Uno dei due ergastolani scrive di aver compiuto la strage da solo

Uno dei due ergastolani scrive di aver compiuto la strage da solo I condannati per l'eccidio di Vigo di Legnago Uno dei due ergastolani scrive di aver compiuto la strage da solo Verona, 2 marzo. Dal reclusorio di Porto Azzurro, l'ergastolano ventinovenne Benito Bagolili, ha scritto al suo difensore avv. Italo Padovani, di Verona, una lunga lettera nella quale, ritrattando quanto aveva precedentemente affermato in più occasioni, si confessa unico autore dell'assassinio di Vigo di Legnago, avvenuto la sera del 4 aprile 1951. Quella tragica sera, come si ricorderà, furono trucidate nella loro casa di campagna la moglie e le due giovani figlie dell'agricoltore Angelo Barotto, Nel processi, svoltisi alla Corte d'Assise di Verona e poi alla Corte d'Appello di Venezia, i giudici ritennero autori del triplice delitto Benito Bagolin e Giovanni Faccio, i quali vennero entrambi condannati all'ergastolo. Gino Faccio, fratello di Giovanni, fu invece assolto dalla gravissima accusa, per insufficienza di prove, nonostante Bagolin avesse con ostinazione dichiarato di averlo avuto ài suo fianco durante la criminosa impresa. Ora, alla vigilia.del processo, che si celebrerà a Roma davanti ai giudici della Corte di Cassazione, Benito Bagolin ha scritto, come si è detto, una lunga lettera al suo difensore nella quale ritratta quanto sostenne in precedenza e scagiona cioè da ogni colpa i fratelli Faccio, proclamandosi unico autore della strage. Lo spietato assassino spiega Inoltre nel suo memoriale (una copia del quale ha pure inviato al presidente della suprema Corte) di essere entrato quella fatale sera in casa Barotto per rubare. Scoperto dalla mbglie e dalle figlie dell'agricoltore, le uccise a colpi di martello alla testa, fuggendo poi nelle campegne Nella sua lettera, Bagolin non spiega però la ragione per la quale, in passato, si ostinò a indicare come collaboratori i fratelli Faccio, facendo condannare il Giovanni all'ergastolo. Questo nuovo memoriale — che è il sedicesimo che scrive Bagolin e che costituisce un autentico colpo di scena nella complessa vicenda giudiziaria — avrà senza dubbio una decisiva influenza sul prossimo giudizio della Corte di Cassazione.

Persone citate: Angelo Barotto, Barotto, Benito Bagolili, Benito Bagolin, Gino Faccio, Italo Padovani

Luoghi citati: Legnago, Porto Azzurro, Roma, Venezia, Verona