha indicato in qual modo si possono concretare gli aiuti americani all'Italia ÌBBE|B3j|jEBEBE New York, lunedì mattina. La notizia migliore da quando Gronchi è arrivato In questo continente gli è stata recata sabato sera dal consigliere particolare di Eiscnhower. Durante un ricevimento offerto dal Comitato Civico il consigliere Maxwell Rabb ha detto che «elettrizzanti» lettere arrivano alla casa Bianca da tutte le città dove Gronchi è passato: sono rap- ?ortl ufficiali, lettere di senaori e deputati, messaggi di associazioni ma soprattutto lettere di cittadini qualsiasi ohe scrivono al Presidente degli Stati Uniti per dire jualer eccellente Impressione abbiano ricevuto dalla franchezza e onestà con cui il Capò dell'Italia democratica si è presentato agli americani. Ha aggiunto l'alto funzionario della Casa Bianca che Eisenhower è contento di nueste lettere come se gli elogi fos sero diretti a lui. Dal punto di vista politico l'avvenimento più importante di ieri è stata l'Intervista che Gronchi ha dato davanti agli schermi della televisione. Egli ha detto di essere rimasto « grandemente e profondamente impressionato > dall'America. « Il vostro sistema di vita, il fermento di spiritualità che dal campo intellettuale si irradia ormai nella vostra coscienza nazionale, le grandiose realizzazioni delineano un tipo di democrazia nuova che è molto vicina alle nostre tradizioni e alla nostra co-1scienza della civiltà» Gronchi ha aggiunto: «Un Paese ohe lavora come il vostro, in ' cui i la democrazia politica ed economica è una realtà in cui la pubblica opinione è costantemente informata ed è perciò in grado di sorreggere guidare e, "àe necessario, controllare i prqr pri rappresentanti, è un Pae se che per ciò stesso rappresenta una grande garanzia di pace. Libertà e pace sono Indissolubilmente unite, ed io ho sentito dovunque in America il senso profondo delle vostre libertà e quindi il vostro sincero attaccamento alla pace. Dirò di più: gli americani sono non soltanto politicamente ma religiosamente antilmperialisti ». Alla domanda se accentuare gli aspetti economici e politici della alleanza atlantica comporterebbe un rafforzamento o un indebolimento del fronte occidentale, Gronchi ha risposto che questo è stato uno degli argomenti da lui più a lungo discussi durante la sua visita negli Stati Uniti. E' venuto così al punto Fiù delicato dei rapporti fra Europa e %V Stati Uniti: « Noi non intendiamo sottovalutare le perduranti necessità difensive dell'Occidente e quindi gli aspetti militari dell'organizzazione atlantica. Questi ultimi hanno risposto in passato e rispondono tuttora ad una effettiva esigenza di sicurezza e quindi sono la premessa ancora indispensabile per tentare la costruzione di una pace fondata sui principili morali e civili che sono patrimonio comune dei nostri Paesi». Dopo aver accennato ali'offensiva iniziata dall'Unione Sovietica premendo sui fattori economici sociali e psicologici, Gronchi ha così continuato davanti agli apparecchi ; della televisione: « La co operazione fra 'e nazioni occidentali dovrebbe sul piano politico risolversi nell'instaurazione di un#. vera e propria comunità diplomatica attraverso la quale realizzare, come è avvenuto purtroppo solo saltuariamente lei passato, l'unificazione del puiuo di vista dell'Occidente su tutti i maggiori problemi del momento ». Insomma i Paesi occidentali non Jovrenbero prestarsi a fare la parte dei Curiazi a tutto beneficio dell'opposta fazione degli Orazi. « Sul piano economico noi non pensiamo che la NATO dovrebbe avere come obbiettivo Il rafforzamento della Comunità atlantica solo attraverso il miglioramento delle condizioni economiche e sociali; all'interno di questa noi le assegneremo la portata più vasta di salvaguardare la pace grazie a una presenza più attiva della Comunità nelle aree del mondo ad essa esterne e ancora economicamente depresse, che sono in definitiva quelle di maggiore instabilità politica e quindi fonte di maggiori pericoli per la pace. In una Comunità atlantica così concepita l'Italia ha un suo contributo preciso da offrire ». A una domanda sulla cooperazione economica fra l'Italia e gli Stati Uniti, Gronchi ha risposto che è finito il tempo degli aiuti gratuiti. L'economia italiana è intenta a risolvere I suol problemi di struttura e l'America potrebbe aiutarla ih tre modi. Anzitutto favorendo « la concessione di prestiti a lungo termine ed a ragionevole tasso di interesse, destinati a finan ziare investimenti di carattere nrevalentemente pubblico. Questi prestiti che sono ne¬ torno ad un tavolo, si getta- cessari per concorrere alla creazione delle premesse economiche e tecniche degli Investimenti privati, non dovrebbero necessariamente essere concessi dal Governo americano e quindi gravare sul contribuente americano, ma dovrebbero essere dalle autorità degli Stati Uniti promossi ed incoraggiati ». Inoltre la cooperazione americana potrebbe favorire un Incremento degli investimenti privati americani iw Italia mediante la partecipazione diretta del capitale americano ad iniziative in Italia e del collocamento di emissioni obbligazionarie di complessi industriali italiani, sia pubblici che privati, sul mercato americano. Infine, se gli Stati Uniti sono effettivamente disposti a dare una mano agli italiani nello sforzo che stanno compiendo per risolvere i loro più vecchi e pesanti problemi economici, essi dovrebbero semplificare e liberalizzare in misura congrua 11 sistema doganale e tariffario nonché le leggi sulla immigrazione. Alla quarta: «Ritenete che i vostri incontri con personalità americane durante 11 vostro viaggio negli Stati Uniti abbiano conseguito un successo ? », Gronchi ha così risposto: «Il primo risultato è un chiarimento di opinioni, da uomo a uomo. Voi avete giustamente la più grande fiducia nel sistema, dei contatti personali e diretti. Quando delle persone oneste e leali, e che hanno a cuore 1 loro paesi, s'incontrano in- no le basi, si forma la corni ce per ulteriori rafforzati le gami. Di una cosa sono sicuro: dopo il mio viaggio il clima morale fra Stati Uniti e Italia, già eccellente, è divenuto ancora migliore grazie alla più completa comprensione del reciproci problenrtr Ho apprezzato nel - vostro Presidente, così saggio ed Umano, liei vostri uomini di Stato come 1h quelli di affari la sincerità e il realismo.- Ciò ha colpito particolarmente me, che oltre a più ohe essère uomo politico credo di essere un uomo dotato di senso pratico e quindi profondamente sensibile alla complessa realtà della vita moderna ». A una domanda se ritenga giusta la tesi del ministro degli Esteri francese, Pineau, che le nazioni occidentali debbano aprire più larghe e dirette trattative con l'Unione Sovietica, Gronchi ha risposto che come Capo di Stato non poteva esprimere un giudizio, tuttavia la sua opinione personale è che fra i componenti della famiglia atlantica sia necessario mantenere una uniformità di pensiero nelle trattative con la Russia. Una successiva domanda ha avuto per oggetto l'apertura a sinistra di cui tanto si parla In Italia. Secondo quel che ha detto Gronchi, il consolidamento dello stato democratico esige che le classi popolari abbiano una più diretta partecipazione alla vita politica del Paese. Negli Stati Uniti il problema non si presenta, perchè esistono solo due partiti e tutte due. credono nella democrazia. In Italia Invece esistono serie difficoltà per il diverso atteggiamento dei partiti nei riguardi della democrazia. DI conseguenza per consolidare la democrazia In Italia bisogna da una parte conquistare le masse proletarie- e dall'altra • occorre stare attenti a non compromettere I principi sul quali poggia la democrazia. Nicola Adelfi w Il Presidente Gronchi parla con la soprano Licia Albanese nel ristorante del Metropolitan, di New York, dopo lo spettacolo organizzato in suo onore. (Radiofoto)