Cinque anni per una rapina a due emigranti clandestini

Cinque anni per una rapina a due emigranti clandestini Cinque anni per una rapina a due emigranti clandestini Non avendo trovato denari, strapparono gli abiti ai poveretti lasciandoli nudi sulla neve Imperia, 15 febbraio. Si è celebrato stamane in Corte d'Assise il processo a carico di due giovani calabresi imputati di rapina aggravata in danno di due altri calabresi che tentavano di espatriare clandestinamente in Francia. I rapinatori — il diciannovenne Antonio Lipari e il ventunenne Vincenzo Franzè, ambedue da Terranova ^appo Minuglia (Reggio Calabria) e residenti a Ventimiglia — la sera del 6 ottobre 1955, incontrati casualmente sui monti italo-francesi i due che tentavano di espatriare — Pasquale Rinaldi e Pasquale Quitadamo — si offrivano di accompagnarli oltre frontiera. Giunti però in una gola, i due rapinatori, estratti ciascuno un pugnale, intimavano ai malcapitati di consegnare quanto avevano di valore. Non possedendo neppure uno spicciolo i due clandestini imploravano pietà e allora 1 rapinatori asportavano loro gli abiti lasciando- il Rinaldi e il Quitadamo nudi sulla neve. I rapinatori sono stati condannati: il Lipari alla pena di 3 anni e 6 mesi di reclusione, un mese di arresto e 56 mila lire di multa; il Franzè a un anno e 6 mesi di reclusione, 15 giorni'di arresto e 36 mila jlire di multa. I Nello stesso processo, i due | | rapinati — Rinaldi e Quitadamo — riconosciuti colpevoli di tentato espatrio clandestino, sono staiti condannati alla pena di due mesi di arresto ciascuno, con il beneficio, per Rinaldi, della sospensione della non iscrizione.

Persone citate: Antonio Lipari, Franzè, Pasquale Rinaldi, Quitadamo, Rinaldi, Vincenzo Franzè

Luoghi citati: Francia, Imperia, Lipari, Reggio Calabria, Terranova, Ventimiglia