Mendès-France sembra deciso ad abbandonare il governo Mollet

Mendès-France sembra deciso ad abbandonare il governo Mollet li Frante repubblicano atta vigilia della rottura ? Mendès-France sembra deciso ad abbandonare il governo Mollet Soltanto la gravità della situazione africana gli avrebbe impedito sinora di dare le dimissioni - Il Ministero chiede alla Camera pieni ooteri per l'Algeria (Dal nostro corrispondente) Parigi, 1 marzo. Se l'Assemblea Nazionale approverà il progetto di legge presentato oggi da Guy Mollet, 11 governo avrà in Algeria poteri cosi estesi, come In nessun regime democratico erano mai esistiti. Praticamente, non ci saranno limiti alla azione di Robert Lacoste, ministro residente ad Algeri con funzioni di governatore generale. Sarà nella sua facoltà prendere misure eccezionali In ogni campo: stabilire nuove imposte e abrogare quelle esistenti, confiscare proprietà e assegnarne il godimento ad altri, aprire crediti, applicare in Algeria la legislazione sociale che vige in Frància. Potrà decretare lo stato dì emergenza o, se lo ritiene necessario, lo stato di assedio in qualsiasi parte del territorio. Il progetto di legge conferirà anche a Lacoste il compito di condurre l'epurazione nella amministrazione centrale, ed è soprattutto questo compito che non mancherà di provocare il fermento negli ambienti colonialisti, i quali appunto nella amministrazione centrale avevano sempre trovato finora il maggior sostegno dei loro privilegi. L'Assemblea Nazionale discuterà mercoledì il progetto di legge. Il ministro Lacoste è già ripartito oggi in volo per Algeri e sarà di ritorno a Parigi il giorno del dibattito parlamentare. Il progetto prevede che i poteri straordinari rimarranno in vigore finche rimarrà in, carica il presente governo: è dunque a titolo personale che l'Assemblea nazionale è chiamata ad accordare la sua fiducia. E' impossibile prevedere la accoglienza che il Parlamento farà a questa richiesta governativa: non c'è dubbio che la drammatica piega che hanno preso gli avvenimenti, rende indispensabili misure immediate ed estremamente energiche. Molti però temono che una politica di forza, fatale conseguenza delle misure eccezionali proposte dal governo, renderà sempre più difficili, per non dire impossibili, quelle trattative che avrebbero dovuto condurre ad una soluzione pacifica del conflitto. La guerra si profila, così, come la lllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllillll inevitabile conclusione della politica scelta da Guy Mollot dopo il suo burrascoso viaggio ad Algeri. Non c è dubbio che tale politica è il contrario di quelle che il Fronte repubblicano aveva annunciata durante la campagna elettorale. Essa è la continuazione della politica seguita dal precedente governo, contro la quale gli uomini del Fronte repubblicano si erano impegnati a combattere con i propri elettori. Ma il Fronte repubblicano è ormai in disgregazione. Se, a conclusione del dibattito di mercoledì, rimarrà àncora al potere, ciò sarà dovuto soltanto alla impossibilità d! riunire un'altra maggioranza. La composizione dell'attuale Assemblea è infatti tale che nessuna maggioranza parlamentare può essere costituita senza.la partecipazione socialista. Non è affatto sicuro che Guy Mollet riesca a superare il dibattito di mercoledì, ma, se ci riuscirà, sarà col sostegno di gruppi parlamentari che non gli dettero il voto per l'investitura. I comunisti hanno già fatto sapere che voteranno contro di lui, cosicché, mancando il loro sostegno, potrà avere la maggioranza soltanto se otterrà i voti delle destre. Incerta è ancora la posizione di Pierre Mendès-France. E' in pieno disaccordo con la politica algerina del presidente del Consiglio e, se non si è ancora dimesso da ministro senza portafoglio, è soltanto in considerazione della gravità del momento. E' però difficile credere che il capo del partito radicale possa continuare a lungo a condividere le responsabilità d'una politica che non è la sua. Nella drammatica successione degli avvenimenti di questi giorni, si è inserita oggi l'improvvisa cessazione delle pubblicazioni à\e\VExpress che, da quotidiano, ritorna a essere settimanale. Ne ha dato notizia stamane il direttore, J. J. Servan-Schreiber, annunciando di aver « preso questa de cisione brutalmente nella giornata di ieri >. Ragioni di carattere econo mlco vi hanno, certamente in fluito; però l'Express aveva e. vuto un buon successo di diffusione, e pertanto è piuttosto llillllllllllllllllllllllllHlllllllllllllllllllllHIIIIIII a ragioni politiche che deve essere attribuita la cessazione delle pubblicazioni. L'Express era stato infatti l'organo principale del Fronte repubblicano durante la campagna elettorale. Gli avvenimenti successivi, che hanno portato in pratica al fallimento del Fronte, avevano posto in una situazione imbarazzante la direzione del giornale, che si era venuta a trovare davanti all'angoscioso dilemma di rovesciare la politica sostenuta finora, oppure di opporsi agli uomini appoggiati nella campagna elettorale. La soppressione dell'Express quotidiano, oltre che come sintomo del disorientamento generale, deve essere considerata anche come un gravissimo scacco per Mendès-France. Secondo alcune voci, che mancano però di qualsiasi conferma, il capo del partito radicale, deluso ormai dell'esperimento di Guy Mollet, avrebbe intenzione) di ritirarsi dalla lotta polìtica. Sandro Volta Scontri fra studenti e la polizia a Parigi Parigi, 1 marzo. Una dimostrazione di studenti contro l'atteggiamento del governo francese nella situazione algerina ha causato tumulti e scontri con la polizia stamane a Parigi; non più di un centinaio di giovani hanno partecipato alla manifestazione, che era stata indetta con grande apparato pubblicitario. Essi (di tendenza nazionalistica e di destra) volevano deporre una corona di fiori davanti al, Palazzo della Mutualità, nello stesso punto ove l'altra sera, al termine di una manifestazione anticolonialista, venne esposta la bandiera dei < fellagha > algerini; la polizia non lo ha permesso: allora gli studenti hanno portato i fiori in una chiesa poco lontana, poi son ritornati al Quartier Latino, e si sono scontrati nuovamente con la polizia che li ha dispersi con gli sfollagente.

Persone citate: Guy Mollet, Mollet, Robert Lacoste, Sandro Volta