Per due giorni piangono il figlio credendolo morto in una miniera

Per due giorni piangono il figlio credendolo morto in una miniera Ore ti'angoscia nella Sawnlglla' di un negoziante Per due giorni piangono il figlio credendolo morto in una miniera Un giovane ingegnere colpito da una scarica elettrica a Mulhouse - Il drammatico annuncio ai genitori-Il suo professore parte d'urgenza-Un telegramma: "E' salvo!,. a a e . Di una pam osa avventura a lieto fine è stato protagonista alcuni giorni or sono in Francia uno studente del nostro Politecnico, prossimo a laurearsi in ingegneria mineraria: il giovane è stato investito da una scarica elettrica di 800 volt ed è rimasto come morto per parecchie ore, tanto che i medici disperavano di poterlo salvare. Il giovanotto è Luigi Bianchetti dt Giacomo di 28 anni, laureando nella sezione mineraria del Politecnico di Torino: 1 genitori del Bianchetti sono titolari di una cartoleria In corso Giulio Cesare 20 e abitano in corso Napoli 18. Il giovane Luigi è Aglio unico e sin dai tempi del ginnasio aveva dimostrato una vivissima passione per gli studi scientifici: terminato il liceo si iscriveva al Politecnico e pur lavorando alla sera come operatore cinematografico, frequentava Il corso della sezione mineraria, ottenendo a tutti gli esami voti molto brillanti. Un mese fa egli veniva incluso in un gruppo di laureandi inviati dal nostro Politecnico in Francia per un tirocinio pratico nelle miniere di potassa a Mulhouse. Giunto a destinazione 11 Bianchetti scriveva frequentemente ai genitori informandoli di essere soddisfatto della sua esperienza e narrando 1111 ■ 111111111 11 I r 11 ] 1111 ! 1E11111 II 11111111 i 1M11 II 111 {IEI il minutamente lo svolgersi delle sue giornate di lavoro. Ma pochi giorni or sono accadeva il drammatico episodio. Di buon mattino il Bianchetti, allo scopo di controllare una speciale apparecchiatura della miniere, saliva su di un « carro-silos » ferroviario, che serve per il trasporto della potassa sino alla stazione di smistamento. D'improvviso il giovane perdeva l'equilibrio e per non precipitare, istintivamente, alzava le braccia e si attaccava al cavo di trazione. Subito egli riceveva una tremenda scarica di 800 volt. L'effetto della scarica era disastroso: il corpo del Bianchetti veniva proiettato in aria e ricadeva pesantemente a terra andando poi a sbattere contro una ruota del carro. I presenti terrorizzati accorrevano: lo studente era a! suolo, inanimato, con escoriazioni alla fronte e alle mani. Ma le escoriazioni erano di poco conto: quel che impressionava i compagni e gli operai della miniera era il fatto che il Bianchetti non si muoveva più, era rigido come un cadavere e il suo respiro si avvertiva appena. D'urgenza un'automobile lo trasportava all'ospedale di Mulhouse. Qui in un primo tempo le sue condizioni apparivano disperate. Per quanti sforzi facessero i medici non riuscivano a rianimarlo. Ad un certo punto la direzione dell'ospedale riteneva opportuno avvertire della cosa l'Università di Nancy, Università che si era interessata per far ondare gli studenti Italiani nelle miniere francesi. La direzione dell'ospedale precisava che lo stato del Bianchetti era gravissimo, tanto da consigliare l'immediata partenza dei genitori. L'Università di Nancy telefonava al Politecnico di Torino e il prof. Lelio Stragiotti, ordinario di arte mineraria, si assumeva il doloroso compito di mettere al corrente della disgrazia la famiglia. Con caute parole il prof. Stragiotti comunicava ai coniugi Bianchetti che 11 loro figliuolo era rimasto vittima di una sciagura e che sarebbe stato bene recarsi immediatamente al suo capezzale. E' facile immaginare la disperazione dei genitori. Il signor Bianchetti si dichiarava disposto a partire con 11 primo treno, ma aggiungeva di essere sprovvisto di passaporto. Il prof. Stragiotti allora lo accompagnava in Questura e qui od un funzionario faceva presente l'urgenza del caso. In Questura si superavano senza esitazioni gli ostacoli della burocrazia e in meno di mezz'ora il passaporto era pronto. Ma al momento di apporvi la fotografia 11 signor Bianchetti, desolato, diceva di non possedere e di non aver mal posseduto una fotografia nella sua vita. Il direttissimo per la Francia stava' per lasciare la stazione di Porta Nuova. Il prof. Stragiotti prendeva allora una de¬ (l(Fllllli:illl!!M[ IIMIMIIlMIllMIIIMIlllllllllI cislonc: sarebbe partito lui In sostituzione del sig. Bianchetti Cosi infatti avveniva e il docente arrivava la mattina dopo a Mulhouse. Qui una bella notizia lo attendeva: il giovane Bianchetti Hiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii si era svegliato da quello stato di morte apparente che l'aveva fatto giudicare ormai spacciato. Professore e allievo si abbracciavano e l'insegnante, a nome del giovane, inviava un trionfale telegramma a Torino, fugando ogni apprensione e ogni angoscia. Luigi Bianchetti, 28 anni

Persone citate: Lelio Stragiotti, Luigi Bianchetti, Stragiotti