Gara di bravure tra specialisti nel salvare i feriti sulla neve

Gara di bravure tra specialisti nel salvare i feriti sulla neve I SOCCORSI NELLE STAZIONI INVERNALI Gara di bravure tra specialisti nel salvare i feriti sulla neve Vincitrice la squadra del Sestriere seguita dagli austrìaci - Maneggevolezza della barella a barca - E' nata l'Intemazionale di medicina degli sport alpini (Dal nostro invinto speciale) Sestriere, 27 marzo. Chi scia può cadere. Da sempre. Può anche farsi male, sia pure in proporzioni minori di quanto s'immagini normalmente. Anche ciò, da sempre. E' invece da poco tempo che si è pensato ad organizzare razionalmente un servizio di soccorso, altrettanto rapido che perfetto. Pionieri, in Italia, Giuseppe Lamberti al Sestriere, Aldo Quaranta a Cervinia. (Tutto questo non ha nulla a che fare con «Il soccorso alpino in Italia», direzione centrale Trento, che funziona in 11 zone, con 79 stazioni, 1414 uomini e che sta completando l'arco alpino con nuove zone da Aosta al mare. Il soccorso di cui stiamo parlando riguarda soltanto le stazioni invernali, le quali proprio ieri hanno deciso di fondare la Sitemsha, ossia Società Internazionale (di) Traumatologia E Medicina (degli) Sport (d') inverno (Hiver) Alpini. Per la seconda volta in campo internazionale (terza in campo nazionale) alcune squadre si sono misurate oggi in gare di bravura, consistenti in un esame di cognizioni tecniche, nella rapidità d'intervento (arrivo sul posto), caricamento e sistemazione dell'infortunato, nella regolarità di percorso obbligato, nella capacità e sicurezza di trasporto e, infine, nella praticità e qualità di mezzi impiegati. Le squadre iscritte erano 13 ma quella di Trento non ha potuto partecipare perché uno dei suoi due portatori, ieri, si è fratturata una gamba in un incidente di sci. Avvio dal Sises all'Alpette, veloCiLa libera. All'Alpette, estrazione a sorte di un c genere > d'infortunio da curare, come fosse vero, su persona volontaria, quindi dall'Alpette a Sestriere, tempo massimo 12 minuti, qualunque sia il genere d'infortunio, il che, in pratica, veramente non avviene (c'è differenza di velocità, per esempio, tra storta e fratture in genere, tra frattura e frattura). Torino e Cortina d'Ampezzo debbono ritirarsi per danni ai < mezzi > di trasporto. Peccato, perché Torino (Croce Verde) aveva le sue buone probabilità. Vincerà nettamente la squadra di Sestriere A (Ferrier e Bert) con punti 94; 2. Innsbruck, p. 81; 3. Davos, p. 80; 4. Cervinia A, p. 78; 5. Cervinia B, p. 77; 6. Madonna di Campiglio, p. 70, a pari merito con Sestriere B 1. Cananei, p. 63. " Le squadre più lente ad intervenire sono state quelle di Davos e di Canazei; nel caricamento e sistemazione dell'infortunato sono apparse mediocri Cervinia B, Sestriere B e Canazei; per caitacità e sicurezza di trasporto risulterà in coda Madonna di Campiglio; i punti più bassi delle cognizioni tecniche sono quelli di Cervinia A, Madonna di Campiglio. Nella praticità e qualità dei mezzi impiegati è in coda Davos, Ano a qualche tempo fa in testa a tutti. Il massimo in proposito è stato Begnato dalle due squadre del Sestriere. Come linea assoluta, si è constatata la superiorità del metallo sul legno e della forma della barella a barca su quella piatta. Ottimo il canotto adoperato dal « soccorso alpino^ peso 14 kg., lunghezza cm. 180, larghezza cm. 55, profondità cm. 20, smontabile in due pezzi che ne facilitano il trasporto a spalla, quattro bastoni in legno e metallo applicabili all'esterno munibili di maniglie, con sacco-letto a cerniere lampo, cinghie, coperte ecc. Ricca la farmacìa contenuta in uno zainetto, dall'aicool puro, al cotone, alle forbici chirurgiche, a pastiglie cuntro il mal di testa. Dopo di che, sia cura dello sciatore fare del proprio meglio per non aver mai bisogno di soccorso alcuno, pur se perfetto. Il migliore accorgimento, dopo quelli che elencammo ieri (e cioè non sciare pericolosamente senza allenamento, smettere di sciare quando si è stanchi, e munirsi di « attacchi di sicurezza»), è quello di apprendere a sciare servendoai di un maestro di sci. a. a. trioeprenoalsdmdda31Ficdpdbtlgnbdrndcmf

Persone citate: Aldo Quaranta, Ferrier, Giuseppe Lamberti