Costituita un'associazione di «donatori della cornea»»

Costituita un'associazione di «donatori della cornea»» Costituita un'associazione di «donatori della cornea»» Intervista col direttore dell'davanti al Parlamento - Gli (Nostro servizio particolare) Roma, 5 marzo. La proposta di legge per regolare il trapianto di organi umani — ripresentata'in Parlamento 11 21 settembre 1955 dagli on.li De Maria e De Capila — sarà messa all'ordine del giorno della prossima riunione del Centro parlamentare medico. L'on. Mario Ceravolo, che ne è il segretario, spera di far approvare 11 progetto di legge entro il più breve tempo possibile e di farne iniziare subito l'esame davanti alla 1* Commissione delln Camera. La proposta consta di nove articoli e tende ad armonizzare le necessità scientifiche con le disposizioni del regolamento di polizìa mortuaria, relativa al periodo di osservazione del cadavere. Infatti, dopo aver stabilito che il « prelievo di parti... a scopo terapeutico è consentito nei casi in cui è accordato per legge 11 riscontro diagnostico... e quando il soggetto ne abbia data valida autorizzazione > (art. 1), il progetto di legge precisa che « l'accertamento della realtà della morte > deve essere effettuato « con i metodi della semeiotica medico legale stabiliti con ordinanza dell'Alto Commissario per l'Igiene e la Sanità pubblica > (art. 5). Sono previsti anche i casi di commercio e di lucro in questo campo così delicato, ma la proposta di legge rimanda per casi consimili all'art. 411 del Codice penale. Oggi a Roma un giornalista, Gino Valori, ed 11 prof. Cesare Gerin, direttore dell'Istituto di medicina legale della Capitale, hanno dato il via ufficialmente alla costituzione dell'«Associazione di donatori della cornea >. Essa potrà svolgere largamente e senza limitazioni il suo compito non appena la legge relativa al prelievo di parti di cadavere a fini terapeutici sarà approvata dal Parlamento; ma ha già avuto l'adesione di medici, magistrati, uomini politici, sociologi e privati cittadini. « Lo scopo dell'Associazione è evidente dal suo statuto — ha dichiarato il prof. Gerin r>4 anche se la realizzazione dell'iniziativa presuppone uno studio organizzativo non indifferente. Si tratta, cioè, di raccogliere l'adesione di coloro 1 quali sono disposti a cedete, appena morti, la cornea dei propri occhi a chi in tal modo potrebbe riacquistare la vista. Sin dal 1950 il prof. Mario Ponzio propose la costituzione di una Associazione del genere. Da quell'epoca ad oggi i tempi si sono maturati: don Gnocchi sta compiendo il suo miracolo e pertanto l'istituzione di questa Associazione da lungo tempo elaborata può essere portata a termine con successo». Allo scienziato è stato poi chiesto « se sia legittimo o non prelevare parti di cadavere a fini terapeutici». «Da molti anni — ha detto il prof. Gerin — i medici italiani, ed in particolare gli oculisti, hanno richiesto ai nostri legislatori dì formulare delle disposizioni che loro consentano di applicare largamente le moderne tecniche operatorie per trapiantare parti di cadavere a scopo terapeutico. E a questo proposito è utile tener presente che le medesime polemiche sorte per il trapianto della cor nea valgono per quello delle ossa, della cute, delle meningi, dei nervi, dei vasi circo latori, ecc. « Ma in relazione soprattutto al trapianto della cornea ricordo i voti formulati dalla Società oftalmolgica italiana la quale sin dal 1949 costituì una Commissione che finì per dare incarico alla Socie tà romana di medicina legale per la formulazione di un prò getto di legge che consentisse di rendere legittimo il trapianto. Vennero fatti degli studi, ai quali sostanziale contributo ha dato l'attuale giudice costituzionale Ernesto Battagline cui deve andare la riconoscenza di tutti 1 medici italiani. La relazione del prof. De Vincentis e dell'aw. Cuttica su questi studi venne discussa a lungo ed infine venne redatto quello schema di progetto che è ora all'esame del Parlamento. « La Società romana di medicina legale si è preoccupata non tanto del problema di poter disporre di cadaveri per il prelievo di tessuti quanto di quello, a mio avviso fondamentale: e cioè poter disporre di un materiale idoneo al trapianto. Infatti è necessario tener presente che tali tessuti, se non vengono prelevati subito dopo la morte, non possono essere trapiantati: per la cornea si può attendere al massimo 5 ore; per i nervi, le meningi, i vasi circolatori molto meno; per le ossa anche 20 ore. «Credo che su tale argomento — ha continuato il professore — il nostro contributo sia da ritenersi decisivo. Bisognava cioè dare la prova che, attraverso un metodo diagnostico medico-legale sicuro, era possibile accertare precocemente la realtà della morte in modo da abbreviare il termine di 24 ore previsto dall'art. 7 del regolamento di polizia mortuaria per poter disporre del cadavere. « Un gruppo di miei assistenti, con a capo un mio allievo, il prof. Giorgio Frache, attualmente direttore dell'Istituto di medicina legale a Modena, hanno a lungo esperimentato in questo campo dimostrando che 'Istituto di medicina legale - La legge sul trapianto di organi umani è già i studi scientifici e giuridici che hanno permesso la formulazione del progetto il metodo elettrocardiografico — preceduto da iniezioni intracardiache di cardloninetlci — poteva eliminare definitivamente ogni perplessità dando al medico uno strumento sicuro per l'accertamento della morte. Questo metodo consente di poter esprimere un giudizio sicuro al massimo entro due ore dalla morte clinica e di non essere ingannati dalla cosiddetta morte apparente ». «Anche recenti osservazioni eseguite dal mio assistente prof. Fuccl hanno dimostrato la razionalità scientifica e la assoluta corrispondenza pratica di tale metodo elettrocardiotanattodiagnostico. Si è potuto, cioè, risolvere il problema in maniera assai più razionale di quanto non sia stato fatto in altri Paesi come in Francia, dove ancora si ricorre al sorpassatisslmo metodo della fiuorescina per stabilire la certezza della morte. g- 8 a 111 ■ 111111111111111111111 ■ 1111 ■ 1111 ■ 1111111 s ■ 11 ■ 11 ■ ■ 1111 Per Io stesso Si spera che i due ciechi a giorni possano vedere Milano, 5 marzo. Quando stamane giornalisti e fotografi si tono recati all'Istituto oftalmico di via Castelfldardo 15 per avere notizie sull'operazione del mutilatino Silvio Colagrande, di 12 anni, e delia diciassettenne Amabile Battìstello, sui quali mercoledì scorso era stato effettuato dal prof. Galeazzi il trapianto delle cornee di don Carlo Gnocchi, hanno trovato affisso all'albo dell'Istituto un breve comunicato. In esso è precisato che alle 21 di ieri il prof. Galeazzi, dopo avere eseguito la prima medicazione, aveva constatato che « il decorso post-operatorio è del tutto normale in entrambi i casi e che la prognosi sulle condizioni di trasparenza dell'innesto è tuttora riservata». Ad ogni modo, il prof. Galeazzi ha consentito ad intrattenersi con i giornalisti, ai dplazsaudGasgtndqpdzpcpcrzb111111 ( 1111 r 11111111111111 ■ ■ i ■ 111 ■ 11 e 11111111 ■ i ■ 11 < ■ 111111111111 motivo un suo f quali ha precisato di avere voluto anticipare la prima medicazione perchè erano già trascorsi cinque giorni dall'intervento e poi perchè con il dott. Celotti, suo aiuto, era preoccupato di controllare che la pelle d'uovo messa a protezione della cornea non si fosse staccata dal globo oculare al quale era stata unita con un punto di sutura. « La pelle d'uovo — ha riferito il prof. Galeazzi — era perfettamente al suo posto su tutti e due 1 soggetti operati. Tra qualche giorno questa verrà tolta e soltanto allora sapremo se la cornea di don Gnocchi è davvero divenuta una cosa sola con quella dei due ragazzi ». Richiesto se già fin d'ora si può prevedere l'esito definitivo dell'operazione, il prof. Galeazzi ha voluto fare le più ampie riserve: «Però — ha dichiarato — le condizioni delle parti sottoposte ad intervento chirurgico sono tali da autorizzare a credere che l'operazione sia riuscita sia per il bambino sia per la ragazza» 11 ■ i ■ 11111 f 11111 ■ t 11111 r 11 ■ ■ t 11111111 ( i ; ■ ■ 11 ■ ■ 111111 ! 11 fratello ha scon

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