Oggi la Camera vota sulla fiducia al governo di Enzo Forcella

Oggi la Camera vota sulla fiducia al governo DOPO IL RIMPASTO INISTERIALE Oggi la Camera vota sulla fiducia al governo D.C., liberali e socialdemocratici si dichiareranno a favore, i repubblicani ancora incerti - Le sinistre ed i monarchici di Lauro si asterranno; missini e covelliani voteranno contro - Segni a colloquio con Pacciardi per chiarire gli ultimi contrasti Roma, 24 febbraio. La sola incertezza per il voto di fiducia òhe. la Camera dei deputati darà domani al governo riguarda l'atteggiamento dei cinque parlamentari repubblicani. Democristiani, socialdemocratici e liberali voteranno tutti — ovviamente — a favore dell'ordine del giorno presentato dai loro capigruppo. I monarchici < laurini > si asterranno, i < covelliani » ed i missini voteranno contro. Le sinistre si asterranno anch'esse, come già hanno fatto al Senato: tutt'al più i più restii alla tattica distensiva adottata da Nanni e seguita da Togliatti si limiteranno ad uscire dall'aula al momento del voto. I repubblicani, invece, sono restii a votare a favore del governo, come comporterebbe la loro posizione di membri della maggioranza. Pacciardi, quest'oggi, andava preannunciando l'astensione; La Malfa, più cautamente, si limitava a rispondere che la cosa non è stata ancora decisa. La soluzione che si è data ai problemi aperti dalla morte di Vanoni li ha lasciati, in effetti, piuttosto perplessi. Inoltre vi è una questione più specifica di cui fanno carico ai democristiani. Nel corso dei sondaggi per la scelta dei nuovi ministri il Presidente del Consiglio chiese a Reale se il PRI era disposto ad assumere dirette responsabilità di governo e se avrebbe visto con simpatia la nomina dì La Malfa al Bilan1 ■ : i ■ i i [ 111 i i ; 11111 i i t ! 111 » i 111111 li 1111111111 ; t i ; ciò o al Tesoro. Il segretario repubblicano rispose affermativamente, ma attese inutilmente di riprendere il discorso. Sembra che il Presidente del Consiglio desiderasse effettivamente la collaborazione di La Malfa: trovò, però, contrari i dirigenti del suo partito e fu costretto a lasciare cadere la proposta. L'astensione dei repubblicani non avrebbe incidenza sui risultati della votazione, dal momento che le sinistre si astengono. Ma avrebbe un significato politico di notevole rilievo: significherebbe una formale denuncia del patto quadripartitico e porrebbe il governo in un certo imbarazzo. Ci si è molto adoperati, quindi, per scongiurare la minaccia. Lo stesso Segni ha cercato Pacciardi ed ha avuto con lui in serata un lungo scambio di idee. Si ritiene che sia stato un colloquio < chiarificatore > e che siano state anche fugate le nubi lasciate dalla scelta dei nuovi titolari del Bilancio e del Tesoro. Ma la decisione definitiva sarà comunque presa soltanto al momento del voto. Con la settimana entrante ci si troverà di fronte al problema delle leggi elettorali e dei ctempi > del loro esame che in questi ultimi giorni ha portato una certa agitazione negli ambienti politici. Oggi si è riunita la direzione democristiana, ne ha discusso a lungo, ma non risulta che si siano stabiliti ancora orientamenti definitivi. Una comunicazione ufficiosa conferma che le decisioni saranno prese soltanto mercoledì prossimo dopo la riunione del gruppo parlamentare «che sarà chiamato non soltanto ad esprimere il proprio punto di vista sull'ordine dei lavori della Camera, ma anche sulla legge elettorale politica, per evitare che vi possano essere sorprese in ^sede di votazione >. Ne hanno diecusBo anche i parlamentari liberali, insieme ai inombri della segreteria, concordando con la linea di condotta assunta dal PSDI. c Vogliamo le amministrative in primavera — ha dichiarato Bozzi — ma vogliamo anche avere in mano la nuova legge elettorale politica che temiamo non venga votata qualora votassimo prima quella per le elezioni amministrative». I democristiani logicamente si rifiutano di impostare il discorso sul piano della loro buona fede e l'argomentazione non potrà essere perciò addotta come un elemento per indurli all'intesa. Ma 11 Presidente del Consiglio, come già si è detto, spera di smussare le reciproche intransigenze e di poter far concludere entro marzo l'esame delle due leggi. In proposito egli ha avuto oggi ancora un altro incontro con Fanfani. Le sinistre sono favorevoli a dare la precedenza alle amministrative, per avere così al più presto possibile la certezza che le prossime elezioni si svolgeranno con la proporzionale. Una presa di posizione ufficiale in questo senso è stata concordata stamane dal gruppo parlamentare comunista. Il comitato ristretto della commissione industria della Camera ha proseguito l'esame del provvedimento sulla ricerca e coltivazione degli idrocarburi, approvando tutti gli articoli della legge che non hanno dato luogo a controversie. Lasciando ancora accantonate le questioni relative alla delimitazione delle fasce di coltivazione ed ai contributi • da devolversi agli enti locali, il comitato ha riesaminato il problema delle « royalties » e, dopo ampia discussione, ha infine accettato il punto di vista della Commissione Finanze e Tesoro di sostituire al principio del 60 e del 40 per cento un diverso sistema, costituito! aiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiuiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii dalla normale applicazione delle comuni imposte di R. M. e societaria e dall'applicazione di una scala di « royalties » espressa in percentuale e riferita alla producibilità dei singoli pozzi. Il ministro Cortese, intervenuto alla riunione, si è riservato di presentare le tabelle di < royalties » sulla produzione grezza dei pozzi petroliferi, tabelle che terranno conto del fatto che le tasse di R.M. e sociatarìa incidono complessivamente per il 37 per cento, e che saranno esaminate dal comitato nella nuova riunione di mercoledì prossimo. Le deliberazioni, del comitato, come è noto, a lavori ultimati saranno sottoposte al vaglio della commissione industria. Enzo Forcella iiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

Luoghi citati: Lauro, Roma