Condannato a 4 mesi l'omicida involontario

Condannato a 4 mesi l'omicida involontario Uccise una signora con una pistola dei 'ZOO Condannato a 4 mesi l'omicida involontario La sciagura in casa di un antiquario milanese nel dicembre 1954 .Milano, 7 marzo. Lo studente in lettere Duccio Passaglia, di 24 anni, che la sera del 18 dicembre 1954 uccise involontariamente, con una vecchia rivoltella dell'Ottocento, la giovane signora Luisa Albarello De Rossi, in casa dell'antiquario Rodolfo Subert, è statò oggi condannato a quattro mesi di rec'.is one. I! Tribunale ha concesso all'imputato i benefici di legge e le attenuanti per il danno risarcito. Con il Passaglia erano imputati lo stesso Subert e il figlio Alberto, proprietari dell'arma. Il processo, sospeso su istanza dei difensori il 15 febbraio scorso e ripreso stamane davanti ai giudici della I Sezione del Tribunale Penale, è stato presieduto dal dott. Biotti, Pubblico Ministero il dottor Costanza, gli stessi magistrati che avevano esaurito l^struttoria dibattimentale. Stamattina ha quindi preso immediatamente la parola la Pubblica Accusa, Ricordando una recente sentenza della Cassazione, secondo la quale sono da considerare armi da guerra anche quelle costruite nel secolo scorso, il Pubblico Ministero ha voluto precisare che, proprio per questo, anche le armi antiche, se complete in ogni loro parte, debbono essere considerate micidiali. Il dott. Costanza ha rapidamente concluso la propria requisitoria chiedendo la condanna del Passaglia a un anno di reclusione secondj l'imputazione di omicidio colposo, e dell'Alberto Subert a sei mesi perchè non aveva impedito al suo giovane ospite il maneggio della vecchia pistola. Per Rodolfo Subert invece, che la sera della tragedia non era presente al fatto, il Pubblico Ministero ha chiesto l'assoluzione per insufficienza di prove. Ha quindi avuto inizio il torneo oratorio dei soli difensori, la Parte Civile — come, s'è dato a suo tempo notizia — essendosi ritirata fin dall'ini zio della causa. Hanno parlato gli avvocati Lino e Antonio Zoboli, Vittorio D'Aiello ed Enrico Gonzales, chiedendo ciascuno l'assoluzione dei tre imputati. L'avv. Lino Zoboli per il Passaglia ha illustrato la incoslstenza dell'imputazione perchè, alla luce della provata fatalità del caso e per la riconosciuta involontarietà dell'atto, proprio per questo il fatto non costituisce reato. Dopo due ore di permanenza in camera di deliberazione, i giudici hanno pronunciato il sopraccennato verdetto per quanto riguarda il Passaglia. La sentenza contempla inoltre l'assoluzione di Rodolfo Subert e di suo figlio Alberto dal reato di concorso In omicidio colposo, il primo perchè il fatto non costituisce reato, il se condo per insufficienza di prove. Rodolfo Subert è stato però condannato all'ammenda di 30 mila lire per detenzione di armi senza licenza'.

Persone citate: Antonio Zoboli, Enrico Gonzales, Lino Zoboli, Luisa Albarello De Rossi, Rodolfo Subert, Vittorio D'aiello

Luoghi citati: Milano