Eden difende le misure di rigore e conferma la decisione di tenere Cipro di Riccardo Aragno

Eden difende le misure di rigore e conferma la decisione di tenere Cipro In un drammatico dibattito alla Camera dei Comuni Eden difende le misure di rigore e conferma la decisione di tenere Cipro Bevali attacca con estrema violenza l'«im perdonabile errore» commesso dal governo di Londra - Un passo distensivo dell'ambasciatore americano al Eoreign Office uIpcd(Dal nostro corrispondente) Londra, 14 marzo. S'è volto oggi alla Camera dei Comuni il dibattito sulla situazione nell' isola di Cipro. Esso era stato preceduto stamane da due fatti che riflettevano una luce del tutto particolare sulla discussione parlamentare. Il primo è stato l'uccisione di un ufficiale della polizia ' britannica in una delle strade del centro di Nicosia, la capitale di Cipro. Il secondo è stato l'incontro, durato quasi un'ora, fra l'ambasciatore americano a Londra e il Sottosegretario britannico agli Esteri, Nutting. La Gran Bretagna, che ieri sera aveva chiesto con molta irritazione « spiegazioni> all'America per il passo compiuto ad Atene dall'ambasciatore degli Stati Uniti, si è accontentata subito di una frase che non è in alcun modo una spiegazione. In altre parole, essa deve adattarsi al fatto che l'America disapprova aspramente la sua politica e non esita a farlo sapere pubblicamente al mondo intero. Il Primo Ministro, nel discorso pronunciato oggi durante il dibattito, ha riconfermato del resto lo stesso concetto: la base di Cipro è essenziale < al tenore di vita britannico ■>, e il motivo è chiarissimo: oltre agli obblighi militari contratti con la N.A.T.O., questa base rappre senta la protezione del petrolio inglese nel Medio Oriente. « Questo — ha detto Eden con un certo vigore polemico, senza tuttavia l'appoggia di alcun argomento logico — non è imperialismo. Questo è il dovere di qualsiasi governo, e noi intendiamo assolverlo >. La sua affermazione, presa da sola, lascerebbe credere che il Governo britannico non ha dunque alcuna seria intenzione o alcun interesse ad abbandonare il controllo dell'isola di Cipro. Tuttavia — secondo il Pri?no Ministro britannico — le trattative sono fallite soltanto perchè l'arcivescovo Maharios, oltre ad essere complice dei terroristi, non faceva che aumentare le richieste ad ogni nuova concessione britannica Lo scopo immediato della politica del suo governo — ha detto quindi Eden — è ora quello di reprimere il terrorismo. Egli però non ha formulato alcuna soluzione politica, e non si vede per il momento come il governo britannico possa uscire dall'< impasse > senza una mediazione autorevole, che potrebbe essere offerta, quando le acque si siano un po calmate, dagli Stati Uniti. Non si, dimentichi che già gli Stati Uniti hanno salvato una parte della situazione britannica in Persia. Il Primo Ministro ha ottenuto oggi dai banchi conservatori una buona misura di appoggio. I conservatori approvano ti provvedimento soprattutto perchè lo considerano una prova di forza, ed essi sono convinti che il dispiego di forze può servire a tenere assieme quello che resta dell'impero britannico. Approvazione ancora pira entusiastica ha però ricevuto dai banchi della opposizione Aneurin Bcvan, che ha prestato per la prima volta le sue eccezionali qualità di oratore alla sua nuova funzione di portavoce del partito laburista in materia coloniale. Proponendo alla Camera dei Comuni la mozione di sfiducia — che naturalmente è stata sconfitta — egli ha elaborato tre punti fondamentali. Il primo è che il Governo ha compiuto un errore < irreparabile » nell'imprigionare e inviare in esilio coloro con i quali poteva trattare. Il secondo è che è sciocco illudersi in casi simili di evitare di trattare con elementi ribelli e rivoluzionari; tutti coloro che i paesi chiama' no patrioti, sono per gli occupanti dei ribnlli o dei rivoluzionari. Bevan ha citato il caso di tre tipici < ribelli*: De Valero, Nehru e l'attuale Primo Ministro della Costa d'Oro, Nkrumah, il quale fu chiamato a questa carica proprio mentre era in prigione a scontare una pena inflittagli dal governo di Londra. Bevan infine ha posto a Eden la domanda fondamentale: che cosa vuole il governo britannico: l'isola di Cipro per avere una base, o una base nell'isola di Cipro? Nel primo caso è as surdo fingere di negoziare, se si intende offrire agli indipen dentisti soltanto — ha detto Bcvan — € una buffonata >, anziché un vero e proprio governo autonomo. Nel secondo caso è perfettamente chiaro che nell'ambito dell'alleanza atlantica la Grecia sarebbe stata disposta a concedere alla Gran Bretagna una base militare nella isola di Cipro. , Riccardo Aragno

Persone citate: De Valero, Nehru