Avvelenati da una fuga di gas una donna e i quattro figli

Avvelenati da una fuga di gas una donna e i quattro figli Le tubazioni minacciate dal rapido disgelo Avvelenati da una fuga di gas una donna e i quattro figli L'episodio ih una stanza di via Fossato - Una ventola che favoriva il ricambio dell'aria ha attenuato l'intossicazione - Consiglio agli utenti: in ogni caso sospetto telefonare al numero 882324 Dopo 1 tanti disagi causati dal maltempo, si va ora profilando in seguito a! disgelo un autentico pericolo: quello del gas. Già gli scorsi anni, In occasione delle massime « punte » invernali e degli sbalzi di temperatura, si ebbero a registrare incidenti più o meno gravi: tubature incrinate e quindi venefiche infiltrazioni, le cui conseguenze furono talvolta tragiche. Il pericolo è maggiore per quanti abitano al pianterreno ed è reso più insidioso dal rivestimento stradale in asfalto che impedisce al gas, eventualmente andato disperso per qualche guasto, di svaporare all'aperto. Quest'anno lo sbalzo dal freddo massimo di — 25 gradi all'attuale temperatura oscillante sul 0 gradi è stato assai accentuato. Ciò non significo necessariamente che si debl ^no avere molti incidenti, ma è comunque opportuna una vigilanza attenta sia da parte della società erogatrlce che depli stessi utenti. Questi ultimi al primo sentore d'una fuoruscita di gas si ricordino di spalancare le finestre e di telefonare prontamente al numero 882-324. Un episodio verificatosi la notte scorsa, e per fortuna risoltosi senza drammatiche conseguenze, può essere considerato come un monito per tutti. Di esso è stata protagonista una famiglia abltan- iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiMimmiiiiiimiimmmD te al pianterreno duna casupola sita in via Fossata 4. (E cioè nell'edificio attiguo a quello dove alcune settimane, fa il meridionale Giuseppe Amato uccise la moglie Caterina Jovlno che teneva in braccio 11 bimbo Franco di 27 giorni). In questa abitazione di via Fossata 4, composta da una sola camera e quasi Interamente occupata da letti e giacigli, vivono i coniugi Bartolomeo e Maddalena Nemour di 63 e SI anno insieme ai figli Giuseppe di 21 anno, Giacomo di 20, Maria di 11 ed Ida di 8. Attualmente soltanto Giacomo lavora come saldatore, mentre il fratello maggiore è un manovale edile disoccupato per il maltempo ed il padre si trova in ospedale gravemente infermo. Una povera famiglia dunque che tira avanti stentatamente e che anche martedì sera andava a letto molto presto per econpmizzare il riscaldamento. Nessuno aveva rilevato nulla di anormale, nè aveva percepito odoro di gas. Ieri mattina alle 7 Giacomo di svegliava con un acuto dolor di capo. Si buttava giù dal letto e con passo barcollante giungeva alla porta. La spalancava; quindi, riavutosi dopo due boccate di aria fresca, saliva al piano di sopra per chiedere soccorso alla portinaia Giovanna Bellino. Quest'ultima entrava nell'abitazione dei Nemour ma veniva assalita da un odore di gas cosi intenso da provocarle uno sforzo di vomito. Alle grida della donna accorreva gente che subito traeva fuori dalla stanza la signora Nemour con gli altri suoi tre figli: essi apparivano più gravi di Giacomo e stentavano a riprendersi; perciò con un'autolettiga municipale erano trasportati all'Astanteria Martini. I sanitari dopo le cure del caso accertavano che nessuno era in condizioni preoccupanti: soltanto Ida, la bimba di 8 anni, è stata prudenzialmente trattenuta. Un'inchiesta della polizia ha stabilito che nell'abitazione dei Nemour sia 1 rubinetti del fornello a gas sìa la chiavetta del contatore erano chiusi. Si ritiene che le esalazioni venefiche siano scaturite da una piccola Invisibile fessura apertasi presso l'attacco del tubo del contatore. La supposizione è avvalorata dal fatto che il raccordo d'innesto della tubazione era allentato. A tale propo- sasunususdblm sito i tecnici della Società Italgas affermano che in molte famiglie, soprattutto se costrette a vivere in uno spazio esiguo, vi è l'abitudine durante l'inverno di tendere una corda per il bucato attraverso la cucina, spesso attaccando uno dei capi al tubo del gas che s'inserisce nel contatore. Le corde, sotto il peso della biancheria bagnata, potrebbero danneggiare l'impianto, infirmandone l'impermeabilità presso 11 raccordo. Nel caso della famiglia Nemour l'infiltrazione del gas poteva avere conseguenze tragiche, che forse sono state evitate per il fatto che alle piccola finestra della camera era applicata una ventola per rigenerare l'aria. Da notarsi che la bimba Ida, rimasta a letto nel pomeriggio di martedì perchè influenzata, ha risentito più gravemente dell'azione tossica del gas. Le frecce indicano 11 tubo lesionato e la ventola salvatrice e al pianterreno d'una casupola sito i tecnici della Società Italgas

Persone citate: Caterina Jovlno, Giovanna Bellino, Giuseppe Amato, Maddalena Nemour, Nemour