La solenne celebrazione in onore del Pontefice di Delio Mariotti

La solenne celebrazione in onore del Pontefice PH ESENTI VX A MOLTITI'OI ,V E »I FEDELI E SI MISSIONI ESVERE La solenne celebrazione in onore del Pontefice A causa dell'eccezionale nevicata, Pio XII ha dovuto rinunciare ad affacciarsi allaloggia esterna di San Pietro per la benedizione "urbi et orbi,, Nostro net-vizio iiarticalarc Città del Vaticano, lun. matt. ' Una neve fitta, insistente, cadeva ieri mattina su Roma, mentre nella Basilica Vaticana si svolgeva, alla presenza di 61 missioni estere e di una moltitudine di fedeli, il più solenne pontificale che mai si sia celebrato da molti decenni a questa parte. Il rito si svolgeva nella ricorrenza del 17° anniversario dell'incoronazione di Papa Pio XII, e voleva comprendere anche l'omaggio dei potenti della terra e dei fedeli cattolici verso Eugenio Pacelli per il suo 80° genetliaco. La Cappella pontificia nella Basilica, a ricordo dell'incoronazione del 12 marzo 1939, si svolge ogni anno; mai, però, aveva assunto il significato universale che ha avuto quella di ieri. Basterà dire che tutti gli stati del mondo, erclusi quelli della sfera comunista, erano rappresentati, ed anche 1 Paesi di gelosa tradizione protestante, quali l'Inghilterra e gli Stati Uniti, avevano Inviato delegazioni. L'Italia era rappresentata dall'ori. Segni, a capo di una folta missione. Nomi risonanti erano fra gli stranieri: il Cancelliere austriaco Pigi, 11 ministro degli Esteri tedesco Von Brentano, l'ex-Presldente del Consiglio francese Schuman, e presidenti di Camere, membri di governo, dignitari di ogni rango. Alle 10, proveniente daila Cappella del Sacramento, è apparso il Papa. Nell'ampio manto trapunto di stelle e d'oro, il triregno gemmato sul capo, Pio XII, dall'alto della sedia circondata dai flabelli, seguito dalla corte solenne di cardinali, di principi, di dignitari, di guardie nobili, è passato tra la folla osannante, benedicendola. Suonavano le trombe argentee la marcii trionfale, sì inghiocchi"vano. presentando il fucile, le guar¬ die palatine. Pio XII è disceso dinanzi all'altare della cattedra e ha recitato la confessione. Indi ha preso posto sul trono ed ha assistito alla Messa, celebrata dal cardinale decano Eugenio Tisserant presso l'altare papale, sotto il grande . baldacchino sorretto dalle possenti ritorte colonne di bronzo. Musiche sacre del Palestrina, del Porosi e del Bartoluccl, con cori di voci < bianche > hanno accompagnato il rito. Il Pontefice, ad un certo momento, si è alzato per inginocchiarsi al faldistorio, come fedele tra 1 fedeli, e infine ha impartito la benedizione con indulgenza plenaria. Un'ora e mezzo è durata la funzione Tra rinnovati applausi il Papa ha lasciato la Basilica Fuori, nevicava ancora e perciò l'ultima parte del programma, che prevedeva il passaggio del Papa sulla piazza San Pietro, dalla porta centrale della Basilica al portone di bronzo, è stato annullato. Pio XII avrebbe dovuto a mezzogiorno affacciarsi alla loggia centrale della Basilica per la benedizione Urbi et Orbi, ma essendo questo luogo troppo scoperto e investito dal turbinare dei gelidi flocchi, i dignitari vaticani lo hanno esortato a rinunciarvi. Ma ugualmente, alle 12,16, dalla più riparata finestra del suo studio privato, nell'appartamento apostolico, Pio XII ha voluto benedire le molte decine di migliaia di fedeli che pazientemente avevano atteso nel turbinio nevoso. Nel pomeriggio, nell'Auditorium di via della Conciliazione, si è svolta la solenne accademia promossa dall'Azione Cattolica in onore di Pio XII Sono intervenuti Segni, molti ministri, autorità di ogni cara po. Ha pronunciato un discorso il cardinale Siri, arcivescovo di Genova, ad esaltazione del pontificato di Eugenio Pacelli. Delio Mariotti Il Papa ripreso dal teleobiettivo alla finestra del suo studio privato mentre risponde al saluto della folla. Sono visibili nel vano scuro della finestra 1 flocchi di neve, (Telefoto)

Luoghi citati: Città Del Vaticano, Genova, Inghilterra, Italia, Roma, Stati Uniti