Il Torino (2-1 a Ferrara) resta solo al secondo posto

Il Torino (2-1 a Ferrara) resta solo al secondo posto Mentre II Ejunerassi è sconfitto in casa dal Bologna Il Torino (2-1 a Ferrara) resta solo al secondo posto La Spai superata dai granata con un'ottima partita di contrattacco Broccini sbaglia un rigore - Reti di Sentimenti, Cazzaniga e Novelli DAL NOSTRO INVIATO Ferrara, lunedì mattina. Anche a Ferrara netta « vittoria del contropiede ». d«cL'ha ottenuta il Torino. Fros-\si, il tecnico che ha manovia-\to la squadra, ne esce da\Vtrionfatóre • \dNet pruno tempo eia ne-ÌPcessario difendersi, lasciando1™aperto uno spiraglio atte pos-\msibiutà di segnare. Ecco dun- £que la mezz'ala Sentimeli- \Pti III prendere h posto disMoitranio a laterale sin,stro,\la.cianao quest'ultimo libero \ti metà campo, con u duplice,cornpito di rompere le offensive della Spai e di alimentare con lanci in profondità i contrattacchi dei Torino. Nella ripresa, a vantaggio conquistato, si trattava di garantirsi contro le brutte sorpiese. Il Torino, manovrando come la «Home Fteel> in esercitazione, è passato alio schieramento di tipo B. Bertoloni, aia effettiva, si è trasformato in un terzino sinistro, tanto sicuro aa permettersi il lusso di dribblare \in ice» area Catena A nasiato al'area; ousceio e Passai* "'Aro e Grosso ,ia assunto ben vo.ent.en i compiti di oattitore volante, compito che egli sa svolgere magistral| mente. Si aggiunga che in entrambi i tempi gli avanti hanno continuato a spostarsi come pezzi di vetro in un caleidoscopio, tanto che raramente il numero delle maglie corrispondeva al ruolo occupato. Per la Spai controllare simili « vagabondi » è stato un rebus; per il Torino, in compenso, la vittoria è giunta logica come la dimostrazione di un teorema da-parte di un insegnante di trigonometria. A dire il vero, nei primi minuti il « signor professore » è caduto in im paio di papere pericolose Inoltre, con i muscoli freddi, i difensori granata stentano ad ingranare. Cosi al 8' quell'indiavolato di Novelli, bene servito da Orava: evi- ' .. — tava il tuffo di Rigamonti e , . m.pr;~tn.m ,„ arpa «Asciols' Precipitava t. e l " a taiido l'impressione di voler bissare il famoso goal segnato una settimana fa da Da Costa al ventesimo secondo di Tonno-Roma. Questa volta però, Grosso era sulla linea di porta. A rischio di sbattere la testa contro un montante, il -^Tt^^V^XL^i 1*0 />onte quasi all'altezza del ì Gravn allontanava defi- e\nitivdmente il «pericolo n. 1». e; A} dopQ una serie di ja. "! . '"">'" „„^ «» -i« alterne, «esplodevano* in a a a area granata i pericoli n. 2 e ti. 3. Loefgren lanciava Broccini, che prontamente passava a Di Giacomo. Al secco tiro del giovane attaccante, Rigamonti poteva contrapporre soltan- -1 to uim mezza parata. La palla irimaneva tm , due ^ a ja. a o a a n e l re la trottola a cinque centimetri dalla linea. Grava, accorso in volata, la respingeva ancora verso il portiere e questi scivolava raso-terra ad abbracciarla. Prima o dopo il oj*rosruordo del goal? Secondo l\n°l pnma. - Naturalmente t ferraresi -\hanno protestato e Di Gioco r «io ha dovuto essere addirit e . ; ) l tura trattenuto dai compagni di squadra perchè non eccedesse nelle rivendicazioni. Simili fatti lasciano una certa impressione negli arbitri e li portano a scaricarsi la coscienza alla prima occasione, concedendo un rigore. Un intervento non perfettamente ortodosso di Grava su Novelli era infatti sottolineato da un fischio seccò. Penalty. Avanza Broccini, tira e sbaglia la mira di almeno due metri. Fine delle speranze ferraresi. Il Torino saliva in catte- dra (sarebbe meglio dire « scinolava » tn cattedra, poiché il terreno era una mistiir ra pastosa di fango e sabbia). Al 28' i granata rag- «innnevano la mèta del primo goal.- FaUo di Loefgren Vi„,Buhtz. " Vendici metri dallarea. Moltrasw avanzava Per calciare. In casi del gene™' A* da quando era al Crem"> il mediano sinistro gra £*j<* un appuntamento P>estabilito col laterale des,r0-Al}0^a^raB^gamtischi; °ro> ne.1 Torino, è Éearzot. Il 'k + * appostava sulla porfe. opposta del campo e « Gi- !/i » lasciava partire un pas saggio-cannonata che sorvolava la barriera dei difensori. Bearzot deviava di testa e Sentimenti III, calmo come un miliardario nell'atto di riscuotere un assegno da mille lire, spediva in rete a colpo sicuro, col piatto del piede I granata hanno raddovpiato il vantaggio al lff della ripresa, mentre la Spai stava sviluppando un'offensiva serrata. Buhtz, in contropiede, filava ' sulla destra, dimenti- Gan,Ì0 di essere guarito SoU tanto venerdì scorso dalla te■ Giunto nei pressi del centrava e Cazzaniga, da pochi passi, batteva Persico. Un Torino sicuro di sè difficilmente si lascia sfuggire di mano la vittoria, quando ha conquistato un bottino simile. Contro il catenaccio granata non servivano nemmeno le azioni appoggiate dal centromediano Ferraro, lanciatosi a fare lo sfondatore tra gli avanti. Sul contropiede, Buhtz, Sentimenti III e Antoniotti si trovavano, al contrario, in occasioni di realizzare ma man¬ cavano di un soffio il bersaglio. Nell'altalena di situazioni Rigamonti doveva intervenire su una perfetta girata a volo di Broccini; poi al 26' incassava un goal. Era ancora Broccini a far partire una sibilante mezza-rovesciata. Il portiere alzava la palla, ma Novelli, precedendo un difensore granata, metteva in rete di testa. La Spai partiva in volata verso il pareggio ed il Torino faceva collezione di calci d'angolo. In totale ne sono stati'tirati 12 dalla parte di Rigamonti, contro fi battuti verso la rete di Persico. La « sfuriata » dei ferraresi durava meno di dieci minuti ed era condotta con azioni troppo ammucchiate verso il centro. * * Nella Spai pochi minuti prima della partita deve essere scoppiato una specie di « caso Macor ». Ufficialmente l'ex- juventino non è stato utilizzato causa un malanno alla gola; quando però gli hanno detto che doveva rimanere fuori squadra, Macor ha preso cappello nel senso più letterale della parola ed è uscito addirittura dallo stadio forse per smaltire il disappunto con una passeggiata o forse, più semplicemente, per andare a cambiarsi. Non si può dire se la Spai avrebbe reso di più senza il... mal di gola di Macor. Comunque Novelli e, nel primo tempo, Dido e Di Giacomo sono apparsi insidiosi, saldi Lucchi, Ferraro e Vinyei. Non in giornata, invece, Persico. Nel Torino le citazioni dovrebbero andare dalla maglia numero 1 a quella numero 11. Rigamonti ha effettuato alcune parate eccezionali. BertoIoni è stato bravo e come ala e come... terzino. Tra gli altri Grosso, con Grava (che aveva da controllare un pericolosissimo Novelli) e Cuscela ha costituito una difesa saldissima. Moltraslo, sebbene poco a suo agio con terreno scivoloso, ha reso mólto, come pure Bearzot. L'attacco viveva del contropiede e con un uomo della forza di Buhtz noti a posto fisicamente, hanno dovuto sgobbare Antoniotti, Cazzaniga e Sentimenti III. Il primo, molto attivo, ha anche coìnito un palo con un tiro a parabola in apparenza « sciocco » ina in realtà frutto della sua intelligente capacità di ragionare con prontezza, palla al piede (il che non è facile), Cazzaniga, secondo il solito, è cresciuto in rendimento man mano che l'incontro procedeva. In quanto a Sentimenti III, ha disputato una gara utilissima come mediano, mezz'ala e come uomo di punta. Trentott'anni il « vecchio » ? Nemmeno leggendo la data sui calendari nuovi fissati sul primo gennaio '56 sì può definire tale questo tecnico atleta. Forse Sentimenti ha ereditato da Pìola il segreto di stupire gli sportivi, pur essendo a due passi dalla quarantina. Auguri per la prossima stagione. E' il caso di insistere. Paolo Bertoldi I TORINO: Rigamonti; Grava, Cuscela; Bearzot, Grosso. Moltraslo; Antoniotti. Buhtz, Cazzaniga. Sentimenti III, Bertoloni. 9PAL: Persico; Lucchi, Vinyei; Morin, Ferraro, Fabbri; Dido Broccini, Di Giacomo. Lofgren. Novelli. ARBITRO; Piemonte di Mon falcone. Spettatori 12 mila. In casso 5 milioni.

Luoghi citati: Ferrara, Piemonte, Roma, Torino