Processato per vilipendio alla Nazione avendo detto: «Sono italiano, purtroppo»
Processato per vilipendio alla Nazione avendo detto: «Sono italiano, purtroppo» Processato per vilipendio alla Nazione avendo detto: «Sono italiano, purtroppo» Novara, 15 febbraio. Per aver detto: «Si, sono italiano purtroppo, un giovane comparirà domani mattina davanti alla nostra Corte d'Assise sotto l'accusa di vilipendio alla Nazione italiana. L'imputato, attualmente a piede libero, è 11 trentaduenne Luigi Giubellini, nato a San Gallo (Svizzera), residente a Verbania. Il Giubellini era comparso il 5 luglio dello scorso anno davanti al Tribunale di Pallanza per un reato di contrabbando. Nel corso delle formalità preliminari, il presidente gli aveva chiesto: «Ma voi siete cittadino italiano? >. < Sì, purtroppo », era stata la malinconica risposta. Il Pubblico Ministero era subito insorto proponendo l'immediato arresto. Il Tribunale aveva subito accettato l'istanza e il Giubellini era finito in carcere. Due giorni dopo all'imputato veniva concessa la libertà provvisoria. Egli spiegava di non aver ben capito la domanda che gli era stata rivolta, e che essendo nato e vissuto lungamente all'estero non aveva dimestichezza con la nostra lingua e che comunque non era sua intenzione vilipendere la Nazione italiana. Affermava anzi di aver difeso il buon nome dell'Italia all'estero: allorché un tedesco affermò essere gli italiani tutti ladri, egli Io mise a tacere con una lotta furibonda. Il Giubellini risulta inoltre aver prestato servizio militare nelle Forze armate italiane col grado di caporale in un reggimento di artiglieria. Il suo risentimento sarebbe stato determinato dal fatto che pur avendo sempre fatto il suo dovere di cittadino non aveva mai trovato in Italia un'occupazione e si era dovuto recare all'estero per trovar lavoro: cosi egli spiega quell'incauto e fatale «purtroppo».
Persone citate: Giubellini, Luigi Giubellini
Luoghi citati: Italia, Novara, Pallanza, San Gallo, Svizzera, Verbania
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