Drammatica deposizione di Mendès-France nel processo dello spionaggio militare

Drammatica deposizione di Mendès-France nel processo dello spionaggio militare Drammatica deposizione di Mendès-France nel processo dello spionaggio militare L'ex-presidente del Consiglio chiarisce la congiura per screditare il suo governo - Gli imputati trasmettevano informazioni segrete anche a Washington - li commento di Dulles: "Abbiamo ricevuto contro di voi documenti infetti,, (Dal nostro corrispondente) Parigi, 22 marzo. La macchinazione che alcuni uomini politici, d'accordo con la polizia, avevano organizzato nell'estate 195-J per gettare il sospetto del tradimento a favore dei comunisti sui ministri di Pierre Mendès-France, è stata illustrata al Tribunale Militare, dove si giudica il giornalista comunista André Baranès, passato al servìzio della polizia, e i suoi tre.complici. Le responsabilità dell'ex-prefetto di Parigi, Jean Baylot, e dell'ex-commissario Jean Dides, diventato deputato poujadista dopo essere stato destituito dall'impiego, sono apparse evidènti dalla deposizione di Mendès-France. In una precedente seduta, uno dei testimoni aveva affermato che il Dides era stato agente dei servizi d'informazione americani. E questa affermazione è stata confermata stamane dall'ex-presidente del Consiglio con le parole che gli disse lo stesso Foster Dulles durante il suo viaggio negli Stati Uniti: • « Abbiamo ricevuto .-dalla Francia documénti infètti contro di voi. E' evidente che si è voluto colpirvi, ma non abbiamo mai attribuito valore a quei documenti ripugnanti». Allora Mendès-France aveva conquistato la piena fiducia del Segretario di Stato americano, il quale, parlando di lui in pubblico, lo definì € U superuomo della Francia >; però poco tempo prima, subito dopo che l'Assemblea Nazionale ebbe respinto il trattato della C.E.D., gli alleati diffidavano del governo francese. Mendès-France ha rievocato le drammatiche circostanze del suo viaggio a Londra per discutere il progetto di Unione Europea Occidentale, proprio nel momento in .cui i suoi avversari politici avevano inscenato l'odiosa macchinazione. < Ero a Londra tu quel momento — ha detto — più d'una volta mi sono trovato in difficoltà perchè, dietro le ' mie spalle, si tramavano fatti che eramo contrari all'interesse del Paese. Alcuni uomini politici trasportavano il loro odio sul piano della politica internazionale. I sospetti dei nostri alleati, che dubitavano in quell'epoca della nostra fedeltà alle alleanze, erano di continuo alimentati dalle insinuazioni di uomini politici francesi o dalla campagna di stampa condotta contro il ministro del¬ l'Interno o contro me stesso. Venivo interrogato in tono ironico a con allusioni umilianti sulla sottrazione dei documenti militari». Sema mai perdere la calma, Mendès-France ha esposto con la consueta lucidità lo svolgimento dei fatti. Egli ha anzitutto affermato che, prima del 2 luglio, giorno in cui gli furono portati t documenti Dides, nulla'sapeva delle €. fughe y di notizie dal Comitato di difesa nazionale. I documenti si presentavamo sotto forma di un resoconto dell'ufficio politico del Comitato centrale del partito comunista e, alla loro vista, Mendès-France fu preso da <sentimenti diversi». La prima parta-dei documenti, infatti, gli sembrò poco seria, in quanto in essa si attribuivano a Duclos allusioni ad impegni ohe Mendès-France avrebbe preso con H partito comunista, < impegni — ha detto Mendes — che sapevo bene di non avere mai assunto ». La seconda parte, invece, riferiva con « esattezza sensazionale le deliberazioni prese il S6 giugno .dal Comitato di .difesa nazionale ».' A proposito di tali documenti, Mendes ha negato che gli siano stati consegnati da Emmanuel d'Astier de La Vigerie, direttore del giornale progressista Liberation, ed ha aggiunto di non avere più avuto contatti con questo dall'epoca della guerra, quando erano ad Algeri entrambi con il governo provvisorio francese. Mendès-France si è poi riferito al primo colloquio da lui avuto con Mons, ex-segretario generale del Comitato di difesanazionale, colloquio durante il quale questi provocò il suo stupore dichiarandogli di essere stato interrogato sei settimane prima ^dal ministro della Difesa Nazionale del governo Laniel, René Pleven, e dal ministro dell'Interno Martinaud-De Plat su indiscrezioni relative alle sedute del U e IH maggio del Comitato di difesa nazionale. Sorpresa — egli ha detto — che < fu tanto più grande in quanto, in occasione del passaggio dei poteri, non gli era stato rivelato questo grave tatto » Soltanto alla fine della tun ghissima deposizione, c'è stato un incidente quando l'avvocato di Baranès, Tixier-Vignancourt, che è un deputato di estrema destra ritornato in Parlamento con l'ultima legislatura, perchè finora era ineleggibile come collaboratore dei tedeschi durante l'occupazione, ha fatto un'insinuazione tendente a ridestare il sospetto contro un •ministro. < Tixier-Vignancourt — ha risposto prontamente MendèsFranct — parla d'un ministro che. ha appartenuto al mio governo e a quello Laniel. Ce ne sono soltanto due: Frangois Mitterand e Edgar Faure. Dunque Tixier-Vignancourt accusa l'uno o l'altro. Tengo -ad esprimere la mia indignazione che Tixier-Vignancourt persista nelle tnsinuastoni che hanno già fatto tanto male. Che due anni dopo si venga ancora in quest'aula a insinuare che uno dei due è colpevole, è infame. Avrei voluto che da questo processo uscisse, per il Paese, qualche cosa di pulito, affinchè si sappia ohe non ci sono nel governo francese uomini capaci di tradire. Sono mortificato di avere ifiteso tali insinuazioni >. E ai deputato ex-collaborazionista dei tedeschi che cercava di giustificarsi, Pierre Mendès-France ha ribattuto, < Avreste dovuto pensarci, «e aveste avuto sentimento na¬ zionale ». .a. v.

Luoghi citati: Algeri, Francia, Londra, Mons, Parigi, Stati Uniti, Washington