Preoccupanti gli ostacoli che ritardano l'Euratom

Preoccupanti gli ostacoli che ritardano l'Euratom Un discorso a Bruxelles del senatore Caliglieli mone Preoccupanti gli ostacoli che ritardano l'Euratom (Dai nostro inviato speciale) Bruxelles. 15 marzo. La sessione straordinaria dell'assemblea della C.E.C.A. (Comunità Europea Carbone Acciaio) si avvicina alla fine. I suoi lavori lasceranno l'impressione che i delegati dei sei Paesi sono convinti della necessità di unificare l'Europa al più presto, ma che non sanno rinunciare alle piccole polemiche private. Alcuni oratori hanno affrontato problemi essenziali, come ha fatto oggi il sen. Gugllelmone, sottolineando gli sforzi giganteschi compiuti da industrie private negli Stati Uniti e in Gran Bretagna per sfruttare l'energia atomica, tanto che in breve il totale dell'energia prodotto atomicamente verrà a costare meno di quello ottenuto con i vecchi sistemi elettrici e termici. In Europa siamo lontani da simili risultati (nonostante i notevoli sforzi compiuti da alcuni industriali più illuminati) e così l'alto costo dell'energia ol impedirà di partecipare validamente alla concorrenza sul mercati internazionali. Altri oratori si Bono Invece dilungati su questioni come « bisogna o no abolire il resoconto analitico delle sedute ?»; oppure: « quale deve essere la sistemazione economica del funzionari della C.E.C.A.? >. Per comprendere quali possibilità vi siano per arrivare entro un lasso di tempo non troppo vasto all'unificazione dell' Europa, abbiamo voluto interrogare il presidente dell'assemblea, on. Fella, 11 quale ci ha risposto: < Ne è stato pregiudizievole lasciar credere che l'unificazione europea potesse essere raggiunta entro tempo molto breve. L'opinione pubblica non è preparata a lunghe attese ed il fallimento della C.E.D. (Comunità Europea Difensiva) ha provocato delusioni, mancanza di fiducia negli organi internazionali, disinteresse, < Per risvegliare l'interesse > ha continuato l'on. Fella — occorre insistere per la creazione del mercato comune, la cui realizzazione è almeno altrettanto importante di quella dell'Euratom. Il giorno in cui potremo viaggiare in Europa senza passaporto, senza mostrare ai doganièri il contenuto delle nostre valige senza dover chiedere l'autorizzazione per portare con noi la valuta necessaria, soprattutto quando la nostra mano d'opera potrà muoversi liberamente, ebbene quel giorno la unificazione dell'Europa sarà già quasi completa. < Come potremo arrivare — sono ancora parole dell'on Fella — alla graduale eliminazione degli intralci alla circolazione degli uomini, delle merci, del capitali? Io credo che dovremo servirci dei partiti politici, come pensa anche Monne! La partitocrazia in questo caso potrebbe mostrarsi utile. Se i partiti di maggioranza assumeranno l'impegno di far prendere al più presto le misure nmgrrpitftgmvfnmdatatnsgt necessarie per arrivare al mercato comune, anche 1 gruppi parlamentari resteranno impegnati ed eserciteranno pressioni sul governo perchè, durante le trattative internazionali, segua le direttive adeguate. < Sarebbe anche necessario far comprendere ai consumatori quanto essi abbiano da guadagnare dall'istituzione del mercato comune. Già la breve attività della C.E.C.A. ha fatto aumentare la produzione dell'acciàio e ha fatto diminuire il prezzo dei rottami di ferro e di alcune qualità di acciaio. Ugualmente il mercato comune porterebbe ad un aumento della produzione in tutti i settori e ad una diminuzione generale dei prezzi. « Certamente — ha concluso l'on. Fella — alcune aree geografiche ed economiche potrebbero essere colpite dalla unificazione; e quindi dobbiamo preoccuparci delle misure da prendere per dare un aiuto alle industrie e alle aree che dall'abolizione delle dogane e dei contingenti avrebbero indubbiamente ripercussioni negative». Enrico Altavilla Invalido privo di una gamba Si getta sa un forsennato che sta puntando un fucile Cuorgnè, 15 marzo. Verso le ore 15,30 di oggi in un locale pubblico di Sparone è avvenuta una scena movimentata. L'operaio Giovanni Sandretto, di 37 anni, il mano- 1111 - 11111 ! 11:11 i 111111111111 ! 11 ; 1111111 11 ■ 1111111111 vale Antonio Rolando, di 23, e altri compaesani si trovavano intorno ad un tavolo nella sala del bar Stella d'Italia a bere una bottiglia di vino. L'atmosfera allegra invitava gli amici agli scherzi; purtrop-; po il Rolando è un tipo piuttosto scontroso e ad un certo punto si sentiva offeso da una frase pronunciata dal Sandretto. Alzatosi dal tavolo, invitava l'amico ad uscire fuori per regolare la questione a pugni, ma il Sandretto rifiutava. Il Rolando allora, gridando minacce, usciva di corsa dal locale. Dopo pochi minuti, con una pedata spalancava di nuovo la porta del bar, Impugnando un fucile da caccia che puntava verso il Sandretto. Quest'ultimo si rifugiava sotto il tavolo. La situazione si faceva minacciosa; allora Armando Picco, un invalido di 44 anni, privo di una gamba, fingeva di voler raggiungere l'uscio, ma, giunto all'altezza del Rolar '->, si gettava sull'arma che sempre puntata sull'uomo » lugiato sotto il tavolo. Approfittando dell'attimo favorevole, il proprietario del locale, l'ex-sindaco di Sparone, Santino Aimonetto, di 42 anni, e una mezza dozzina di avventori si lanciavano sul Rolando, ImmobUlzzandolo. Dopo poco giungevano 1 carabinieri di Pont, il fucile veniva sequestrato ed il Rolando fermato. Questa sera 11 Rolando è stato trasportato alle carceri di Cuor, gnè, dove domani sarà interrogato dal pretore.