Il tempo non sarà sempre clemente con i gitanti nelle ferie pasquali

Il tempo non sarà sempre clemente con i gitanti nelle ferie pasquali Il tempo non sarà sempre clemente con i gitanti nelle ferie pasquali Si prevede una situazione variabile, con annuvolamenti sparsi e precipitazioni intermittenti - Ieri cielo sereno nelle zone dei laghi; coperto invece in Riviera e sui monti Non si può certo dire che, In quest'ultimo periodo, il tempo si sia Mostrato molto clemente, specie per quel che riguarda le regioni settentrionali d'Italia. Nella terza decade di marzo, infatti, le piogge e, in montagna, anche le nevicate, sono state molto frequenti, e spesso abbondanti. E' vero che la primavera costituisce una delle stagioni più burrascose e variabili dell'anno, e che durante questi mesi, in certe zone come la parte più interna del Piemonte, si hanno le maggiori precipitazioni. E' anche vero, però, che quest'anno esse sono state molto copiose, tanto che a Torino, per esempio, dal 20 marzo a oggi l'acqua caduta ha superato la quantità normale che corrisponde all'intero mese di maggio, .che è il più piovoso. La ragione di tale comportamento del tempo sta nell'azione combinata dell'anticiclone russo e nelle formazioni depressionarie dell'Atlantico, unite a formazioni autpnome del Mediterraneo. I lettori che ricordano qualche nostra precedente nota già sanno di che si tratti. L'anticiclone russo è Una vasta formazione di alte pressioni che, durante i ,mesi invernali e quelli immediatamente antecedenti e successivi, suol ricoprire tutta la Russia europea e asiatica: un blocco enorme di aria fredda in seno al quale si registrano le temperature più basse del globo. ;- I sistemi depressionari atlantici sono zone di basse pressioni, generalmente contenenti varie linee di discontinuità fra masse d'aria diversa, che circolano sull'Atlantico settentrionale in seno alla vasta depressione islandese, ma spesso possono scendere a interessare anche l'Europa centrale e il Mediterraneo: ciò quando l'anticiclone atlantico, invece di trovarsi nella sua posizione abituale a ovest della Spagna, si ritira alquanto Ed occidente od a sud. In questo caso può anche avvenire che i sistemi atlantici rinforzino altre perturbazioni proprie del Mediterraneo e dell'Africa settentrionale. Ora, con la terza.decade di marzo, ci siamo venuti a trovare in una situazione che si può. schematizzare nel modo seguente: anticiclone piuttosto sviluppato sulla Russia europea, con massimo sulle regioni settentrionali di questa, ed esteso con un robusto promontorio verso sud, fino a interessare i Balcani, il Mar Nero e il Mediterraneo orientale; forti depressioni nell'area delle isole britanniche, tendenti a spostarsi, benché attenua. te, verso l'Iberia, e interessanti con le proprie discontinuità il Mediterraneo occidentale e l'Italia ; altre depressioni più lievi sull'Africa nord-occidentale, agenti in concomitanza con le precedenti, e influenzanti l'Italia meridionale e il Mediterraneo centrale. La ragione della persistenza del maltempo risiede essenzialmente nella stazionarietà dell'anticiclone russo che, con il proprio nucleo principale e con la sua espansione verso sud, blocca le perturbazioni atlantiche e mediterranee, impedendone il normale cammino verso oriente, e costringendole a restare a lungo nelle medesime zone. II fatto poi che le precipitazioni siano state specialmente sensibili nella parte interna del Piemonte è dovuto alla particolare configurazione della Val Padana. La distribuzione barometrica descritta produce infatti sull'Italia settentrionale delle correnti orientali che penetrano dalle Venezie e, giunte al capo opposto della, pianura, sono costrette a sollevarsi sul versante alpi' no. Le correnti ascendenti, come si sa e come è naturale, sono sinonimo di espansione dell'aria, e quindi di raffreddamento, di condensazione di nubi e di precipitazioni. Negli ultimissimi giorni la situazione si è andata un po' trasformando, sicché oggi, 30 marzo, la pressione è alquanto diminuita sull'Europa sud-orientale, dove tuttavia presenta sempre un massimo, mentre i sistemi depressionari atlantici si sono ridotti a una vasta e debole area di bassa pressione che interessa la Spagna, la Francia e il Mediterraneo occidentale. Particolare preoccupante è che la pressione va risalendo nel quadrante nordoccidentale d'Europa, dove un discreto nucleo anticiclonico si è formato sulle isole britanniche: il che potrebbe preludere ad un'accentuazione della perturbazione mediterranea. Le precipitazioni sono però cessate quasi ovunque, tranne in Sardegna. Che cosa si può dire per 1 prossimi giorni: le vacanze pasquali saranno allieta¬ te dal bel tempo, o guastate dalla pioggia ? Come i lettori sanno, è cosa molto difficile cercar di prevedere l'andamento del tempo per più di ventiquattr'ore: tanto più in questa stagione, e con una situazione così poco decisa e mal caratterizzata come quella di oggi. Tutto quel che si può dire è che, nel complesso, le cose non appaiono sotto una luce molto favorevole: non che, per il moménto, ci sia da pensare a perturbazioni molto forti: ina certo che la distribuzione barometrica, con l'area depressionaria sul Mediterraneo occidentale, il possibile afflusso di masse relativamente fredde sulla sua parte posteriore, la persistenza dell'anticiclone sui Balcani, induce a ritenere che in genere nei prossimi giorni il tempo sarà molto variabile, con t^lo piuttosto nuvoloso, e anche con precipitazioni sparse e intermittenti. Non c'è che da sperare che Giove Pluvio sia clemente coi gitanti, e non voglia calcar la mano proprio in quei giorni in cui, per tradizione, la gente emigra dalla città per respirare finalmente, dopo il rigido inverno, l'aria libera della campagna. Raoul Bilancini dell'università di Roma

Persone citate: Raoul Bilancini