Muore davanti alla televisione assistendo ad un dramma giallo

Muore davanti alla televisione assistendo ad un dramma giallo Stroncata da infarto nei suo alloggio di via Amendola Muore davanti alla televisione assistendo ad un dramma giallo Una donna di 63 anni sola in casa - Alle 22,30 colpita da malore telefona alla guardia medi cai "Mi sento male!„ ma non riesce a terminare la frase - Trovata cadavere 2 ore dopo dalla figlia Un'impressionante sciagura è accaduta ieri sera in un appartamento di via Amendola 14: una donna di 63 anni è morta, colpita da un infarto, mentre, sola in casa, stava assistendo, davanti alla televisione, ad un dramma giallo. Non è escluso che l'emoziono provocatale dalla vicenda televisiva nella quale due persone muoiono tragicamente, possa anche avere contribuito a determinare in lei il collasso. L'episodio ha avuto uno svolgimento altamente drammatico perchè la povera donna ha cercato, senza riuscirvi, di chiamare soccorso: già in contatto telefonico con la Guardia Medica, ha sussurrato che stava male, ma non ha avuto "a forza di aggiungere il proprio nome e l'indirizzo, mentre dall'altro capo del telefono la voce del medico M [ M111111H M1 ; HI ! IM M1111 ! ! 11 > I ! 11 > r 111M1M11111 insisteva : c Pronto ? pronto ? chi è? da dove parla? », La tragica sorte è toccata alla signora Rosa Belllngeri in Monateri. Ieri sera, verso le 21,30, sua figlia Margherita e 11 marito, Umberto Pangallo proprietario di un negozio di macchine da scrivere posto hello stesso stabile, uscivano per recarsi a teatro. La signora appariva normalissima; al genero e alla figlia che si dimostravano spiacenti per 11 fatto di lasciarla sola, ella rispondeva con molta tranquillità, rassicurandoli, c Non pensate a me » dicova, c lo preferisco rimanere a casa, mi divertirò in poltrona guardando la televisione: c'è un dramma giallo, "Scacco matto", che promette interesse e brividi ». I coniugi Pangallo uscivano. La. trasmissione cominciava alle 22. La drammatica telefonata giungeva alla Gliardla Medica alle 22,30. Una fìebile voce femminile chiedeva soccorso: « Mi sento tanto male » diceva. L'infermiere che riceveva l'appello si affrettava a chiedere chi fosse colei che parlava, ma la voce ripeteva: «Mi sento tanto male», null'altro. Qualche secondo dopo il ricevitore cadeva pesantemente sul suo appoggio interrompendo la comunicazione. Il medico, certo di trovarsi di fronte ad un caso grave, avvertiva la Questura, ma nulla poteva essere fatto per individuare il numero telefonico dal quale era partita la chiamata di soccorso. L'interrogativo aveva risposta circa due ore dopo, quando il signor Pangallo telefonava alla Guardia M.-dica chiedendo l'Inter, vento di un sanitario per* una constatazione di morte. I coniugi Pangallo erano da poco rincasati. Con loro sommo stupore, entrando nell'appartamento, avevano trovato le luci ancora accese. « Come mai la mamma è ancora alzata?» si erano chiesti. Nel salotto della televisione avevano scorto l'apparecchio ancora illu minato, ma della signora Moria non c'era traccia. Un attimo dopo, però, la signora Pangallo lanciava un acutissimo urlo aggrappandosi al braccio del marito. Aveva scorto la madre accasciata sul pavimento, ai piedi della poltrona, 11 corpo In abbandono, il viso cereo. Le si gettava sopra piangendo mentre il marito telefonava alla Croce Rossa. Poco dopo giungeva un'autoambulanza, ma gli infermieri constatavano che la poveretta era già morta, per cui rinunciavano a trasportarla all'ospedale. Della repentina fine della signora Monateri veniva informata anche la polizia del commis¬ aiiiiiiiiiiiiiiniiMiiiiiiiiiiiiimiiiNiiiiiiiiiiii parlato Monviso e, come si è detto, la Guardia Medica. Il sanitario municipale si recava alle ore 2,30 nell'alloggio di via Amendola constatava che la morte era dovuta ad un infarto.

Persone citate: Monateri, Pangallo, Rosa Belllngeri, Umberto Pangallo