Gronchi parla oggi alle due Camere del Canada di Nicola Adelfi

Gronchi parla oggi alle due Camere del Canada Dopo li colloquio col Prima Ministro $t» Laurent Gronchi parla oggi alle due Camere del Canada Riscontrata fin dai primi contatti una identità di opinioni sulla politica estera - L'on. Martino e il ministro degli Esteri canadese proporranno una sessione speciale del Consiglio Atlantico per discutere l'art. 2 del Patto - Il Presidente ha rivolto ieri un discorso agli italiani di Ottawa Nostro serviìio particolari: Ottawa, lunedì mattina. Nella sala parrocchiale di Sant'Antonio (la chiesa di Ottawa che ha dato conforto e speranza a tre generazioni di immigrati italiani accompagnandoli talora dalla culla aita tomba col ricordo del paese natio) erano raccolti ieri mattina un migliaio di italiani, e molti piangevano. Due lacrime sono scese anche dagli occhi azzurri e miti della signora Carla Gronchi mentre il marito al microfono andava ricordando il triste passato di ieri e il dignitoso volto di oggi < del nostro amabile e bel Paese*. Sia forse non erano le parole a turbarla. Pili probabilmente quelle sue lacrime di commozione erano la risposta ai singhiozzi di altre donne che si trovavano tra la folla, donne spesso modeste col capo avvolto in uno scialle nero e i vestiti della domenica. Per molti immigrati di qui l'Italia è solo un ricordo dell'infanzia oppure una terra mai vista e conosciuta unicamente attraverso t discorsi dei genitori. Ma per molti altri, quelli venuti qui di recente, l'Italia è quella amara e sconsolata degli anni ohe tennero dietro atta fina della guerra. Qui hanno Provato tutti da sistemarsi decorosamente. Alcuni posseggono molte centinaia di milioni, altri invece guadagnano quanto basta per vivere e mettere da parte qualche decina di migliaia di lire il mese. Sono complessivamente un po' meno di trecentomila, la metà è emigrata nel Canada negli ultimi dieci anni. Ogni anno la nostra collettività si accresce di ventimila nuovi emigrati. Quella italiana è una collettività esemplare che fa presto a familiarizzare con i canadesi; hanno in comune l'attaccamento alla famiglia, una profonda religiosità, il senso del risparmio che comporta una notevole sobrietà. E infatti riescono tutti a risparmiare, anche quelli che guadagnano 150 dollari il mese, cioè centomila lire; in genere con quei risparmi si comprano prima di ogni altra cosa una casa, poi i mobili, il frigorifero, la televisione • infine l'automobile. Finiscono insomma col mettere le radici qui pur avendo il cuore altrove, di là dell'oceano, a un certo campanile della Calabria 0 del Veneto. Perciò basta che qui venga qualcuno in rappresentanza dell'Italia perchè quei cuori nostalgici si gonfino di immensa tenerezza. Piangono le donne, singhiozzano gli uomini e 1 bambini guardano smarriti da una faccia all'altra. Prima di questa festa in famiglia Gronchi aveva ascoltato la Messa nella chiesa di Sant'Antonio. Ci ha poi detto che nei primi contatti avuti sabato sera con gli statisti canadesi sia lui che il ministro Martino hanno potuto riscontrare una notevole identità di opinioni sui problemi più importanti della politica estera. In vista della riunione che il Consiglio Atlantico terrà il 4 maggio a Parigi, sia Martino che il suo collega Pearson proporranno che una sessione speciale di almeno tre giorni sia dedicata a metter su basi concrete quell'articolo S del Patto Atlantico che non piace molto a Poster Dulles e che dovrebbe estendere l'alleanza atlantica dal piano puramente militare come ora, al terreno economico e sociale. Nei colloqui di questa mattina fra Gronchi e il Primo Ministro St. Laurent, si parlerà più diffusamente di questa questione come anche della necessità che i Paesi minori possano far sentire- sempre nell'ambito dell'alleanza atlantica un peso maggiore di ora, Il presidente Gronchi ha trascorso una parte del pomeriggio a modificare il discorso che pronuncia oggi davanti al Parlamento canadese. Le modifiche e aggiunte al discorso si sono rese necessarie in seguito all'articolo pubblicato ieri dal <New York Times*, e a firma di Elie Abel, giornalista molto vicino al Dipartimento di Stato. Nell'articolo si parla del risentimento diffusosi nei circoli ufficiali di Washington per le dichiarazioni di Pineau sulla inadeguatezza della politica americana nei riguardi della Russia e le in tensioni del governo francese di trattare direttamente con Mosca. Secondo l'articolo dell'ufficioso Elie Abel, il francese Pi neau non ha fatto che sostenere le idee patrocinate dall'ita¬ liano Gronchi nella sua visito a Washington, e al' Dipartimento di Stato si lamenta che se da una parte Gronchi e Pineau muoverebbero critiche agli Stati Uniti dall'altra non avrebbero prospettato idee concrete per superare questo momento difficile. Molto probabilmente nel suo discorso di oggi ai senatori e ai deputati canadesi Gronchi risponderà indirettamente all'atteggiamento di Poster Dul¬ les, atteggiamento ohe durante la permanenza del nostro Presidente della Repubblica a Washington rese nuvoloso quello che altrimenti sarebbe apparso un bel cielo azzurro. Gronchi chiarirà che le sue opinioni, le quali in definitiva sono le stesse del Governo italiano, non coincidono con quelle espresse dal Ministro degli Esteri francese. I Nicola Adelfi a i Al ricevimento in suo onore a Ottawa, Gronchi stringe la mano alla signora Charlotte Whltton, sindaco della città. Al centro a governatore Massey. (Radiofoto)