Per tutta la notte svenuti nel negozio invaso dal gas

Per tutta la notte svenuti nel negozio invaso dal gas Quattro intossicate da esalazioni di un solvente Per tutta la notte svenuti nel negozio invaso dal gas Dramma in una tintoria - Soccorsi all'alba da un passante che nota la saracinesca aperta - Tre all'ospedale in gravi condizioni Quattro persone sono ricoverate all'Astanteria Martini per avvelenamento da trielina e versano In condizioni gravi. Per tutta la notte di ieri erano rimaste svenute sul pavimento di un locale invaso dalle esalazioni del solvente. Questo locale è un negozio di tintoria e lavaggio a secco che è stato aperto da circa un mese in via Palestrina 7 dai coniugi Pasquale Chinelli di 46 anni e Carmela Castrovici di 26 anni, abitanti in corso Francia 126. I due sono fra gli avvelenati; le altre persone sono due donne : Erina Facchetti di 50 anni, proprietaria di una tintoria in via S. Francesco da Paola 44, e sua nipote Osvalda Ricci, di 17 anni. L'altra sera il Chinelli decideva di effettuare la pulizia periadica al filtro della macchina, filtro attraverso Il quale passano I vapori di trielina dopo essere stati a contatto con gli indumenti da pulire. Epiche l'operazione veniva compiuta per la prima volta, il Chinelli chiedeva aluto alla signora Brina Facchetti, sua conoscente e pratica del mestiere, la quale portava con sè anche la nipote. Il Chinelli offriva alle ospiti una bottiglia di vino bianco e qualche pa- 11111111 i 11 i 11111111 ■ 1 ■ 111111111111 [ 1C1111111 ( 111111111110 sta dopo di che, assieme alle donne, Iniziava il lavoro. Il filtro veniva cautamente smon. tato, ma a questo punto nel locale si sprigionavano fortissime esalazioni. L'uomo e le tre donne scapparono in strada a respirare aria pura a pienj polmoni. Dopo qualche minuto, ritenendo che l'odore della trielina fosse scomparso, rientrarono nel locale per concludere la loro opera e abbassarono la saracinesca fino a un metro da terra lasciando aperta la porta a vetri. Il Chinelli riprese in mano il filtro per rimetterlo al suo posto, ma si senti improvvisamente male. Portandosi una mano al petto Incominciò a lamentarsi; la moglie 10 invitò a tornare all'aperto e infatti egli si avviò verso la porta, ma cadde davanti ad essa. La Castrovici si voltò verso le altre due donne per chiedere loro aiuto a favore del marito, ma vide che anch'esse avevano il volto stravolto e si tenevano le mani al petto. Un attimo dopo lei pure perdette la conoscenza. Le quattro persone sono rimaste per tutta la notte prive di sensi sul pavimento della, bottega, Nessuno si è accorto, della loro tragedia. Solo alle 6 il signor Arrigo Chiappa, titolare di un'azienda posta al n. 11 della stessa via, passando davanti al negozio e vedendo la luce all'interno, si chinava per guardare sotto la saracinesca. Scorgeva cosi 1 corpi. delle quattro persone e dava l'allarme, Con un'ambulanza della Croce Verde essi sono stati portati urgentemente al Martini dove I sanitari 11 sottoponevano a pronte cure. Il Chinelli. che era rimasto per tutta la notte vicino alla porta aperta, sembrava 11 meno grave e infatti riusciva a ricordare e a raccontare quanto era successo. In serata però egli aveva una ricaduta per cui anche la sua prognosi è riservata. Ieri sera delle tre donne solo la Facchetti aveva incominciato a parlare, seppure a fatica e con idee confuse. Le condizioni della Castrovicl e della Ricci erano ancora stazionarie, come al momento del ricovero. no dei danni alle vittime di errori giudiziari. L'aw. Avonto ha protestato contro l'esclusione del difensore dall'atto fondamentale dell'Istruttoria, che è l'interrogatorio dell'imputato, ricordando quale grave peso abbiano nel seguito della istruttoria e del giudizio 1 verbali della polizia. Contraria a giustizia appare poi la norma che consente al Pubblico Ministero di assistere agli interrogatori davanti al Magistrato, mentre da essi resta escluso il patrono. Gli oratori hanno accennato a un altro importante tema: la necessità di una riforma dell'attuale ordinamento della procedura istruttoria. Il prof. Grosso, preside della Facoltà di giurisprudenza, ha diretto la discussione con molto equilibrio.