L'Udinese, da un anno senza sconfitte cede a Monza contro il Simmenthal: 1-2

L'Udinese, da un anno senza sconfitte cede a Monza contro il Simmenthal: 1-2 Dopo trentacinque risultati utili consecutivi L'Udinese, da un anno senza sconfitte cede a Monza contro il Simmenthal: 1-2 DAL NOSTRO INVIATO Monza, lunedì mattina. < Anno nuovo, vita nuova >, questo è il proverbio di attualità ad ogni 1° gennaio. Anche l'Udinese, la squadramiracolo capolista del torneo di serie B, ha dovuto sia pure involontariamente rispettarlo: i bianconeri "friulani hanno terminato l'anno 1955 imbattuti dopo una spettacolosa serie di trentacinque gare utili ed hanno iniziato ieri il 1956 con la prima sconfitta, per 2-1 sul campo del Simmenthal Monza. Il mito dell'Udinese-tabù è cosi clamorosamente crollato, ma bisogna dire che gli stessi atleti di Bigogno hanno accolto la sgradita novità senza drammatizzare, con una certa filosofia. L'aureola dell'imbattibilità è come un dente cariato: dà fastidio sia a tenerselo che a farselo levare. Perciò Pinardi e compagni, pur apparendo logicamente amareggiati per il primo insuccesso della stagione, hanno tirato un sospirone di sollievo p^r la fine di un incubo. Cancellato lo •: zero > dalla casella delle sconfitte, l'Udinese può tornare ad essere una squadra come le altre, non più una < sorvegliata speciale > come è stata finora A consolazione dell'Udinese, si deve riconoscere che la prima sconfitta non si è ac¬ compagnata ad una brutta figura. L'undici friulano anzi è uscito dal campo fra gli applausi dopo aver dato vita con i biancorossi lombardi ad una grande, indimenticabile partita, conclusasi con il più giusto dei risultati. Il valore dell'Udinese non costituisce certo una sorpresa per nessuno, ma la prestazione eccellente del Simmenthal-Monza ha sbalordito tutti. Non crediamo possibile per la squadra guidata da Fioro Rava ripetere ancora l'eccezionale gara di ieri, che altrimenti l'undici biancorosso andrebbe seriamente considerato fra i candidati ad accompagnare l'Udinese nella massima divisione. Si tratta di un complesso armonico, dotato di una riserva incredibile di fiato e capace di folate di gioco irresistibile. L'ordine di Bava era di correre e le < furie rosse > hanno corso da un capo all'altro della gara, annullando la superiorità tecnica degli avversari, con il semplice (per chi ci riesce) espediente di far loro toccare la palla il meno possibile. Difficile fare graduatorie di merito fra undici atleti che hanno giocato tutti con un entusiasmo ed una volontà commoventi. Le chiavi del clamoroso successo stanno però nelle mani di un < poker > di piccoli assi: il laterale destro Pistorello che ha letteralmente « cancellato > Bredesen, l'interno sinistro Tagnin impareggiabile regista dalla metà campo, il n. 9 Milani ed il centravanti aggiunto Loiodice che hanno gettato lo scompiglio nella difesa bianconera, creando e concludendo le azioni della vittoria. La partita-capolavoro della squadra di Bava spiega soltanto a metà il risultato. L'altra parte di spiegazione sta nell'offuscamento di forma, dovuto a stanchezza, di qualche uomo essenziale della squadra bianconera. L'aureola (anche se è solo quella dell'imbattibilità) è fatta di niente ma pesa lo stesso. Per questo Pinardi, Azimonti, Magli, lo stesso Menegotti, ma in modo particolare il centromediano, non sono apparsi decisi e sicuri come di consueto. Togliere Pinardi alla difesa udinese è come levare la sedia di sotto a qualcuno. L'Udinese non si è seduta per terra ma, poco sicura, sulle fondamenta, è stata' presa d'infilata dai ritmo impossibile dei monzesi ed ha incassato un goal dopo quattro minuti appena di gioco. Pinardi stava per passare al portiere un pallone intercettato su azione Milani-Borri, quando Lojodice rubò il tempo al centromediano, si aggiustò la sfera e con una mano la proiettò in rete. L'arbitro Marchese di Napoli — un direttore di gara tanto autoritario quanto impreciso — convalido senz'altro il punto nonostante le proteste di Geatti. I bianconeri sfiorarono il ppreqrnrio al 7' con Bredesen, al 10' con Secchi, al 26' ancora con Bredesen, mentre al 28' soltanto il palo, su un malinteso Geatti-Pinardi con intervento di Loiodice, evitò la seconda rete del Simmenthal. Al 31' però l'Udinese ottenne il pareggio con una azione impostata da Castaldo (il migliore con Fontanesi e Menegotti) e conclusa imparabilmente dal centravanti Secchi. Altre due occasioni capitano a Loiodice ma il portiere Geatti sventa abilmente la minaccia. Nella ripresa la gara assume un ritmo meno ossessionante e l'Udinese si proietta all'attacco, senza però riuscire a far breccia nell'attenta difesa monzese, che lancia i sugi avanti in pericolosi contrattacchi. Al 24' Azimonti interrompe una discesa di Milani e Mattavelli, deviando la palla in angolo. Sul tiro dalla bandierina Pinardi respinge corto, Loiodice raccoglie al volo di sinistro e scaraventa in rete. Finito. La squadra friulana non ha più flato per reagire, quella lombarda ne ha invece ancora abbastanza per resistere sino al 90' Poi, al fischio finale, i bianconeri escono tristi a capo chino Gianni Pignata

Luoghi citati: Monza, Napoli