Confermata la condanna per omicidio al capo dell'EVIS

Confermata la condanna per omicidio al capo dell'EVIS Confermata la condanna per omicidio al capo dell'EVIS Respinto il ricorso contro la sentenza del mag giare esponente degli indipendentisti siciliani Roma, 15 febbraio. La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso di Concetto Gallo, che 2\x il maggiore esponente dell'EVIS (esercito volontario indipendenza siciliana), contro la condanna a 14 anni, pena Interamente condonata, - Inflittagli dalla Corte di Assise di Lecce per aver ucciso, nel corso dei moti separatisti in Sicilia, l'appuntato dei carabinieri Giovanni Cappello e ferito il sottotenente di fanteria Giovanni Corcione. L'episodio che ha dato origina al processo avvenne nel corso dell'azione compiuta dai reparti dell'esercito per stroncare la resistenza degli indipendentisti. Per proteggere la ritirata dei suoi uomini, il 29 dicembre 1945 Concetto Gallo, insieme a cinque volontari, si asserragliò in una casa a Plano' della riera, vicino a Caltagirone, e nella sparatoria che ne segui rimase ucciso l'appuntato dei carabinieri e ferito il sottotenente Corcione. Concetto Gallo ha sempre negato di aver sparato e ha avanzato l'ipotesi che i due militari siano stati colpiti dal fuoco delle truppe regolari italiane. Prosciolto per amnistia dal¬ le altre accuse, Concetto Gallo fu rinviato a giudizio per omicidio e la Corte d'Assise di Catania lo assolse, avendo mutato la imputazione in omicidio preterintenzionale. Il secondo processo in Corte d'Assise d'appello fu celebrato a Lecce per legittima suspicione anziché a Messina e Concetto Gallo venne condannato, per omicidio volontario, a 14 anni di reclusione interamente condonati. Ieri mattina in Cassazione si è discusso il ricorso che a mezzo del prof. Girolamo Bellavista e del prof. Giuliano Vassalli è stato presentato da Concetto Gallo contro la condanna per chiederne l'annullamento. Ma ; giudici della Corte Suprema, accogliendo la tesi del Procuratore Generale, hanno respinto il ricorso.

Luoghi citati: Caltagirone, Catania, Lecce, Messina, Roma, Sicilia