Un ulteriore regresso dei voti socialcomunisti nelle elezioni delle commissioni interne alla Fiat

Un ulteriore regresso dei voti socialcomunisti nelle elezioni delle commissioni interne alla Fiat CONFERMATA ED AGGRAVATA LA SCONFITTA SUBITA NELLO SCORSO ANNO Un ulteriore regresso dei voti socialcomunisti nelle elezioni delle commissioni interne alla Fiat La più importante consultazione sindacale in Italia: alle urne 58 mila lavoratori di 29 stabilimenti - La CGIL ha perso circa 3000 roti: non rappresenta ora che il 3,5*s degli impiegati e il 34,9*s degli operai - L'avanzata dei democratici: CISL 23.793 voti (4407 in più del '55), UIL 12.281 (949 in più) - La ripartizione dei seggi: democratici ed indipendenti 135, socialcomunisti 45 I 58.000 dipendenti della Fiat hanno votato ieri per 11 rinnovo delle Commissioni Interne. A un anno di distanza dal clamoroso tracollo subito dal socialcomunisti, i risultati erano attesi con vivo interesse in tutti gli ambienti del lavoro d'Italia. Dalle urne è uscita non solo la conferma dell'orientamento dei lavoratori della Fiat a favore del sindacalismo democratico, ma anche un ulteriore sensibile indebolimento delle posizioni della CGIL. In tutto il complesso Fiat i socialcomunisti sono passati da 18.860 voti dell'anno scorso a 16.864 perdendo in totale 2996 voti. Fra gli operad sono scesi da 18.2S8 a 15.486, perdendo 2752 voti e fra gli impiegati (dove già lo scorso anno erano pressoché scomparsi) hanno segnato un ulteriore regresso, scendendo da 622 a 378 voti, con una perdita di 244. La CISL è la lista che ha ottenuto il miglioramento più netto. Complessivamente ha totalizzato 23.793 voti contro 19.386 dello scorso anno, con un aumento di 4407 voti. Tra gH operai i voti della CISL sono 17.433 invece di 13.775 con un aumento di 865». Tra gli impiegati la CISL ha ottenuto 6360 voti, contro 5611 dello scorso anno, pari a un aumento di 749 voti. In progresso anche la UIL che ha ottenuto 12.281 voti, invece di 11.332, con un aumento di 949. Tra gli operai è salita da 8442 a 9225 con un incremento di 783 voti e fra gli impiegati è passata da 2890 a 3056, con un aumento di 166 voti Traducendo queste cifre in percentuali, risulta che i socialcomunisti nel complesso Fiat sono scesi dal 37,9 al 30,5 per cento. (Fra gli operai sono passati dal 44,9- al 36,7 per cento e fra gli impiegati dal 6,8 al 3,9 per cento). La C.I.S.L., che lo scorso anno aveva il 39 per cento, ha raggiunto il 45,8 per cento (dal 33,9 al 41,2 per cento tra gli operai e dal 61,4 al 64,8 per cento fra gli impiegati). La U.I.L. in tutto il complesso Fiat è passata dal 22,8 al 23,6 per cento (dal 20,8 al 21,9 per cento tra gli operai; tra gli impiegati ha invece registrato una lievissima flessione, scendendo dal 31,7 al 31,2 per cento). Le liste di indipendenti di carattere aziendale hanno ottenuto lo 0,1 per cento invece dello 0,3 dello scorso anno. Oltre alla sensibile perdita, subita in voti assoluti e in percentuale, i socialcomunisti della C.G.I.L. devono segnare al loro passivo un'altra sconfitta senz'altro più grave. Lo scorso anno rappresentavano ancora il gruppo relativamente più forte noi settore operaio, con il 44,9 per cento dei voti. Quest'anno hanno perso anche questo primato. La maggioranza relativa dei voti è ora della C.I.S.L. con il 41,2 per cento. La C.G.I.L. è ridotta al 36,7 per cento seguita da vicino dalla U.I.L. che tra gli operai ha ottenuto il 21,9 per cento dei voti. Questi risultati si riferisco¬ no solo alle 29 aziende Fiat in cui si è votato ieri. Sono cioè esclusi gli stabilimenti Avio, dove le maestranze hanno eletto la loro Commissione Interna lo scorso mese. Sommando i voti degli stabilimenti Avio e quelli dei 89 stabilimenti, dove si è votato ieri, la percentuale della C.G.I.L. si riduce al 28,8 per cento, quella della C.I.S.L. sale al 47,2 per cento e quella della U.I.L. al 23,7 per cento. Significativa dimostrazione dello sgretolamento subito dai social comunisti è un esame dettagliato di quanto è accaduto ieri nelle diverse aziende. Alla Mirafiori, il maggiore, stabilimento del complesso Fiat, la C.G.I.L, è scesa dal 34,2 al 27 per cento (dal 40,7 al 32,6 per cento fra gli operai e dal 7 al 4,1 per cento tra gli impiegati) ; negli stabilimenti di Avigliana i socialcomunisti sono scesi dal 35 al 2),2 per cento; alla Metalli dal 43 al 25,4 per cento; alla Spa dal 41,7 al 33,6 per cento; alla Materferro dal 31,7 al 28,7 per cento; alla Grandi Motori dal 28,1 al 28 per cento; alla Sima dal 49,7 al 45,1 per cento; alla Produzioni Ausiliarie Lingotto dal 45,3 al 36,3 per cento; al Lingotto (Officine Sussidiarie Auto) dal 40,3 al 33,2 per cento; alle Ferriere dal 52,9 al 49,6 per cento. Un altro dato che illustra le proporziona della sconfitta subita dalla C.G.I.L. è che, dopo le elezioni di ieri, 1 socialcomunisti non hanno più la maggioranza in nessuno dei grandi stabilimenti Fiat. Sulle 30 aziende, la C.G.I.L. è in maggioranza solo più Ricambi di corso Dante (250 dipendenti), alle Officine Sussidiarie di corso Peschiera (130 dipendenti), alla Prosidea di via Caserta (200 dipendenti). Risulta cioè che dei 65.000 dipendenti Fiat (compresa la sezione Avio) i sindacalisti della C.G.I.L. hanno il controllo soltanto su 600 dipendenti, cioè nei pochissimi reparti in cui detengono la maggioranza della Commissione Interna. I seggi di Commissione Interna da assegnare nelle votazioni di Ieri erano 180. La CISL ne ha ottenuti 94 (57 operai e 37 impiegati); la UIL 39 (24 operai e 15 Impiegati) ; la CGIL 45 (44 operai e 1 solo impiegato). Come numero di seggi risulta in totale che i socialcomunisti ne hanno persi 10 (9 fra gli operai e 1 fra gli impiegati). La CISL ne ha con quistati 17 in più dello scorso anno (IP in più fra gli operai e 1 fra gli impiegati). La UIL infine ne ha ottenuti 3 più dello scorso anno tutti fra gli impiegati. Le votazioni si sono svolte dovunque nel massimo ordine e sanza il minimo incidente. I primi a deporre la loro scheda nelle urne sono stati gli operai del turni serali della Mirafiori, delle Ferriere e delle Fonderie. I seggi nelle altre sezioni sono rimasti aperti dalle 7 del mattino alle 17. Operai eid impiegati affluivano alle urne secondo un orario prestabilito per evitare inutili assembramenti e perdite di tempo. Ogni seggio era affidato ad un presidente nominato dal Comitato Elettorale ed a tre scrutatori che rappresentavano rispettivamente la CISL, la UIL e la CGIL. Ricevute scheda e matita l'elettore si recava in cabina per esprimere, nel segreto più assoluto, il suo voto. Le cabine erano del tipo di quelle in uso per le elezioni politiche. In più, per garantire in modo assoluto il riparo da occhi indiscreti, erano munite anche di porte. Prima dì uscire dalla cabina l'elettore doveva chiuderà la scheda e consegnarla sigillata al presidente di seggio che provvedeva ad introdurla nell'urna. Per attestare l'avvenuta votazione i presidenti arano dotati di una pinza perforante, del tipo di quelle usate dal bigliettai1! del tram, che serviva per bucare la cartolina oraria di controllo. Un insieme di precauzioni e di misure di carattere tecnico a garanzia dell'assoluta regolarità ' e segretezza della votazione. Appreso l'esito della consultazione elettorale il segretario provinciale della C.I.S.L. Carlo Borra ci ha dichiarato: < Per noi l'affermazione odierna ha soprattutto un valore di conferma. Se l'anno scorso i voti ci possono essere venuti in parte per un senso di attesa, que¬ st'anno U abbiamo ottenuti perchè le maestranze hanno trovato che le loro attese erano state confermate dai fatti. St tratta quindi di un orientamento elettorale che appare determinato dalla salda convinzione che il sindacalismo democratico è il più proficuo per la tutela dei loro diretti interessi. Come dirigenti sindacali l'odierno risultato è motivo non tanto d'euforia quanto di impegno e di responsabilità ». Il segretario provinciale della U.I.L,., Giuseppe Ruffo, ha detto: <Il successo dello scorso anno si è trasformato oggi tn vero plebiscito di consensi. Indubbiamente ha giocato a favore della maggioranza democratica l'attività svolta nel corso dell'anno sindacale testò conclusosi. Per quanto riguarda la V.ISj., i mille voti in pi* dimostrano come la nostra organizzazione sia in fase di ulteriore sviluppo ». Sempre nell àmbito degli stabilimenti del gruppo Fiat i socialcomunisti hanno subito una significativa sconfitta anche alle Officine Fiat di Modena, dove detenevano la maggioranza nella Commissione Interna da undici anni. In questo stabilimento si è votato ieri e da ieri le posizioni sono capovolte: la maggioranza è ora al sindacati democratici della C.IS.L. e della U.I.L. Lo scorso anno la C.G.I.L. aveva 9 seggi di Commissione Interna contro 2 della C.I.S.L. e 1 della U.I.L. ; que¬ st'anno 1 7 seggi della Commissione Interna sono andati 3 alla C.G.I.L. e 4 alla CISL. e U.I.L. Complessivamente i socialcomunisti Bono passati (in questo stabilimento che raggruppa 1200 dipendenti) dall'86,7 al 40,8 per cento dei voti. I voti ri porta ti dalle Hste Stabilimenti 0"1- 1 ™ . | . Orfl | Indlp. MSB 1855 | 1956 1955 | 1956 1955 | 1956 1955 Sede Centr. 593 482 196 161 — — 9 52 Mlraflori 10.754 8.038 3.956 3.820 5.608 6.148 — — Fonderle 1.517 1.419 1.085 1.055 1.480. 1.588 — — Prod. Ausil. 447 814 151 168 326 893 — — Lingotto 1.897 1.491 1.425 1.318 1.653 2.735 — — Ferrlere 1.618 1.406 1.281 1.246 2.865 2.97S — — AvlRllana 253 185 470 359 183 293 — — Grand! Mot. 1.112 1.090 901 828 781 750 — — S.I.M.A. 860 861 290 139 914 989 — — SPA 1.230 1.016 844 811 1.060 1.304 — — M&terferro 659 678 617 635 512 564 — — Bic. (c. Dante) 80 — — — 140 — — — Bic. (c. Peach.) — — — — 128 129 3 — MetalH 174 124 117 76 99 161 — — Filiate 320 . 826 — — 104 103 — 11 Pros, (v. Cas.) 100 106 — — 101 120 — — Proa. <v. Br.) 26 SO — — — — 17 11 Lubrlflcanti 42 27 — — — _$7 Mnt lm 192 124 185 81 — 65 — 70 Ville Boddolo 58 51 — — — 16 — — Cuclne 22 25 5 4 — — — — Coitr. (Centro) 256 236 — — — 28 7 2 Coitr. (6ud) 123 100 — — - lie S3 Coitr. (Ling.) 50 41 — — — — 2 4 Motorize. Agr. 43 IB 34 82 — — — — Sorveglianti 677 - 684 868 361 — — — — Bic. (Stura) 627 661 416 288 — 897 — — Smobil. e Bee. 49 — — — — — — — Totale 23.793 19,386 12.281 11.332 15.864 18.860 74 157 Aeritalia 2.206 1.524 795 296 — 77 — — Totale gen. 25.999 20.010 18.076 11.628 15.864 18.987 74 157 1 j „ nicAnImtmprlpadddAbl2p7gsacp3dcrcS3d

Persone citate: Carlo Borra, Giuseppe Ruffo, Ling, Peach, Ville Boddolo

Luoghi citati: Avigliana, Bee, Ferriere, Italia, Modena