"Mi ha tradito la memoria,, dichiara il dott. Cerati

"Mi ha tradito la memoria,, dichiara il dott. Cerati Il medico di Cuneo interrogato suiVarte greca "Mi ha tradito la memoria,, dichiara il dott. Cerati Gli dispiace soltanto di non poter offrire il contributo promesso per il campo di tennis - Incastonato in una spilla il gettone d'oro da 40.000 lire Cuneo, lunedì mattina. (g. f.) La sconfitta — anzi l'inciampo mnemonico di sabato sera — non ha fatto perdere il sorriso al dott. Mario Cerati. Egli se ne è arrivato ieri sera alle 20 fresco e tutt'altro che afflitto, in compagnia della figlia Germana. Assieme avevano trascorso la domenica a Milano visitando il Museo Poldi Pezzali, che raccoglie opere di notevole valore artistico, fra cui pregevoli quadri del Pollaiolo e del Guarda. A piedi essi hanno percorso la breve distanza che separa la stazione dalla loro casa di via Santarosa 30. Abbracciando il figlio Guido che è andato ad aprirgli la porta, il dott. Cerati ha gitasi voluto giustificarsi con il suo giudice più severo: «Lo sapevi che io sapevo il nome di Armodio, l'altro tirannicida t ». Con un sorriso indulgente il ragazzo ha confermato: « Certo che lo sapevi ». Cavando poi di tasca un astuccio di pelle rossa, U dott. Cerati ha detto alla moglie signora Clara: « Questo è per te. Almeno avrai un ricordo della mia disavventura artistica televisiva ». L'astuccio conteneva un gettone d'oro del valore di quarantamila lire, da lui vinto per aver risposto con esattezza alle prime cinque domande. « Domani andrai da un orefice — egli ha aggiunto— e lo farai montare su una spilla ». « Sard un po' pesante — ha sorriso la signora — ma è un dono che gradisco molto, a patto che tu non sia amareggiato ». « Perchè dovrei esserlo f » — ha detto il marito. — Ho perso, ma spero di aver perso con onore ». « E' stato un tradimento della memoria*, ha confermato la signora. « E' vero — ha precisato il marito — perchè ho invertito l'ordine con il quale ero abituato a pronunziare i due nomi. Invece di Armodio e Aristogitone, come essi erano scolpiti nella mia mente, è ve¬ nuto per primo il secondo nome, e cosi non sono stato più capace di ricordarmi l'altro. Insomma — ha concluso — sono giunto al traguardo non accorgendomi di aver saltato una tappa ». « Ho fatto fiasco — ha continuato il dott. Cerati. — Niente di grave. Temevo di cadere su una data che non conoscevo, invece sono caduto su un personaggio che conoscevo be ne. Scherzi della memoria. Ho perso, e non se ne parli più. Ora che sono stato eliminato, mi sento quasi sollevato da un peso: quello della preparazione per le domande successive Potrò dedicarmi con più impegno alla mia professione di medico. E non perderò la vo glia di ammirare una bella statua, sia pure affrontando un viaggio per poterla rag giungere. Mi dispiace soltanto per il campo di tennis che non avrà il mio contributo di 320 mila lire promesso forse con eccessivo ottimismo. Ma chissà che il C.O.N.I. non voglia offrire la differenza».

Persone citate: Mario Cerati, Pezzali, Poldi, Sard

Luoghi citati: Cuneo, Milano