Il mandato a Dossetti confermato dalla dc di Bologna

Il mandato a Dossetti confermato dalla dc di Bologna IL VOTO BELL'ASSEMBLEA: 1Ù42 SÌ, O NO, UNO NULLO Il mandato a Dossetti confermato dalla dc di Bologna Gli auguri per l'onomastico a Dozza - Poi dichiara: «Non vi saranno debolezze nel tentativo di rompere l'atmosfera di omertà che grava su questa città» - «Il tempo ò lo strumento della pazienza di Dio» - Un'unica ispirazione: la grande Carta del Vangelo (Dai nostro inviato speciale) Bologna, 19 marzo. Migliala di democristiani bolognesi hanno salutato con un lungo, affettuoso applauso il riapparire ad una tjribuna, dopo tanti anni In solitario ritiro, di Giuseppe Dossetti che l'assemblea di starnano aveva voluta per chiederne il consenso alla sua impostazione della campagna elettorale e per accettare da essa, In caso positivo, la candidatura a Palazzo d'Accursio. La vecchia, vastissima Sala Borsa, dal duplice ordine di gallerie, tutta lnflocchettata di tricolore, era gremita da tre o quattromila persone: insieme agli Iscritti, al dirigenti ed al parlamentari bolognesi della D.C. — a dimostrare, ha detto Dossetti, che la sua vuol essere «una casa di vetro> — c'erano osservatori di ogni partito, tendenza, categoria economica e moltissimi giornalisti. Non o'era Giuseppe Dozza: invitato per primo, aveva risposto con una lettera ringraziando, ma dichiarandosi sicuro che gli organizzatori avrebbero compreso benissimo i motivi della sua impoi-'billtà di intervenire, sia Cora-, sindaco sia come cittadino. Indirettamente, Dossetti gli ha risposto sin dalle prime battute del suo discorso: « Ho scelto questo giorno per presentarmi a voi perche 6 il giorno dell'onomastico mio — applauso dell'assemblea — ed anche del primo t cittadino di Bologna — un attimo di sospensione nella sala, poi un applauso calorosissimo — al quale rivolgo il mio augurio sperando che il comune Patrono aluti l'uno e l'altro a collaborare nell'interesse della Città*. Due. stili, due temperamenti, due metodi. E' il primo punto del discorso che Dossetti, pur Improvvisando, sviluppa, con limpido ordine: « La nostra campagna elettorale non ; sarà violenta, anche se vigorosa e serena, anche se gli altri cercheranno di distoglierci da questa linea >. In questo quadro soltanto può essere vista la figura dell'oratore, che si presenta all'assemblea come un uomo non ancorato ad un'Ideologia politica definita, ma ispirato soltanto alla grande Carta dell'Evangelo, al magistero della Chiesa: una qualità che — come già aveva spiegato a noi nel colloquio di venerdì — : egli non ritiene certo - di dover dissimulare, ma anzi di proclamare < in quanto essa costituisce una fondamentale garanzia, e non soltanto per i democristiani, ma anche per tutti gli elettori». Data questa impostazione è facile capire che per Dossetti < sinistra », « centro >, « deBtra > siano espressioni dal valore relativo, classificazioni standardizzate e passate. Non così per i partiti, del quali riconosce la funzione: egli stesso non vuol apparire stacca- . to, quasi contrapposto alla D.C. ed ai suoi dirigenti, coi quali anzi rivendica piena solidarietà e corresponsabilità anche per il periodo ultimo del suo ritiro. Se egli ancora ritiene opportuno restare senza la tessera della D.C., ciò è dovuto soltanto alla convinzione di poter meglio rappresentare « una porta aperta verso tutti coloro che, pur non essendo democristiani, si riconoscono anche soltanto in parte nelle proposte e nell'azione che la D.C. farà nell'interesse comune ». Non "i presti ad alcun equivoco l'espressione «porta aperta». Subito, accentuando il to no della voce, dice infatti Dos setti: «Non ci saranno debolezze nel tentativo di rompere questa atmosfera di omertà che grava sulla città di Bologna (applauso generale), ma non sarò lo l'uomo disposto a conquistare il posto di sindaco a costo anche di formare una maggioranza qualsiasi. C'è "i successo di numero il voti, e c'è un successo costi tuito dall'affermarsi della verità anche attraverso un processo più lungo: ricordiamoci . che il tempo è lo strumento dp'H pazienza di Dio ». Piuttosto che formare una m-ggioranza con « partiti che si ispirano ad errori passati o con altri che contrastino con la coscienza cristiana », o anche piuttosto di mettere insle- . me * con chi potrebbe collaborare» una maggioranza troppo aleatoria, Dossetti preferirà la funzione costruttiva e preziosa — anche se poco apprez zata in Italia — della minoranza che opera ogni giorno con presenza costante. « O sindaco o capo della minoranza: in ogni caso al servizio della Città con tutto il mio tempo, tutte le mie energie, sino allo scadere del mandato. Con queBta decisione la mia vita si spezza ma lo faccio con felicità, con un senso di pace che vorrei comunicare a tutta la città di Bologna ». Così ha concluso Dossetti fra il ripetuto applauso dell'assemblea, e su questa stessa parte finale del suo discorso egli è tornato ad insistere nella sua replica dopo gli interventi. di numerosi oratori (Salizzonl e Marchiani, Manzini e Ardlgò, Bersani e altri): «Io non ho voluto avanzar* presagi men che fausti sul risultato elettorale, esiste anzi oggi una reale : possibilità d'affermazione superiore a qualsiasi occasione pre cedente. Dico che 1 nostri competitori possono anche perdere • poiché lasciare 11 nostro Comu- ' ne significherebbe per loro una sconfitta formale e reale: noi, no, perchè cominciamo oggi un cammino che seguiremo — da maggioranza o da minoranza — verso H successo effettivo, verso l'espansione di Bologna, verso il perfezionamento del consorzio civico, dei cittadini uniti dalla comune 6orte». Questo il discorso che Dossetti ha cercato di tenere sul tono più semplice e plano: un compito arduo polche si trattava di delincare con chiara franchezza 1 punti, o meglio 1 presupposti essenziali, di una impostazione insolita. Come insolito è l'uomo ohe oggi si è mosso, che sarà sindaco solo per il consenso degli elettori e non per patteggiamento alcuno a destra o a sinistra, o sarà a capo della minoranza, che In ogni caso andrà avanti nel tempo, « strumento della pazienza di Dio ». Verso quali ■ obiettivi immediati sul plano ammini¬ strativo, non ha detto oggi nè era il momento e 11 posto di dire, ma le poche battute che ha avuto per gli avversari han fatto riconoscere In lui anche l'antico, efficace polemista e dialettico temibile per qualsiasi avversarlo di comizio o di dibattito. Questo l'uomo che i democristiani bolognesi han designato a loro candidato per la carica di sindaco. Apertesi infatti le urne, nelle quali gli intervenuti alla riunione avevan deposto il loro voto segreto, 1 voti favorevoli son risultati 1042, 1 contrari 6, 1 nulli 1. Il dado è tratto, la campagna elettorale è aperta, da oggi In campo contro Dozza c'è Dossetti: por Palazzo d'Accursio battaglia grossa, questa volta. Giovanni Giovannini Il prof, Dossetti durante 11 suo discorso a Bologna (Tel.) ltiintlifiiiiiiilllliiitiii t iiiii iiiii t m i il 11111 ■ t ii ili i M ■ 11111 u 11 ( li 111H < 111 ) 111:11 ; i m > i m111 m m 11 [ i u i o

Luoghi citati: Bologna, Dozza, Italia