I greci hanno votato ieri in un'atmosfera di nervosismo

I greci hanno votato ieri in un'atmosfera di nervosismo Grande incertezza sul risultati della consultazione I greci hanno votato ieri in un'atmosfera di nervosismo L'Unione radicale (favorevole al Patto Atlantico) si oppone a un blocco neutralista del quale fanno parte liberali e comunisti - Gli elettori alle urne sotto la pioggia e la neve-Secondo una dichiarazione ufficiosa i governativi di Karamanlis sarebbero in maggioranza Atene, lunedì mattina. Sotto la pioggia (e in parecchie parti del Paese sotto la neve fioccante) e in un'atmosfera d:i grande incertezza e nervosismo quattro milioni di elettori si sono recati ieri alle urne per decidere le sorti della Orecia fra l'alleanza occidentale e la neutralità, e cioè per scegliere fra l'Unione Radicale del Primo Ministro Kir ramanlis e l'Unione Democratica. Dopo sei anni di assenza dalle piazze, perchè messi fuori legge dal Governo, i comunisti sono tornati alla ribalta facendo blocco comune con la coalizione anti-governativa che, sotto il nome di Unione Democratica, capeggiata dal liberale Papandreu, riunisce sotto le sue insegne otto partiti politici ed appare la più forte ed ■ agguerrita. I comunisti hanno trovato il momento favorevole e l'hanno saputo sfruttare. L'altro giorno un candidato comunista a lutitene ha esposto il programma del proprio partito in questi termini: « II Governo, che sarà formato dall'Unione Democratica, dopo le elezioni caccerà gli americani, abolirà l'esercito, ritirerà la Grecia dalla NATO, concederà una amnistia generale e farà tornare i vecchi capi comunisti ellenici che si sono battuti per liberare la Patria dal giogo straniero ». E' un programma che alletta molti greci, ì quali vogliono l'isola di Cipro emancipata dalla dominazione britannica e vedono nell'Alleanza nord-atlantica un ostacolo a raggiungere tale scopo. Molto incerto, quindi, appare l'esito di queste elezioni. L'attuale Premier, Karamanlis, era partito con la previsione di ottenere da 170 a 180 seggi su un totale di 300. Ma gli osservatori politici non gliene danno più di HO o, al massimo, ISO. In questa maniera l'Unione Democratica otterrebbe da 160 a no seggi, e bisogna anche tenere conto dei candidati delle liste singole di Markenzinis e di Stephanopulos. Ma v"è ancora un'altra considerazione. L'Unione Democratica, la quale ha accettato il contributo dei comunisti per ragioni del tutto con¬ tingenti, non ai è con essi impegnata a condividere i seggi. Perciò le elezioni potrebbero portare un risultato < alla francese », ossia senza nè vinti, nè vincitori. In questo caso, anche senza ottenere la maggioranza assoluta, Karamanlis resterebbe sempre il capo del movimento politico più forte. Alle elezioni di ieri hanno partecipato anche le donne, che sono circa due milioni. Dal momento che in Grecia per tradizione la moglie non può dissentire dal marito, anche con questo apporto le proporzioni dello schieramento elettorale non potranno cambiare. Però seguendo lo svolgimento dei comizi in questi giorni, i giornalisti stranieri hanno potuto notare che le donne nutrono dei sentimenti conservatori e che molte di esse sono scoppiate in lacrime alla rievocazione delle giornate di terrore vissute durante la guerra civile. Le sedi elettorali hanno chiuso i battenti al calar del sole, ma ci vorranno dei giorni prima di conoscerne i risultati definitivi. Ultimi ad arrivare saranno i risultati nelle isole e nei paesi di montagna ancora isolati dalla neve. Ed a questo proposito giova ricordare che nelle ultime elezioni un battello, che recava a bordo le urne sigillate, è andato alla deriva a causa della tempesta e non ha potuto raggiungere la costa che qualche settimana dopo. Le operazioni di voto si sono svolte senza incidenti, ed è, questa, la prima volta dopo la guerra che esse procedono in maniera calma ed ordinata. Approfittando di una tregua della pioggia, la massima parte degli elettori si è recata alle urne nella mattinata. Cosi a Salonicco, a Giannina, a Pa trasso ed a Larissa. I tre leaders dell'opposizione, Tsaldaris, Papandreu e Veni zelos, hanno votato ad Atene. Karamanlis, invece, non ha potuto recarsi a votare nella sua circoscrizione di Serres (Macedonia;, perchè trattenuto da pressanti impegni nella Capitale. A tarda sera, secondo dati ufficiosi, la coalizione di opposizione aveva un leggero vantaggio sulla coalizione governativa di Karamanlis, dopo che erano stati resi noti i risultati di 1767 sezioni elettorali . su 8460. L'Unione Democratica ha ottenuto 351.674 voti, l'Unione radicale 309.S36. George Rallis, ministro per la B lampa e la Radio, ha dichiarato a sua volta che l'Unione radicale vincerà le elezioni con una maggioranza di quattro o cinque seggi. Rallis ha precisato che ha potuto fare tale previsione in quanto conosce già il risultato del 75 per cento dei voti. Il capo dell'Unione democratica, George Papandreu, ha contestato la validità dell'affermazione ed ha chiesto vengano immediatamente resi noti tutti i risultati allo scopo di stabilire se l'Unione radicale ha vinto o meno.

Luoghi citati: Atene, Cipro, Grecia, Macedonia, Salonicco