Oggi il nastro magnetico decide la sorte di Teschi

Oggi il nastro magnetico decide la sorte di Teschi UN PICCOLO CASO D EGO LI HA MOVIMENTATO "LASCIA O RADDOPPIA,, Oggi il nastro magnetico decide la sorte di Teschi La registrazione verrà ascoltata da due dirigenti della tv assistiti dal notaio - E' prevedibile ohe verrà conlermata l'eliminazione del maestro cremonese - Come si è svolto il battibecco con Mike Bongiorno - Si attende il doli. Prezioso, unico superstite della trasmissione di sabato, alla svolta del milione e 280 mila lire - Già pronta la domanda che sostituirà quella sul controfagotto mrnmmmmm Milano, lunedi mattina. Al termine della trasmissione di « Lascia o raddoppia», sabato sera, il pubblico che sfollava la sala del teatro alla Fiera di Milano per recarsi alla cena di Capodanno, era diviso in due grosse fasiani. Una era a favore di Ugo Teschi, una era contro; chi sosteneva che la sua risposta era valida, chi sosteneva che era valida invece la sua sconfitta. Afa uno solo era il commento, a conclusione delle discussioni: « Speriamo che non sorga un nuovo caso Dcyoli ». Speriamoio davvero, tutti quanti. Quello ha suscitato accesissime polemiche (la cui eco è giunta persino in Parlamento) e si è chiuso con soddisfazione generale. Questo, che potrebbe diventare il vaso Teschi, non uppare in realtà così decisamente favorevole all'interessato come l'altro. Il maestro elementare cremonese Ugo Teschi aveva già superato la prova delle 6JJ0 mila lire, sabato sera doveva rispondere alla domanda da un milione e 280 mila lire. Era emozionato, nervoso. Si è confuso, la sua memoria non lo ha sorretto abbastanza; nonostante l'aiuto offertogli da Bongiorno, la sua risposta è stata imprecisa, formalmente diversa da quella del testo ufficiale.. Per dargli agio di rilassarsi, il presentatore tentò di svagarlo con qualche battuta: € Immagino che lei abbia avuto tempo di prepararsi alla perfezione ». Teschi sorrise: « La mia preparazione non ha potuto essere cosi efficiente come quella degli altri concorrenti, chc potevano rileggersi libri di storia e d'arte. Come facevo a rivedere tutti i film sui quali potrei essere interrogato f ». Entrò in cabina e Bongiorno gli disse allora: « Ho appreso anche che dalla sua t'incita dipende la data del suo matrimonio ». «Probabilmente» rispose Teschi. « Ha promesso pubblicamente, non potrà più tirarsi indietro » aggiunse l'altro. E Teschi sorridendo tenne a precisare: « Ho detto: probabilmente ». La sua tensione nervosa poteva dunque considerarsi diminuita. Il presentatore gli lesso allora la domanda: «Chi fu l'attore che interpretò la parte dello Zar nel film Ivan il terribile diretto da Eisenstcin T » La lancetta dei sessanta secondi fu messa in moto, e Teschi cominciò a riflettere. Brutto sintomo, quando *la risposta non è immediata. «Sono .sfari due gli interpreti principali, Pudovkin e In- kijnof ». c Forse lei non ha capito bone la domanda » disse Bongiorno. Fece fermare la lancetta — erano già trascorsi 20 secondi — e glie la rilesse. «Come vede, il quesito è preciso: parla soltanto dell'attore che interpretò la parte dello Zar Ivan il terribile ». La lancetta riprese a girare, e Tcscht a riflettere; era pallido, la sua fronte s'imperlava di goccioline di sudore. « Ricordo due nomi: Inkijnof e Cercasse} » disse Teschi « Non basta. Bisogna che lei ne dica uno solo», insistette il presentatore. Messo con le spalle al muro, il concorrente forse tirò a indovinare: « E' stato Inkijnof > disse. « Sbagliato. E' stato Ccrcassof » dichiarò Bongiorno. Era l'eliminazione. Teschi usci pallido e agitato dalla cabina. Si avvicinò a Bongiorno e tentò di chiarire la sua posizione: « Afa io l'avevo detto, che era o l'uno o l'altro ». « Lei però doveva dirne uno solo » replicò Bongiorno. Non volendo comunque essere il solo a stabilire la sconfitta del concorrente, fece appello al notaio Lixvrcri. Anche questi, prudentissimo, rifiutò di raccogliere la patata bollente: «Non ritengo di poter decidere sul momento se la risposta sia da considprnre valida o no. E' meglio che tale decisione la prènda la Direzione della tv, dopo l'audizione del nastro magnetico sul quale la trasmissione è stata registrata». Chiusa la trasmissione, cominciarono le discussioni. Un colloquio supplementare si ebbe tra Teschi e Bongiorno. Alla fine questi dichiaro di esser coniHnto che la risposta di Ugo Teschi sia da considerare tecnicamente sbagliata, e che pertanto non possono esservi dubbi sulla sua sconfitta. L'incidente Teschi ha fatto passare quasi inosservata la vittoria del triestino-torinese dott. Giulio Prezioso, che con una risposta pronta e sicura si è aggiudicato il premio delle SiO mila lire. Alla domanda: « Chi fu il successore di Maria Luigia, vedova di Napoleone, nel Ducato di ParniaT », egli non soltanto rispose che fu Carlo Ludovico di Borbone, ma in via supplementare aggiunse che il titolo da lui assunto fu quello di Carlo II. Qualificato per la domanda di un milione SUO mila lire, il dott. Prezioso si ripresenterà dunque per la prora di sabato venturo. Oggi verrà decisa, dal nastro magnetico, la sorte di Ugo Teschi. Ieri il dott. Passante, direttore uscente della tv di Afiiano, e il dottor Puntoni, direttore della rubrica « Lascia o raddoppia », hanno consegnato il rotolo sigillato del nastro magnetico al notaio Livreri Costui oagi ne farà l'audizione insieme con i due dirincnti della tv. E' prevedibile che il loro responso sia di conferma a quant • è già risultato sabato sera a Mike Bongiorno ed anche alla maggioranza dea/i spettatori: la risposta alla domanda rivolta al concorrente comportava un solo nome e non due: il doppio nome anche se uno di essi era esatto non può ritenersi vnlido: il nome dato infine dal Teschi' e errato, quindi la sua eliminazione * da considerarsi regolare. Nella ipotesi che dall'audizione di oggi sorgessero dei dubbi, la decisione definitiva verrà affidata alla direzione centrale di Roma. Comunque, il caso non sembra affatto difficile da risolvere equamente. Quanto a Degoli, egli non ha esplicitamente dichiarato se si presenterà sabato venturo; ma avendo affermato il proposito di rimettersi a studiare, il suo rientro nella gara sembra assicurato. La domanda che gli è destinata è già pronta da parecchi giorni, ed è stata attentamente vagliata dai dirigenti della tv. Non conterrà un nuovo controfagotto, ma nemmeno una trombetta. Cioè non sarà troppo facile per non dare l'impressione di una capitolazione totale, e nemmeno snrà troppo difficile per non dare la sensazione di un tranello in funzione di rappresaglia. Giuseppe Faraci Il maestro Ugo Teschi

Luoghi citati: Milano, Roma