La Fossanese. squadra di coda riesce a battere / la Pro Vercelli: 1-0 Nel Campionato di Serie B vince a Parma 31 di Giovanni Faccioli
La Fossanese. squadra di coda riesce a battere / la Pro Vercelli: 1-0 Nel Campionato di Serie B vince a Parma 31 Sorpresa in IV serie: là Biellese ha ora tre punti di vantaggio La Fossanese. squadra di coda riesce a battere / la Pro Vercelli: 1-0 Nel Campionato di Serie B vince a Parma 31 Rete di Cavalletto dopo un quarto d'ora di gioco - Vana reazione degli attaccanti vercellesi DAL NOSTRO INVIATO Fossano, lunedi mattina. La Fossanese, squadra di coda della classifica, ha compiuto la clamorosa impresa di battere la Pro Vercelli. Un goal di Cavalletto al 15' del primo tempo ho. deciso delle sorti della partita e vano è stato ogni sforzo dei bianchi per rimontare lo svantaggio. La squadra di Fossano, superata in linea tecnica dall'undici vercellese, ha fatto leva sullo slancio, sul cuore, sulla caparbia volontà di battersi fino allo stremo delle forze e la vittoria più ambita è venuta a premiare i suoi sforzi generosi. Tutta la squadra va elogiata in blocco per la magnifica prova di coraggio, di spirito di sacrificio, di attaccamento ai colori fornita, presentava solo davanti alla porta, ma il suo tiro rimbalzava sul portiere uscitogli incontro alla disperata. Ottima occasione mancata. Un'altra situazione pericolosa per gli azzurri si aveva al 13': un passaggio di Genovesio spiazzava la difesa ed anche Pallavicini si trovava solo davanti alla porta, uscita precipitosa di Morandi e tiro che ancora una volta rimbalzava sul portiere. Ma quando tutto faceva credere-che da un momento all'altro la difesa fossanese dovesse crollare ecco che toccava a Colombo subire il primo scacco. Rapida azione di contropiede degli azzurri al 15' e mischia in area vercellese: Avedani porgeva di testa a Leone e questi pure di testa a Cavallotto, che con un'acrobatica mezza rovesciata metteva in rete sulla destra del portiere. La reazione dei vercellesi non si faceva attendere, ma le loro trame di gioco venivano sempre rotte dalla caparbia difesa dei fossanesi, che si buttavano con accanimento su ogni pallone. Al 30' uscita a vuoto di Morandi su traversone dell'ala sinistra, ma Pensotti metteva alto di testa sopra la traversa. Al Sii' Morandi sventava una seria minaccia gettandosi alla disperata sui piedi di Pensotti e riportava una ferita alla testa. 8ul finire del tempo Amateis tirava fuori da buona posizione. Nella ripresa era legittimo pensare che i locali, fiaccati dallo sforzo sostenuto, lasciassero via libera agli avversari, ma si vedeva subito che essi possedevano ancora una riserva di flato per combattere a lungo. La prima emozione infatti era per Colombo, che doveva alzare in angolo una punizione tirata con estrema violenza da Balzardi. Poi l'azione passava in area fossanese con ritmo assillante: al 6' mischia generale con quattro infortunati: Ortolano, Leone e Casellato fra gli azzurri e Pallavicini fra i bianchi. Il più duramente toccato era il vercellese che rimaneva per parecchi minuti siti bordo del campo affidato alla cure del massaggiatore. Anche Casellato accusava visibilmente il colpo, ma benché zoppicante, si buttava, stringendo i denti, ad inseguire il pallone; solo al 40' abbandonava il campo piangendo, stremato dallo sforzo. La pressione dei vercellesi si era fatta assillante, ma assumeva il più delle volte forme caotiche e ciò agevolava il compito della difesa azzurra; al S8' Pallavicini e Umberti invertivano t ruoli. Al SS' Amateis in una pericolosa incursione in area fossanese si trovava col pallone sul piede a pochi metri dalla porta, ma indugiava e la difesa poteva spazzare. Pensotti al 37' con un tiro da lontano costringeva Morandi a deviare in angolo. Le ultime battute erano drammatiche: i fossanesi facevano appello alle estreme risorse per difendersi e a tratti trovavano ancora la forza di contrattaccare. Febbrile consultazione dei cronometri sugli spalti e finalmente il fischio dell'arbitro faceva tirare un respiro di sollievo ai locali, mentre i tifosi vercellesi accorsi in buon numero a sostenere i propri giocatori, guardavano le squadre uscire dal campo con un senso di profonda delusione. Giovanni Faccioli
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